Abetone, Sport & tempo Libero  |  luglio 10, 2016

Ciclorutismo e non solo: in cinquecento alla Prato-Abetone

Tanti partecipanti alla 35esima edizione della manifestazione con tre diversi percorsi senza gara. La cronoscalata nel tratto finale dalla Lima vinta dal modenese Davide Ferrari. Michela Santini la più veloce fra le donne

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ABETONE – È il modenese Davide Ferrari (Stemax Team) il vincitore della cronoscalata della 35° Prato-Abetone di ciclismo, che ha percorso il tratto dalla Lima all’Abetone con il tempo di 45’42”. Ben 500 i partecipanti alla manifestazione, che quest’anno hanno potuto scegliere fra ben 4 percorsi, 3 cicloturistici di 56, 105 e 144 km e il classico di 74 km che da Prato portava all’Abetone. “Sono contento perchè sapevo di stare bene – spiega il vincitore Ferrari -. Era una sfida con me stesso, poi vincere fa sempre piacere. La Prato Abetone è una classica che tutti i ciclisti dovrebbero provare. Ti dà una carica incredibile”. Dietro al vincitore è giunto Daniele Seghi (GS Poccianti) che ha percorso i 17 km in 52′ 41″, mentre al terzo posto è arrivato Daniele Barni (Infinity cicling team) che ha chiuso la sua fatica in 54’45”. Al quarto posto Roberto Pagliaccia (Team Nencini Prato) e al quinto Giuseppe Gori Cycling Team Seanese. Tra le donne nel tratto in salita di 17 km è stata Michela Santini (Speedy Bike) la più veloce in 1h 04’57”.
Tra le società è stata l’Agliana Ciclismo a conquistare il successo davanti alla Ciclistica La Feraglia e il Team Nencini Prato. Dietro Asd Giro delle Cerbaie, Verag Prato Est, Ciclistica Viaccia, Cdp Coiano, 1° e Pizza Bike, Bike Club Uoei Pietrasanta, San Paolo, Il Fabbrino, Tuttinbici, Pedale Biancazzurro, Made for Us e Team Tredici Bike. “C’è stato il giusto mix tra chi ha scelto il percorso cicloturistico e chi ha invece voluto sfidare la cronoscalata da La Lima all’Abetone – spiega l’ideatore della manifestazione, Silvano Melani -. I ciclisti erano soddisfatti e c’è stato un bel clima. Anche all’Abetone ho visto tante famiglie che aspettavano il proprio ciclista e poi sono andati sul Monte Gomito approfittando della giornata afosa”.
Allo start era presente Elisabetta Nencini, figlia di Gastone Nencini, che ha dato il via della manifestazione ed ha curato la mostra “La fibra di un campione”, che potrà essere vista al Cassero e al Museo del Tessuto di Prato fino a domenica 31 luglio.


La Redazione

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