Cultura & Spettacoli, Pistoia  |  marzo 8, 2018

“Il primo disco non si scorda mai”: una mostra alla “Cattedrale” sulla storia del vinile

Sabato 10 e domenica 11 marzo, dalle 9 alle 19, torna il mercato antiquario. La manifestazione dedicata ai dischi da collezione. Saranno esposte una serie di rare incisioni di gruppi musicali che hanno fatto grande la storia del rock. Un po' di storia del disco dall'avvento del fonografo e del primo giradischi fino ad oggi

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La locandina della mostra

PISTOIA – Sabato 10 e domenica 11 marzo, dalle 9 alle 19, torna il mercato antiquario nello spazio “La Cattedrale” di via Pertini a Pistoia. I settanta espositori presenti, provenienti da tutta la Toscana, metteranno in mostra articoli da collezionismo, mobili, ceramiche, bigiotteria, dipinti, stampe, tovagliato, giocattoli e oggettistica varia. Per valorizzare e arricchire il mercato dell’antiquariato all’interno de “La Cattedrale” il Comitato pro mercato antiquario organizza periodicamente delle mostre.

La mostra allestita per l’edizione di marzo s’intitola “Il primo disco non si scorda mai” (33 0 45 giri intorno al disco in vinile da collezione). Saranno in mostra una serie di rari primi dischi incisi da gruppi musicali che hanno fatto grande la storia del rock.

Un po’ di storia dei dischi

Fino all’avvento del fonografo ( Thomas Edison 1877) e del primo giradischi (Penatrope 1924) e quindi del disco, la musica e il canto erano ascoltati dal vivo, direttamente prodotti dai musicisti nei luoghi deputati: il teatro, la strada, il salotto privato. Oggi la musica riprodotta è trasmessa da strumenti appositi e fa da colonna sonora a molte delle nostre pratiche quotidiane. Ascoltare la musica così riprodotta vuol dire oggi, usare un mezzo di cui il disco costituisce il supporto tecnologico più tipico.

Agli inizi del ‘900 il materiale usato per produrre i dischi fu la gommalacca, furono anni, quelli a seguire, di sperimentazione di altri materiali finchè nel 1931 la RCA Victor introdusse il vinile o PVC, un materiale plastico più resistente e leggero. Per la prima volta i dischi erano incisi per essere letti a 33 giri al minuto, con una durata maggiore di quelli a 78. Così nel 1948 nacque il “Long Playing” (LP) come lo conosciamo ancor oggi. Pochi mesi dopo le case produttrici introdussero sul mercato un vinile a microsolco a 45 giri. Quest’ultimo, più piccolo, poteva contenere solo una canzone di pochi minuti per lato e perciò fu presentato come formato per i singoli cioè per canzoni pubblicate autonomamente o come strumento promozionale.

In poco tempo il formato 33 giri cambiò radicalmente la musica, le canzoni o brani nel susseguirsi potevano avere un senso complessivo e le copertine sspesso ierano deate da artisti famosi: nacque “l’album” che rimane ancora oggi il principale mezzo espressivo per i musicisti.

Dopo una crisi produttiva negli anni ’90 per l’evento dei Cd, gli Lp d’epoca e nuovi, oggi, hanno nuovamente un mercato attivo e assai diffuso, rivolto a soddisfare il collezionismo verso uno delle icone del secolo scorso.


La Redazione

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