Sambuca, Ambiente  |  ottobre 6, 2022

Il bacino di Pavana: uno scheletro nel verde

Svuotato ormai da due anni per interventi di manutenzione. Lavori indispensabili, come ha spiegato Enel Greem Power. Il problema sono i tempi: si pensa ad un periodo di chiusura di 5 anni, tra progetti, autorizzazioni burocratiche nazionali ed interregionali e realizzazione dei lavori. Il timore tra gli abitanti del Comune di Sambuca è che ciò possa preludere ad una lenta agonia dell'impianto. Una struttura così importante, anche dal punto di vista ingegneristico, che questo territorio non può permettersi di perdere

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PAVANA (SAMBUCA) – La diga ed il bacino di Pavana sono stati progettati all’inizio degli anni ’20 del secolo scorso e, insieme al più grande bacino di Suviana e in seguito a quello del Brasimone, costituiscono un sistema di invasi progettato a livello, prima nazionale, poi interregionale per sfruttare l’energia verde di origine idroelettrica.

Essi hanno sicuramente modificato i rispettivi territori ma hanno avuto anche altri indubbi meriti: hanno creato moltissimi posti di lavoro per la loro realizzazione, ma soprattutto hanno ubbidito ad una logica energetica che, a distanza di un secolo, si è dimostrata avveniristica.

Lo stato attuale della diga di Pavana

Due anni fa, tra aspre polemiche per la scelta delle modalità, il bacino di Pavana è stato svuotato e ormai da due anni chi passa dalla Statale 64 assiste ad uno spettacolo lunare: un enorme scheletro di cemento privo di acqua perché, secondo Enel Green Power, l’intera struttura abbisogna di una “manutenzione predittiva”.

Ciò che colpisce è che il periodo previsto di chiusura è di 5 anni, tra progetti, autorizzazioni burocratiche nazionali ed interregionali e realizzazione dei lavori.

E non c’è speranza che tutto termini prima, si perché la burocrazia italica è un pachiderma con gli artigli ed ha tempi biblici per muoversi. Così, proprio nell’anno della grande siccità e del bisogno estremo di acqua, chi passa di lì è testimone di un paradosso.

Indubbie necessità di manutenzione

Indubbiamente questi invasi ormai longevi hanno necessità di manutenzione ordinaria e straordinaria, come recentemente ha indicato l’O.N.U. a proposito di tutte le dighe del pianeta, che mediamente hanno un’età superiore a 50 anni.

In Toscana, ad esempio, sono stati realizzati i lavori di manutenzione e parziale rifacimento della diga di Piano della Rocca, nel Comune di Borgo a Mozzano e, oltre il confine nazionale, qualcosa di analogo sta succedendo in Svizzera, nella diga della Versasca, il cui bacino è stato recentemente svuotato per permettere interventi di manutenzione alla centrale idroelettrica di Gordola, nel Locarnese.

Tuttavia tra gli abitanti del Comune di Sambuca si è diffusa una voce preoccupata secondo cui la lungaggine dei lavori possa preludere ad una lenta agonia del glorioso impianto e alla lunga privi il territorio di una struttura così importante, anche dal punto di vista ingegneristico.

Questo pessimismo è in parte determinato dal senso di abbandono che in generale provano tutti gli abitanti delle terre alte nazionali, e ancor più da parte dei montanini che vivono in un Comune dimenticato dalla grande politica, nel quale è un’impresa ciclopica riuscire a non perdere i pochi servizi essenziali.

La spiegazione di Enel Green Power

In una nota stampa del 14 Settembre, Enel Green Power, comunica quanto segue:

“In riferimento all’invaso idroelettrico di Pavana, Enel Green Power fa sapere che il rispetto delle recenti prescrizioni normative in materia di sicurezza sismica ha reso necessaria la programmazione di un consistente intervento di consolidamento strutturale della diga stessa. Enel Green Power ha provveduto ad ottemperare alle prescrizioni di limitazione delle quote di esercizio ed attualmente ha in avanzato stato di sviluppo la progettazione dell’intervento di consolidamento strutturale. La progettazione a livello definitivo è già stata proposta al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili e al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ed è attualmente in fase avanzata la progettazione esecutiva. Completata questa, l’iter autorizzativo proseguirà secondo i tempi e le interlocuzioni stabiliti dagli enti competenti.

Enel Green Power conferma quindi il totale impegno a ripristinare quanto prima l’operatività dell’importante serbatoio e, compatibilmente con i tempi autorizzativi, programmare l’inizio delle attività realizzative che ad oggi sono ipotizzabili nell’anno 2024.

In condizioni di normalità operativa l’invaso di Pavana, gestito dall’Unità Idroelettrica Enel Green Power Area Centro Nord, raccoglie le acque del fiume Reno e del torrente Limentra di Sambuca e le utilizza per alimentare l’invaso di Suviana con la sottostante centrale che ha una potenza efficiente di 20 MW ed una produzione media di circa 35 Gwh. Attraverso le opere di scarico della centrale di Suviana le acque turbinate vengono poi restituite al Limentra di Treppio che si immette a valle nuovamente nel fiume Reno, sommandosi alle acque del deflusso minimo vitale rilasciato subito a valle dalla diga di Pavana nel Limentra di Sambuca, con una gestione che pone particolare attenzione all’ecosistema ed alla sostenibilità ambientale”.

La nota sembrerebbe rassicurante, anche se “la particolare attenzione all’ecosistema” citata nella nota stessa, non sembra collimare con l’eco delle proteste sollevate dalle operazioni di svuotamento del bacino; inoltre vengono in mente altri Paesi in cui lavori assai più mastodontici vengono realizzati in tempi molto più brevi. Speriamo solo che espressioni come “Tempi organizzativi o tecnici” non si traducano in tempi biblici.


Maurizio Ferrari

Maurizio Ferrari, sambucano di origine, ha insegnato Lettere per 38 anni nelle Scuole superiori pistoiesi. Ora è imprenditore agricolo e si sta impegnando nella promozione e nel rilancio del territorio appenninico come Presidente dell'Associazione "Amo la montagna APS" che si è costituita nel 2013 e che ha sede a Castello di Cireglio.Ha collaborato per 25 anni alla rivista "Vita in Campagna", del gruppo "Informatore Agrario". Recentemente ha pubblicato alcune raccolte di racconti ispirati alla vita quotidiana di Sambuca, dal titolo :"Dieci racconti sambucani"; "La mia Sambuga" e "Cuori d'ommeni e di animali", nonché una favola per bambini, "La magìa della valle dimenticata" illustrata dagli alunni della scuola elementare "P.Petrocchi " di CIreglio (Pistoia)