Quando il neccio incontra la ricotta e il rigatino
di Domenico Arcangeli
La Montagna Pistoiese è "Civiltà e cultura del Castagno" per l'importanza economica, sociale e antropologica di questo frutto. Per secoli i castagneti hanno dato di che vivere e sfamarsi. Con la farina di castagne si sono prodotti e si producono farinata, polenta, castagnaccio e frittelle. E, soprattutto, necci con tante soluzioni diverse, dolci e salate
GAMP, Luciano Tesi lascia la guida dopo oltre 40 anni. Samuele Marconi nuovo presidente
di La Redazione
Fondò il Gruppo Astrofili Montagna Pistoiese nel 1981. Il ruolo centrale dell'Osservatorio astronomico di Pian dei Termini, realizzato dal Comune di San Marcello nel 1990. Tra i tanti riconoscimenti ottenuti quello di essere in Italia il primo tra gli osservatori non-professionali per numero di scoperte. Il presidente uscente: "Da un piccolo gruppo di ragazzi giovanissimi e digiuni di astronomia è nata una associazione solida, impegnata e competente". Il neo eletto: "Il suo operato come riferimento"
LA MONTAGNA PIANGE I SUOI FIGLI / Due tragedie che hanno trafitto il cuore a un'intera comunità
di La Redazione
Davide, 28 anni, di Cireglio, stroncato da un infarto su un campo di calcio: sabato 29, alle 17.30, l'ultimo saluto nella chiesa del paese.
Federico, 20 anni, deceduto in un incidente stradale, a due passi da casa, vicino a Taviano. Il ricordo commosso di un caro amico: "Un ragazzo della montagna, con radici e interessi nella montagna per la quale tanto si è adoperato come volontario"
Pietro Leopoldo e la legge che dette il via al taglio dei boschi
di Domenico Arcangeli
Il 24 ottobre del 1780 furono aboliti i regolamenti del governo mediceo che proibivano il taglio: i possessori ebbero il diritto di disboscare i loro fondi per destinarli a coltivazioni più intensive. Furono pochi i sostenitori della legge ma è indubbio il risultato positivo del disboscamento; sotto il governo mediceo la Toscana era inselvatichita di boscaglie disordinate, più dannose che utili. Quello che è mancato nell'applicazione di quelle disposizioni furono controlli efficaci per evitare gli abusi. Per ritrovare un equilibrio si dovrà aspettare il 1877 ed una nuova legge forestale
LA MORTE DI DAVIDE GAVAZZI / Il triste addio ad uno dei nostri ragazzi
di Paolo Vannini
Mercoledì 19 ottobre il malore sul campo di calcio di Gavinana: i soccorsi, il trasferimento al Careggi, i disperati tentativi di tenerlo in vita, il decesso la mattina successiva. Una famiglia precipitata nel dramma e il dolore collettivo di un paese e di un'intera comunità. E tutti noi annichiliti, in cerca di certezze che non troviamo. Perché la vita non ne dà. Anzi spesso ci sorprede procurandoci grandi dolori
Sem Benelli e “l'Amorosa tragedia” ambientata al castello della Sambuca
di Elisabetta Landi
L'opera del noto commediografo narra del duello fra gli Amadori e i Rinieri. Le fazioni, il sangue che scorre, la gente che fugge da Pistoia e trova rifugio sulla montagna. I “buoni” cercano di sfuggire ai “cattivi” e salgono verso la rocca dei Vergiolesi. La Sambuca diventa il luogo simbolico di una visione interiore, una sorta di “meditazione”
Vajont, il luogo dove la memoria parla al futuro
di Andrea Piazza
La manifestazione podistica “Percorsi della Memoria” è stata, come ogni anno, l'occasione per non dimenticare il disastro che colpì, il 9 ottobre del 1963, Longarone e la valle del Vajont. Non si tratta solo di un evento sportivo ma anche storico-culturale che coinvolge 6.000 partecipanti ed è garantita dal lavoro di circa 300 volontari. Al termine della camminata abbiamo raccolto le parole di Renato Migotti, presidente dell’associazione “Vajont il futuro della Memoria": importante coltivare il ricordo perchè la tragedia di 59 anni fa sembra non averci insegnato nulla
Scrivere per star bene, la scrittura come terapia. Simone Magli spiega come e perchè
di La Redazione
Magli è da vent'anni autore di poesie, aforismi e haiku, nonché giurato in concorsi letterari. I corsi si svilupperanno in sessioni inviduali per acquisire consapevolezze e sviluppare il proprio lato creativo. Una palestra emotiva dove prendere confidenza con la forma breve e divenire più chiari e concisi
LA RIFLESSIONE/ La Montagna come Terapia
di mirto campi
La montagna è scrigno d’emozioni: la quiete è sorprendente, persino irreale. Si può esserne conquistati, rapiti ma bisogna apprezzarla e rispettarla. Quest’agosto è stato catastrofico. Non ho mai vissuto un mese così tragico, fra liti e insulti. Per non parlare della guerra ai mirtilli con tanto di ruberie di cesti altrui, violenze e percosse tra raccoglitori. Le chiamate al 118 e al soccorso alpino si sono sprecate, rasentando il ridicolo. Ho visto il peggio, quest’autunno, cavalcare piazze e crinali del nostro Appennino. Ho compreso che siamo più soli e impauriti, dopo la pandemia quasi superata e una guerra alle porte che riguarda tutto il mondo