Dalla villeggiatura al turismo. Come è cambiata la montagna

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Tutti i paesi montani hanno conosciuto e apprezzato i "villeggianti": famiglie che vivevano qui in estate, anche per due o tre mesi, e apprezzavano i borghi per ciò che erano. E godevano dell’aria e dell’acqua, delle belle passeggiate nei boschi e della tranquillità della vita. Nel pieno rispetto e riconoscenza reciproci. Poi il quadro è cambiato, così come i comportamenti. Il turista spesso scambia il concetto di montagna con quello di parco divertimenti. E pretende la disponibilità completa di attrezzature e servizi, anche se per un solo giorno o per pochi giorni

La storia di Bamba Sowe, un raro esempio di vera integrazione

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E’ un ragazzo del Gambia diventato piastrese a tutti gli effetti. Dalla prigione libica ai barconi sovraffollati allo sbarco a Napoli. Quindi l’arrivo sulla montagna pistoiese nel 2014 dove ha trascorso 4 anni in un albergo adibito a struttura di emergenza. L’affetto del paese e il grande aiuto della Proloco. “Era spaesato, come tutti, e adesso è diventato un punto di riferimento”. Ha preso una partita iva e lavora nel settore boschivo e del giardinaggio. “Le Piastre sono casa mia, voglio vivere qui”


La malintesa idea della biodiversità

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Ormai prevale la narrazione sulla realtà. Tutti i dati dimostrano che l'Italia non è capace di difendere il proprio patrimonio ecologico. Si finanziano progetti a favore di una specie animale senza tener conto dell'impatto che produce sull'equilibrio complessivo. Sono fortemente diminuiti gli animali locali di piccola taglia sostituiti da specie alloctone (dalla zanzara tigre alla cimice asiatica) ed è aumentata la presenza di predatori di ogni tipo. Stesso discorso per la macro e microflora, vittime di una gestione dissennata del patrimonio forestale e dell'abbandono e dell'incuria da parte dell'uomo

La straordinaria pianta dell'olivo, tra storia e poesia

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Intervista a Giuseppe Cinà, poeta siciliano autore del libro “L'Arbulu nostru- Il nostro albero”. Il primo incontro nella piana agrumicola di Palermo poi, da adulto, sotto forma di ‘ambiente’ e ‘paesaggi’, quindi attraverso i viaggi e nell’ambito del suo lavoro di urbanista. Il forte senso di appartenenza alla terra di origine. Lo studio del rapporto fra città e territorio. La cura e la coltivazione delle piante del suo oliveto: “Coltivarlo è come andare continuamente a scuola di natura”

Opportunità di sviluppo e innovazione per la montagna pistoiese

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Se ne è discusso in un convegno promosso dalla Regione Toscana nella sede di Mo.To.R.E. a Campo Tizzoro, partendo dall'idea di un territorio con grandi potenzialità e ricchezze inutilizzate e dai limiti di una estrema parcellizzazione delle proprietà boschive. Fra le proposte la valorizzazione di un bene primario come l'acqua e del turismo verde fino alla creazione di un marchio d'origine della Montagna pistoiese

Il paradosso di Sambuca Castello

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Ogni volta che piove con insistenza la montagna soffre: smottamenti, crolli, piccole e grandi frane. Stavolta è toccato a Sambuca con il crollo di un vecchio muro di retta. Il fascinoso borgo è poi un caso a sé. Con tante case acquistate da residenti in città e molte potenzialità inespresse. A partire dall'ostello ormai chiuso da una decina di anni

“Dimoiare”, l'invito ad una profonda riflessione sul male, il dolore e i tesori della vita

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L'ultimo romanzo di Federico Pagliai prende il titolo da un'antica espressione della nostra montagna per salutare la stagione fredda e l'arrivo della primavera, che indica anche una rigenerazione naturale e spirituale. La parte più intrigante e densa di spiritualità del libro è ambientata in Ohio, negli Stati Uniti. Accanto a questa una più “autobiografica”, l'esperienza di infermiere a contatto con la sofferenza e la malattia. Con un approdo finale ad una verità e ai modi con i quali va cercata

“Centri” e aree marginali: due mondi che non possono restare così lontani

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L'allarme dell'ISTAT: tra 70 anni le zone montane nazionali, con sola eccezione del Trentino Alto Adige, saranno un deserto demografico. Molti borghi e paesi cesseranno di vivere. Il Manifesto per riabilitare l'Italia del 2020 indica un percorso nuovo, più attento alle esigenze dei territori periferici. Servono politiche territoriali inclusive che avvicinino “centri” e “periferie” per dare un futuro a entrambe

Il bacino di Pavana: uno scheletro nel verde

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Svuotato ormai da due anni per interventi di manutenzione. Lavori indispensabili, come ha spiegato Enel Greem Power. Il problema sono i tempi: si pensa ad un periodo di chiusura di 5 anni, tra progetti, autorizzazioni burocratiche nazionali ed interregionali e realizzazione dei lavori. Il timore tra gli abitanti del Comune di Sambuca è che ciò possa preludere ad una lenta agonia dell'impianto. Una struttura così importante, anche dal punto di vista ingegneristico, che questo territorio non può permettersi di perdere