Pistoia, Sport & tempo Libero  |  dicembre 17, 2018

Pistoia cede a Bologna in una gara senza storia

Finisce 81 a 71 per la Virtus il “derby” dell'Appennino di basket ma la differenza in campo è stata assai più vistosa (-27 punti a fine terzo quarto). Grande difesa delle V nere e dominio sotto i tabelloni. Solo nell'ultimo quarto una vera reazione grazie soprattutto all'ingresso di Della Rosa e Bolpin e al rilassamento degli ospiti. I giocatori escono comunque fra gli applausi e gli abbracci della curva. Alcuni estratti delle cronache dei giornali

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Della Rosa in azione. Nella foto grande Bolpin abbracciato dai tifosi a fine gara

PISTOIA – Pistoia perde in modo assai più netto di quanto dica il punteggio finale il derby cestistico dell’Appennino, mai davvero in discussione. Finisce 81-71 ma gli uomini di coach Ramagli sono stati sotto anche di 27 punti, soffocati da una straordinaria difesa di Bologna, sovrastati, soprattutto all’inizio, sotto canestro, e incapaci di produrre gioco, forzando insistentemente con azione personali (sotto questo profilo pessima la prova del play Kerron Johnson, -1 di valutazione) e non trovando mai il bandolo della matassa. Resta per fortuna negli occhi quella reazione inattesa e imprevedibile nell’ultimo quarto che per poco non riapre una partita finita. E questo grazie soprattutto alla lucidità e determinazione dei giovani italiani Della Rosa e Bolpin, al rilassamento psicologico delle V nere e a una tifoseria di casa, guidata dalla Baraonda Biancorossa, che merita davvero una citazione per non aver mai mollato e per quel finale fatto di applausi e abbracci ai giocatori all’uscita dal campo.

I Tabellini

OriOra Pistoia – Segafredo Virtus Bologna 71-81 (12-28 / 28-50 / 44-71)

OriOra Pistoia: K.Johnson (9), Krubally (19), D. Johnson (9), Auda (11), L.J. Peak (11), Gladness (5), Martini (1), Bolpin (3), Di Pizzo ne, Querci ne, Severini  ne, Della Rosa (3). Allenatore Alessandro Ramagli

Segafredo Virtus Bologna: Punter (15), Pajola (0), Taylor (9), Baldi Rossi (2), Cappelletti ne, Kravic (6), Aradori (16), Berti ne, M’Baye (11), Cournooh (8), Qvale (14). Allenatore Stefano Sacripanti

 

Tutti i dati statistici

A questi link tutti i dati del match sul sito della Legabasket

 

I giornali in sintesi

Alcuni estratti dalle cronache dei quotidiani cartacei e on line.

Inizio troppo sottotono – “I biancorossi hanno giocato un primo tempo troppo sottotono e con troppi errori che hanno consentito a Bologna di prendere il volo e di condurre la gara dall’inizio alla fine – scrive Maurizio Innocenti sulla Nazione -. Va detto che la Virtus ha giocato una grande partita, senza sbagliare praticamente niente, a testimonianza del valore del roster a disposizione di coach Sacripanti”.

Poteva essere un’altra gara – “Questa gara a cui il tecnico biancorosso teneva molto, probabilmente Ramagli se l’era immaginata in maniera diversa. E diversa, forse, poteva essere, visto che dopo tre quarti di dominio virtussino, nell’ultimo parziale Pistoia ha alzato finalmente la testa – fa notare Elisa Pacini sul Tirreno -. Dimezzando lo svantaggio con un quintetto ‘operaio’ e riuscendo quasi a riaprire una gara che al 30′ sembrava già ampiamente chiusa. Ricordando le prime opache apparizioni che sembravano messe alle spalle, soprattutto nell’atteggiamento, e che invece hanno aleggiato sul PalaCarrara per i primi 30′.

Scacco matto sotto i tabelloni – “Lo scacco matto arriva nella lotta sotto i tabelloni, dove sino ad oggi gli emiliani non avevano entusiasmato- sottolinea Filippo Laico sulla Gazzetta dello sport -. Si interrompe bruscamente invece il momento felice di Pistoia che mette in campo la sua peggior versione: molte cose non hanno funzionato, ma soprattutto non si è percepito un accenno di reazione, se non a gara ampiamente compromessa. La Segafredo domina l’area, ha il controllo assoluto dei rimbalzi, dato inatteso, con Qvale che dà l’esempio. Poi Aradori sfugge al controllo di Peak e si mette a crivellare la retina, con continuità”.

Show difensivo di Bologna – “I bianconeri inscenano fino dal primo quarto un vero e proprio show difensivo, concedendo all’OriOra le briciole. In attacco poi la Segafredo non ha difficoltà a mettere punti a referto, specie con un Pietro Aradori – scrive Matteo Lignelli su Pistoiasport -. Ma Pistoia ha il merito di non staccare mai la testa dal match. In altri tempi si sarebbe andati incontro alla figuraccia e invece i biancorossi, pur sotto di 25 punti a dieci minuti dal termine, non smettono di lottare. Anzi, l’ingresso di Gianluca Della Rosa dà nuova linfa all’OriOra, che torna anche a -11. Sono un paio di errori al tiro e la bomba di Mbaye di fatto a sentenziare i padroni di casa, che escono comunque dal campo applauditi dal pubblico del PalaCarrara e chiamati sotto la curva dalla Baraonda”,

Gara senza storia – “Nonostante le non altissime percentuali al tiro, i bolognesi hanno avuto vita facile per quasi tutta la gara contro una formazione che è apparsa poco carica emotivamente e che non ha mai dato l’impressione di poter rientrare in partita”, scrive Leonardo Cecconi su Reportpistoia.

Nota positiva la reazione degli italiani – “La OriOra Pistoia interrompe la striscia positiva di vittorie in campionato cadendo in casa, 71-81, contro la Segafredo Virtus Bologna, dopo una gara a senso unico che ha visto gli emiliani condurre il match dall’inizio alla fine. Unica nota positiva la reazione degli italiani nel finale”, sottolinea Andrea Cosimini sulla Gazzetta di Pistoia.

La fotogallery di Sara Bonelli

 

 

  

 

 

 

Tutte le immagini del servizio sono di Sara Bonelli


La Redazione

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