Coltivare la montagna protegge la città

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Abbiamo un territorio dissestato, votato all’incuria ed al disinteresse e in mano ad un’ideologia dell’ambiente distaccata dalla realtà. Con effetti catastrofici anche per la pianura. Perché se la montagna è abbandonata scende a valle sotto forma di frane, alluvioni e dissesti vari. Negli ultimi 20 anni in Italia 320.000 aziende agricole hanno chiuso definitivamente l’attività: una perdita di presidi territoriali che mitigherebbero gli effetti di piogge intense e il persistente fenomeno degli incendi boschivi

A Sambuca chiuso anche l’unico presidio bancario

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Giù i battenti per la sede storica di Pavana della Banca Intesa San Paolo: neanche uno sportello bancario nell’intero territorio comunale. Il sindaco Breschi: “A breve lungo la statale 64 chiuderanno alcune piccole botteghe di prossimità, che costituiscono altrettanti servizi sociali. Il Comune cercherà di fare la sua parte, speriamo nel sostegno della Regione”


Vivere e lavorare in montagna: il sogno di Daniele si è avverato

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Il 35enne Bargellini ha risistemato la casa dei nonni a Case Marconi, è tornato a viverci e ha realizzato un agriturismo, “Il giardino di Lino”. Quindi la nascita dell’impresa agricola. Con la la quale coltiva granturco, produce fieno, zafferano, frutti di bosco, ortaggi in campo aperto, farina di castagne, si dedica all’apicoltura e alleva animali: capre, galline, quaglie, piccioni, maiali, vitelli e tra poco anche pecore. “Gli stranieri amano la nostra montagna. Da noi capitano prevalentemente tedeschi, francesi e olandesi, che apprezzano questi luoghi perché sanno di un tempo antico”

"Allevo alpaca e vorrei restare in montagna"

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La sommessa di Niccolò Rossi, un giovane di 28 anni che abita nell'ultima casa  prima della riserva di Campolino. "Ho deciso di allevare questi animali gentili e intelligenti da cui traggo la lana che porto alla filanda del Ponte Sestaione. C'è anche un risveglio fra i giovani del lavoro all'uncinetto, per il quale è ricercato questo tipo di materiale". La sua prodizione è per il 70% di alpaca e per il 30% derivata da pecore rigorosamente allevate nella Montagna pistoiese. Tre i colori che commercializza: il bianco, il grigio e il marrone

La montagna tra “overturismo” e oasi di sopravvivenza

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Bilancio di fine estate con risultati scontati. E l'impressione che la montagna sia “usata” da chi cerca quasi solo refrigerio dall’afa opprimente. Senza che si prevedano forme di ristoro, tutele istituzionali, incentivi per i residenti. La speranza di un’inversione di tendenza con la legge sulla montagna giacente in Parlamento

“Salviamo le piccole scuole di paese”

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A Sambuca Castello un incontro con il professor Rossano Pazzagli dedicato al tema. Sotto osservazione il fenomeno dello spopolamento delle aree collinari e montane e la chiusura, a partire dagli anni ’70, delle scuole periferiche. L’importanza del Movimento delle piccole scuole, nato nel 2017 nell’isola siciliana di Favignana, che ha dato vita ad un vero e proprio “Manifesto”. “Necessaria una potente inversione culturale”

E' tempo di un moderno “Capitanato” della Montagna

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Sempre più necessario un assessorato regionale ad hoc per le terre alte e non una delega fra le tante. Una struttura con competenze decisionali proprie e dotata di portafoglio, che conosca la montagna e ne sappia leggere e interpretare i bisogni e le richieste. L’importanza di non arrendersi alle mille pastoie burocratiche che hanno trasformato la montagna in una “riserva indiana” da depredare

Il nuovo sindaco di Sambuca arriva da… New York

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Marco Breschi è stato appena eletto primo cittadino del Comune montano con il 72% dei voti. Ha vissuto alcuni anni negli Stati Uniti dove ha lavorato alle Nazioni Unite, prima di insegnare demografia a Udine e poi a Sassari. L’incontro con il borgo risale al 1977, all’età di sedici anni. Da due anni ha scelto di vivere a Sambuca Castello. “Sono contento della fiducia degli elettori ma anche preoccupato di deludere le attese”. “Abbiamo davanti una desertificazione demografica e una disarticolazione del sistema economico locale. Questa tendenza va invertita”

I bisogni inascoltati della castanicoltura

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A Piteglio si è svolta una manifestazione di Slow Food e Rete dei Castanicoltori con incontri, dibattiti e visite in castagneto per rilanciare in chiave economico-ambientale la filiera del castagno. E a settembre, per tre giorni, le associazioni “Amici dei molini storici” e “Castanicoltori Alta Valle del Reno” organizzeranno un corso per conoscere i molini ad acqua, le macchine, il funzionamento e la macinatura dal titolo “Ars molendi”