La Rocca di Sambuca si sta sbriciolando

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Dopo la ristrutturazione di mezzo secolo fa il monumento sta perdendo pezzi. Mancano le risorse e un vero interesse per una sua risistemazione. Intanto una petizione alle autorità competenti pone l’accento sul suo recupero. La Rocca,  affiancata all’apertura dell'ostello restaurato, potrebbe essere centrale nella valorizzazione della Via Francesca della Sambuca: per la zona il sigillo di “bene culturale” ed un possibile sviluppo al servizio di un turismo lento e sostenibile

“Il delicato equilibrio tra intervento umano e rispetto della natura”

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L'opinione di Fabrizio Geri, autorevole esponente del mondo ambientalista pistoiese: “Il declino delle comunità montane richiede attenzione e impegni concreti”. Le possibili soluzioni? “Lavorare sul turismo lento per rivitalizzare le economie locali”. Divieti e regolamenti? “Senza eccessi sono utili per conservare le specificità di questi territori”. Il progetto della funivia Doganaccia-Corno alle Scale? “Un modello di sviluppo ormai superato”


Come da tradizione Le Piastre si trasforma nel paese dei presepi

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Nel pomeriggio di domenica 8 dicembre l’inaugurazione ufficiale. Quest’anno oltre 200 esemplari di tutte le forme e collocati nei posti più disparati: grandi come un'intera piazza, ospitati in vecchie stalle, cantine e appartamenti, appesi a finestre e muri. E di tutte le tipologie: storici, avveniristici, tradizionali, ispirati a tragiche realtà contemporanee. Donati da privati, artisti bambini e molti realizzati dalla Pro loco Alta Valle del Reno, tutti con materiali riciclati. Saranno visitabili fino al 15 gennaio del 2023

“Non ci sono più le mezze stagioni”, un modo di dire ma non più solo una frase fatta

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Negli ultimi anni sempre più si passa bruscamente da fasi caldissime a fasi fredde ed il tradizionale clima mediterraneo ha lasciato il posto a quello tropicale. Avremmo dovuto capire per tempo da tanti segni della natura che qualcosa stava cambiando. Il fatto è che gli ecosistemi vanno gestiti, attivamente e con sapienza, se vogliamo conviverci. Altrimenti saranno le spietate leggi della natura a sopraffarci

I giovani d’Europa non vogliono lasciare la montagna

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Lo conferma un'inchiesta di EUROMONTANA del 2022. Il campione composto da 1134 giovani, di età compresa tra i 18 e i 29 anni e residenti in 18 diversi paesi europei. Il 66% ha risposto che desidera continuare a vivere nelle terre alte, il 29% pensa di trasferirsi in città per brevi periodi, solo il 5% vuole abbandonare questi luoghi. Molto condivisa l’dea che con lo sviluppo del telelavoro, della telemedicina, del co-working, dei servizi associati si potrebbero creare occasioni di lavoro. Il “caso” del Polo Tecnico-Professionale dell'Economia della Montagna di Tolmezzo

Il ritorno dei giovani all’agricoltura: l’esempio virtuoso della Francia

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Un fenomeno diffuso ovunque negli ultimi anni. Che in Italia però incontra molti ostacoli, soprattutto di natura burocratica. Oltralpe il Ministero dell'Agricoltura stabilisce un aiuto a fondo perduto ai giovani che si vogliono dedicare alla coltivazione dei campi. Una Dotazione del Giovane Agricoltore (DJA) in media di 32.000 euro, che sale fino a 52.000 per le zone disagiate: l'80% del totale al momento della creazione dell'azienda, il restante 20% alla fine del primo anno di attività e per 5 anni l’accesso a prestiti agevolati

UNCEM, un questionario per disegnare il futuro della montagna

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Sul sito dell’Unione Nazionale Comunità Comuni Enti Montani un’iniziativa rivolta a tutti, amministratori compresi, per raccogliere suggerimenti e idee per le terre alte. Indicato un elenco di priorità da selezionare oltre alla possibilità di aggiungere osservazioni personali. L’urgenza di una legge quadro sulla montagna. La necessità di regole nuove, di respiro nazionale, meno burocratiche, più attente alla dignità, all'autonomia ed alle tradizione della gente che ci vive

Il metato, tra poesia e pratica antica

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A Vivaio, sopra le Piastre, è tempo di seccare le castagne. La cura e il lavoro paziente dei volontari dell’associazione del piccolo borgo. Paolo e Moreno spiegano le varie fasi della lavorazione. La scelta iniziale, la seccagione, che dura una quarantina di giorni, quindi la sbucciatura fino al conferimento delle castagne secche al molino per la macinatura. “La farina deve essere bianca e profumata. Se è più scura e amara vuol dire che la seccagione non è stata fatta bene”

La suora in cerca della vena d’acqua che scopre di essere …rabdomante

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Suor Patrizia, appassionata agricoltrice e unica presenza nell'Eremo della Visitazione a Varese ligure, ci scrive per essere messa in contatto con Mariano Dolfi. L’esperto rabdomante la raggiunge, insieme a lei cerca e trova l’acqua e si accorge di avere accanto una donna con il suo stesso dono. “Non mi era mai successo. Ho vissuto un’esperienza davvero particolare che merita di essere raccontata”

Vincio di Brandeglio, un esempio di incuria e abbandono

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Il corso d’acqua testimonia del degrado di briglie, opere murarie, murelle e i rischi incombenti di piccole o grandi frane. Il tratto più a monte, non più manutenuto dopo l'alluvione del 2022, è oggi un intrico di alberi caduti che con le piogge autunnali potrebbero rappresentare un pericolo in più. Si attendono  interventi delle istituzioni dopo le ripetute segnalazioni dei cittadini residenti a ridosso del fiume. A conferma di ciò la pubblicazione “I Quaderni del Metato” dell'associazione “Amici di Pupigliana”, ricca di un’ampia documentazione fotografica