Economia  |  dicembre 5, 2016

Vino, la Toscana al top non solo con le etichette. È di Pescia l’enologo dell’anno

Il premio speciale della Guida essenziale ai Vini d'Italia 2017 a Lorenzo Landi, consulente enologo per prestigiose aziende produttrici nazionali. Secondo gli esperti i suoi vini sanno rispecchiare il territorio e la filosofia di chi li produce

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Lorenzo Landi

PESCIA – Nel panorama vitivinicolo nazionale spicca il nome di un enologo della provincia di Pistoia, Lorenzo Landi di Pescia, che riceve un riconoscimento speciale dalla Guida Essenziale ai Vini d’Italia 2017 di Daniele Cernilli, presentata a Milano e Roma. La guida cerca di riassumere l’Italia in 979 Cantine, 2436 vini di cui 210 premiati per aver ottenuto in assaggio alla cieca almeno 95 punti, per salire fino ai magnifici 5 che hanno raggiunto la vetta dei 99 punti, ovvero il Barbaresco Crichet Pajé 2006 Roagna I Paglieri, i due Brunello di Montalcino Cerretalto 2010 Casanova di Neri, e Il Greppo Riserva 2010 Biondi Santi, il Chianti Classico Riserva 2013 Querciabella, e il Taurasi Riserva 2007 di Perillo, al secondo grande exploit consecutivo.

Toscana al top

Ed ecco che la Toscana emerge non solo per le aziende vinicole e la qualità del vino prodotto, ma anche per il valore delle persone che operano nel settore. Ed è così che la Guida essenzale ai Vini d’Italia 2017 nomina “Enologo dell’anno” il dottor Lorenzo Landi, di Pescia, che, pur essendo affermato da anni, continua a studiare e ad aggiornarsi in giro per il mondo, soprattutto in Francia. E i risultati si vedono: i vini che produce – dicono gli esperti – sono sempre ben fatti e sanno rispecchiare il territorio e la filosofia del produttore senza minimamente denunciare la mano che c’è dietro. Un gran pregio, secondo gli organizzatori. Oggi è consulente enologo presso numerose prestigiose e storiche aziende produttrici in Italia.


La Redazione

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