Sanità e sociale  |  marzo 27, 2020

Posti letto per pazienti Covid 19 al Pacini: la politica non ostacoli le scelte sanitarie

Dopo le forti perplessità di maggioranza e opposizione del Comune di San Marcello Piteglio alla decisione dell'Usl, intervengono il sindaco di Abetone Cutigliano, PD e Fratelli d'Italia. Petrucci: rispetto delle scelte delle istituzioni sanitarie, appello a non sottovalutare i rischi. I Democratici: tempi troppo stretti per soluzioni in altre strutture. FdI: favorevoli per dare respiro a una struttura ormai al collasso come Pistoia

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L'ospedale di San Marcello

SAN MARCELLO – Una scelta difficile ma inevitabile la collocazione di 22 posti letto dedicati alla bassa intensità clinica assistenziale all’ospedale Lorenzo Pacini di San Marcello nel reparto di medicina (altri 19 all’ex convento dell’ospedale del Ceppo) per garantire cure ai pazienti che hanno contratto l’infezione Covid19, in fase post-acuta e ancora in situazione di malattia. Ci pare questa la sintesi di alcune posizioni politiche emerse dopo la decisione dell’Ausl Toscana Centro di utilizzare il presidio di San Marcello come risposta all’emergenza Coronavirus. Scelta che non più tardi i due giorni fa aveva trovato un parere contrario e unanime nel Consiglio comunale di San Marcello Piteglio. Amministrazione e gruppi politici di maggioranza e opposizione avevano avanzato perplessità su quella opzione, proponendo una settimana di tempo per trovare una soluzione alternativa. La decisione dell’Usl è di fatto già stata messa in atto e questa è parsa inevitabile al sindaco di Abetone Cutigliano e a tutti i circoli di Fratelli d’Italia dei territori interessati. Lo stesso PD della Montagna, in una lunga nota, lascia intendere che questa decisione va accettata, vista l’eccezionalità del momento.

Di seguito vi proponiamo le tre prese di posizione nella loro stesura integrale (in neretto le parti che a noi paiono più significative): i due comunicati stampa e la lettera del sindaco Diego Petrucci a presidente e direttore della Società della Salute Pistoiese oltre al direttore generale dell’Azienda Usl Toscana Centro e all’assessore regionale alla Sanità.

 

LA LETTERA DI PETRUCCI

“Egregi,

in queste ore è al centro della polemica l’ipotesi che una parte del Plesso Ospedaliero Pacini di San Marcello possa essere dedicato ad ospitare malati di Corona Virus in via di guarigione, le così dette cure intermedie, così da liberare posti al San Jacopo di Pistoia e conseguentemente garantire una più efficace assistenza per tutti coloro che dovessero rivolgersi a questa struttura, fortemente stressata per il carico abnorme di pazienti.

A questo proposito in questa sede mi limito a dire che in un momento drammatico come quello che stiamo vivendo non spetta alla politica interferire con le scelte che vengono assunte dalle istituzioni sanitarie e per questo giudico assolutamente fuori luogo – ed in alcuni casi grottesche – le prese di posizione che si sono registrate nelle ultime ore; aggiungendo che ritengo molto sciocco, per non dire altro, non aver capito che, ancora più che mai, gli egoismi di oggi possono trasformarsi in bisogno di aiuto domani.

Fatta questa brevissima premessa e rimarcando che rispetto in pieno le scelte assunte dalle istituzioni sanitarie in riguardo all’utilizzo del Pacini, altrettanto ritengo che non debbano essere assolutamente sottovalutati i possibili rischi di questa scelta e per questo mi rivolgo a Voi, nel Vostro ruolo di Presidente e Direttore della Società della Salute Pistoiese, perché Vi facciate carico e garanti che tutti i soggetti che avranno a che fare con i pazienti ancora positivi al virus siano dotati di ogni dispositivo di protezione individuale sufficiente e necessario per garantire la assoluta incolumità e sicurezza degli stessi, delle loro famiglie, della loro comunità tutta!

Mi rivolgo a Voi, inoltre, perché, una volta terminata questa angosciante e drammatica fase Vi vogliate far carico di sostenere, a maggior ragione in conseguenza alle scelte odierne, il ruolo del Pacini come plesso fondamentale all’interno della rete ospedaliera pistoiese e come tale destinatario di un ulteriore potenziamento sia in termini di servizi, che di personale.

Se oggi si deve fare la nostra parte sia al servizio di una comunità più ampia, sia per rendere più sicura la stessa popolazione della montagna che dovesse essere costretta a rivolgersi a Pistoia; non sarebbe accettabile che alla fine dell’emergenza le istituzioni sanitarie retrocedessero rispetto alla analisi e alle decisone assunte in queste ore.

Diego Petrucci

Sindaco Abetone Cutigliano

Abetone Cutigliano

 

 

LA NOTA DEL PD

“La diffusione del virus Covid 19 è la più grande emergenza che l’intera Italia sta vivendo dalla fine dell’ultimo conflitto mondiale. Una vera propria guerra contro un nemico invisibile ed estremamente aggressivo. Le uniche armi che la scienza per ora ci ha messo a disposizione sono le indicazioni per adottare atteggiamenti di vita che evitino i contatti ravvicinati fra persone il più possibile, affinché il virus non si diffonda da persona a persona. Per questo le autorità preposte hanno adottato misure di limitazione di contatti, di circolazione, di riduzione di tutte le attività non indispensabili, in cui il contatto fra persone potrebbe essere fonte di ulteriore diffusione del virus.

C’è uno impegno immane di tutti gli italiani per debellare questo contagio definitivamente. Ogni singolo comportamento è determinate sia, e soprattutto, di che continua a lavorare e di chi sta a casa. Non è facile combattere questa battaglia, entrano in campo variabili imprevedibili, sentimenti, emozioni, paure, milioni di singole particolarità e comportamenti, le esigenze indispensabili di mantenere un minimo livello di servizi per far sopravvivere chi sta a casa. Nonostante questo impegno migliaia di persone si contagiano e purtroppo una parte di essi perde la vita. La prima linea sono gli Ospedali e vede comportamenti eroici di tutto il personale disponibile per curare i contagiati e evitare al massimo le perdite di vite. Tanti di loro si sono contagiati e ci sono state vittime. Altri lavoratori sono impegnati per garantire la sicurezza, forze dell’ordine e pompieri, gli uffici pubblici, nei servizi pubblici, gli addetti alla distribuzione nei negozi, nei trasporti, nelle aziende di tutti tipi che producono prodotti indispensabili a tutta la comunità. Il volontariato è anch’esso in prima fila in questo sforzo. A tutti va la solidarietà ed il grazie di tutti gli italiani.

In questo scenario sosteniamo ogni atto e indicazione che proviene dalle autorità, perché solo l’unità ed il rispetto di tutti nei comportamenti necessari potrà sconfiggere il virus e mettere termine a questa guerra. Consapevoli che non è facile assumere sempre la scelta giusta al primo colpo, in uno scenario fino ad oggi sconosciuto, proprio per i milioni di fattori in campo che giorno per giorno devono essere valutati ed adeguati all’evolversi della situazione, e inserendo i cambiamenti che di volta in volta derivano dall’esperienza precedente.

Anche la nostra comunità è coinvolta, i suoi modi di vita e suoi punti di riferimento. Nel nostro territorio fino ad oggi ci sono stati 7 casi positivi, fortunatamente non per virus circolante sul territorio ma per contatti esterni. Questa situazione va difesa in tutti i modi.

Il Comune nei giorni scorsi ha dovuto affrontare la decisione dell’Aal di adeguare l’Ospedale di San Marcello all’esigenza di supportare l’Ospedale San Jacopo nella cura dei contagiati dal virus. Il fine era ed è consentire di liberare, con il trasferimento a San Marcello, i posti occupati da pazienti in via di guarigione e permettere di utilizzare i posti liberati con i nuovi pazienti in ingresso al San Jacopo bisognosi di terapie più impegnative. Questo per conseguenza fa venire meno le normali attività dell’Ospedale di San Marcello rivolte al nostro territorio, escluse quelle del Pronto soccorso.

I rappresentanti del Comune, Sindaco e Consiglio comunale, hanno ritenuto di valutare, prima di prendere atto della proposta dell’Asl, anche altre possibilità finalizzate a tenere completamente funzionante l’Ospedale Pacini e reperire in altri ambienti i posti letto, anche più numerosi, per i degenti in via di dismissione.

Nel confronto con l’ASL è emerso che negli altri ambienti non era possibile attivare, come richiesto dall’estrema urgenza in tempi brevissimi, i supporti tecnici necessari a supporto delle terapie. Per questi motivi l’Ospedale Pacini, da ora in poi e fino alla fine di questa crisi, funzionerà con le modalità impostate dall’Asl a supporto dell’enorme sforzo, salva vite, che sta compiendo tutta la struttura dell’Ospedale San Jacopo.

Il Partito Democratico si impegnerà a tutti i livelli affinché a fine crisi l’Ospedale Pacini riprenda la normale attività e sia attuato il percorso, già definito, per migliorarne le prestazioni nei confronti dei cittadini insediati in un territorio, considerato area interna, in cui sono necessari presidi sanitari efficienti e funzionanti a tutti i livelli.

La Montagna non si tira e mai si è tirata indietro da combattere questa battaglia insieme a tutta la comunità nazionale, regionale e provinciale. Chi afferma questo è in mala fede. Altri sono quelli che strumentalizzano questo argomento ed altro per bassa propaganda di parte, come del resto tutta la vicenda nazionale, con proclami di contenuto alterno un giorno si ed uno no.

Il Partito Democratico di San Marcello Piteglio non è mai intervenuto fino ad oggi con visioni di parte su queste tematiche, proprio nel rispetto dell’unità, nei confronti delle istituzioni a tutti i livelli, che riteniamo necessaria per dare coesione alla comunità impegnata in sacrifici durissimi. Rinnoviamo in questo spirito il pieno sostegno al lavoro svolto da Sindaco e tutta l’Amministrazione comunale per risolvere nel migliore dei modi tutte le problematiche a cui è chiamato in nostro Comune.

Rivolgiamo un grande e riconoscente saluto ai lavoratori impegnati quotidianamente in tutte le posizioni che questa battaglia richiede, a cominciare da tutti gli operatori degli Ospedali italiani. Sentimenti di piena vicinanza e riconoscenza a tutti gli operatori che nell’Ospedale di San Marcello si apprestano ad avviare il loro impegno a sostegno di questo sforzo nazionale per sconfiggere l’epidemia, e l’augurio che #andràtuttobene.

Partito Democratico

Unione Montagna Pistoiese

 

 

LA NOTA DI FRATELLI D’ITALIA

 

“Di fronte ad una situazione emergenziale e di collasso del sistema sanitario Nazionale ognuno deve fare la propria parte, l’Italia tutta come da tradizione sta dimostrando la propria forza combattendo unita solidamente contro un nemico comune, il covid-19.

Da tutta Italia abbiamo visto la pronta risposta alla chiamata alle armi da parte di 8000 medici, che volontariamente hanno dato la propria disposizione per andare ad operare nelle zone più a rischio, Bergamo, Brescia e Lombardia tutta. Adesso tocca a noi combattere questa battaglia.

La ASL ha previsto l’utilizzo del PIOT Pacini di San Marcello per il trattamento dei casi in fase di guarigione di covid-19. A prescindere che la decisione non spetta né ai partiti né alla politica accogliamo favorevolmente questa scelta. Oltre a quanto scritto precedentemente vi elenchiamo alcune motivazione per cui siamo convinti e in linea con queste decisioni.

Primo: Sappiamo e abbiamo sempre sostenuto che la struttura possa essere un’ospedale a tutti gli effetti, al di là dei lavori tecnici che solo gli addetti sanno quantificare in tempistiche e risorse.

Secondo: poiché l’ASL e tutto il sistema sanitario hanno metodologie adeguate contro la diffusione del virus e per la tutela degli addetti sanitari che vi lavorano, auspicando l’utilizzo delle massime precauzioni possibili sia all’ interno che all’esterno dell’area ospedaliera.

Terzo: dobbiamo con unità e forza dare respiro a una struttura ormai al collasso come Pistoia, (CHE HA CURATO FINO AD OGGI ANCHE I MALATI DELLA NOSTRA MONTAGNA) sgravandola dei casi in fase di guarigione, che hanno bisogno del tempo necessario per uscire definitivamente da questo morbo.

Abbiamo appreso dai Social che il gruppo Futuro Civico di minoranza del comune di San Marcello ha chiesto ed ottenuto una convocazione urgente del Consiglio comunale e non ci pareva opportuno che fosse strumentalizzata politicamente una situazione già grave di per sé e per di più che ricade sull’intero territorio montano e non solo su quello comunale. Al termine della videoconferenza il Consiglio Comunale di San Marcello si è opposto al trasferimento di casi di covid-19 presso il PIOT Pacini. Apprendiamo tale notizia allibiti e stupefatti, un atteggiamento simile è vergognoso.

La caccia all’untore è finita da secoli.

Non si specula sulla paura delle persone provocando allarmismi a scopi terroristici. La questione è preoccupante e ne sono coscienti tutti ma questi metodi medievali non risolveranno alcun problema. Dobbiamo pensare e metterci in condizione di capire che siamo tutti nella solita situazione.

Se capitasse a noi? Seguendo la loro idea a Pistoia ci dovrebbero scacciare rifiutandoci.

Chiediamo alla capogruppo Ducci che rifletta sulle nostre considerazioni, visto che lei stessa il 15 marzo proponeva tramite i social di attrezzare il Pacini per l’emergenza in corso. Ed è la cosa più sensata visto che lo stesso ospedale è già attrezzato con ossigeno, dispositivi di monitoraggio ed apparecchiature mediche, rispetto ad altre strutture in disuso che devono essere sanificate ed allestite in toto. È un errore a nostro avviso chiedere una settimana di tempo per individuare le strutture idonee, perché occorre gestire adesso la criticità prima che sia troppo tardi, utilizzando un ospedale che già abbiamo e facendo in modo che i potenziamenti che verranno introdotti rimangano anche per il futuro, una volta superata la situazione di crisi.

Noi ci siamo e faremo la nostra parte se necessario in questa emergenza.

Siamo certi che anche cittadini della montagna faranno la loro parte stando a casa e limitando i contatti.

La parte sanitaria la lasciamo agli esperti ed ai tecnici e non a chi vorrebbe strumentalizzare e speculare, forse per avere un po’ di visibilità personale, su una situazione già grave di per sé.”

 

I Circoli Fratelli d’Italia Abetone Cutigliano, San Marcello Piteglio, Marliana, Sambuca Pistoiese, il Coordinamento Fratelli d’Italia Montagna Pistoiese.


La Redazione

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