A Lucchio, nel paese che sembra un presepe
di Federico Pagliai
Racconto natalizio dello scrittore Federico Pagliai dal piccolo borgo montano. Dove solo qualche camino fuma ancora e dove quasi tutte le porte della case (spesso “seconde case”) restano chiuse. Finalmente una porta si apre e si affaccia una bambina che augura Buon Natale. “Non li facciamo morire questi paesi. Torneremo tutti a viverci, in modo più stanziale. Non ora, magari tra cinquant’anni”
UN PAESE ALLA VOLTA / Quella Piazza a due passi da Pistoia
di La Redazione
Formato da due i nuclei: uno nato lungo la Via Vecchia Montanina nella prima metà del 1200, l'altro più recente sulla via Modenese. Il borgo di Igno, il cipresso, la villa dei Vescovi. La perdita di tante attività commerciali e di storiche figure professionali. Le iniziative degli “Amici di Piazza” per tener vivo il senso di appartenenza al luogo, anche attraverso una serie di pubblicazioni
La residenza pistoiese di Rudolf Borchardt, scrittore e filologo tedesco
di Domenico Arcangeli
Visse a lungo in Toscana, dal 1925 al '32 a Candeglia. Un “europeista”: legatissimo alla cultura tedesca, con l'Inghilterra come casa spirituale e l'Italia come paese adottivo. Autore di notevoli opere e romanzi scrisse un'impareggiabile traduzione in tedesco antico della Divina Commedia. Tante le visite di personaggi importanti nella sua villa di Pistoia. Il carteggio con Benedetto Croce
Il presepio, l'origine della parola, le prime realizzazioni
di Maurizio Ferrari
Di origine latina significa stalla e, in genere, recinto dove si tenevano gli animali. I primi affreschi di prepesi nel II secolo d.C., nella catacombe romane. Nel 1223 il primo "vivente" ad opera di San Francesco, alla fine del 1200 il primo presepio inanimato dello scultore Arnolfo di Cambio
UN PAESE ALLA VOLTA / Campeda: uno spicchio di cielo blu, dove la Toscana finisce
di Sante Ballerini
La fonte più antica di questo piccolo borgo nota al momento è la citazione di Pidércoli nello statuto di Sambuca del 1291. La realizzazione della ferrovia Porrettana e delle prime industrie nell'800 la portò ad oltre duecento residenti. Poi il via allo spopolamento, testimoniato dagli appena 15 abitanti e dalle tante case disabitate di oggi
Il riconoscimento mondiale ai muretti a secco: un'opportunità anche per il nostro territorio
di Maurizio Ferrari
Sono stati dichiarati dall'UNESCO “Patrimonio immateriale dell'umanità”. La richiesta era stata avanzata dall'Italia e da altri sette Paesi. Tante le motivazioni: oltre al valore storico sono in piena sintonia con l'ambiente, prevengono frane e alluvioni, migliorano la biodiversità. Con gli anni si sta perdendo l'abitudine a realizzarli: un mestiere da recuperare con corsi pratici gestiti dagli ultimi artigiani
Ex conservatorio, cancellato un altro pezzo di storia del nostro paese
di La Redazione
Lettera alla "Voce" dopo la demolizione delle parti pericolanti dell'ex Conservatorio di Santa Caterina. I ricordi di quelli che fu quell'immobile - asilo, scuola di avviamento professionale, luogo di eventi – fino ai tempi più recenti, l'abbandono e il degrado. "Una sfacciata burocrazia in Italia blocca tutte le iniziative di salvataggio dei nostri beni architettonici"
La cascia è troppo invasiva: anche gli studiosi lo ammettono
di Maurizio Ferrari
Una recente pubblicazione introduce elementi interessanti sulla robinia. La Toscana è al secondo posto in Italia (la prima regione è il Piemonte) per numero di ettari occupati (22.612). A questo ritmo di espansione anche castagneti e boschi cedui potrebbero essere a rischio nei prossimi 20-30 anni. Una situazione prodotta dai tanti errori commessi negli anni. Diversi i metodi di controllo, ricavati da un'ampia letteratura mondiale. Ma i libri non bastano: occorrono leggi e regolamenti forestali coraggiosi e intelligenti
Impianto di Tana Termini, tanti dubbi anche dalla Commissione parlamentare d'inchiesta
di Paolo Vannini
La relazione territoriale sulla Toscana su ciclo rifiuti e illeciti ambientali affronta anche la situazione dell'impianto di stoccaggio e trattamento di rifiuti organici. Il testo, che pubblichiamo integralmente, conferma una vicenda complessa e ancora irrisolta. Con una constatazione sconsolante: "Nessuno è stato in grado di prendere il controllo della situazione, sia finché c’era un gestore, sia dopo il fallimento". Legambiente Pistoia e i residenti della zona: "La Regione non autorizzi la riapertura di quell'impianto. Presenti ancora tonnellate di rifiuti speciali. Serve una grande bonifica"