Cinque cammini che mettono la comunità al centro

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I cinque cammini del Trentino presentati a Mori di Trento nel corso di un incontro pubblico, nell'ambito della manifestazione "Insieme sul Cammino di San Rocco - Passi di inclusione". Un'occasione per conoscere gli itinerari e la filosofia che ha ispirato la loro nascita. Altro tema centrale quello dell'inclusività e del ruolo che i cammini possono avere nella sua promozione

La via Francesca della Sambuca ha di nuovo il bivacco

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Lo gestisce l'Associazione “Terra Selvaggia” a Sambuca Castello. E’ situato all'interno della ex canonica, trasformata nel 2002 in Ostello. Il servizio è garantito ai pellegrini, con alcune regole precise: un numero massimo di 6 ospiti per volta e per non più di due notti consecutive


Passi di inclusione sul Cammino di San Rocco

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Non la celebrazione di un'impresa sportiva ma, al contrario, un'esperienza di condivisione ed accoglienza inclusiva aperta a tutti. Dal 10 al 14 settembre il Cammino di San Rocco, un anello di 70km nel basso Trentino, si trasformerà nella sede per un progetto di accessibilità della montagna per le persone cieche e ipovedenti. In concomitanza con questo trekking sono previsti eventi rivolti a tutta la popolazione e finalizzati ad una maggiore conoscenza della disabilità visiva. Per partecipare al cammino iscrizioni entro il 2 agosto

Cammino di San Jacopo, segnaletica direzionale e informativa lungo 110 chilometri di percorso

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Sono 17 i Comun coinvolti, con Pistoia capofila. Posizionati oltre 800 cartelli per una spesa di 100mila euro. Varie le tipologie utilizzate: dai cartelli a fondo marrone per le informazioni turistiche ai segnavia con la bandierina bianco/rosso/bianco, dalla segnaletica di tipo “emozionale alla conchiglia e la freccia gialla su fondo blu posizionata in prossimità dei monumenti e dei luoghi più amati fino alle piastrelle in ceramica smaltata

Una comunità in cammino sulle tracce di San Rocco

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Il Cammino di San Rocco nasce, durante l'anno della pandemia COVID, come progetto di comunità finanziato dalla Fondazione CARITRO. Il santo di Montpellier, venerato nei secoli passati come protettore dalla peste, viene oggi riscoperto da un itineriario che valorizza il territorio facendo rete tra le comunità locali. Abbiamo parlato con i volontari della Compagnia del Cammino di San Rocco per farci raccontare come è nato questo progetto e capire lo spirito che anima il cammino.

Cosa ci spinge a metterci in cammino?

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Negli ultimi anni sempre più persone si mettono in cammino su antiche vie della fede. Per molti di loro non si tratta solo un'attività sportiva ma dell'occasione per una ricerca interiore. Quali sono le motivazioni che spingono questi moderni pellegrini, molti dei quali anche non credenti, ad affrontare il cammino? Di tutte queste cose ho parlato con Don Giordano Goccini, parroco di Novellara (RE) oltre che presidente dell'Associazione Via Matildica del Volto Santo, e con Paolo Giulietti, vescovo di Lucca.

Fontanaluccia: il paese dove vince la voglia di stare insieme

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Un borgo di 200 abitanti sull'Appennino modenese che mostra un'insolita vitalità. Fontanaluccia conserva una grande storia. Fu sede dell'ospedale partigiano della Repubblica di Montefiorino ed anche il luogo dove, nel 1941, nacque la prima delle Case della Carità che oggi sono diffuse in tutto il mondo. L'associazionismo, la parrocchia e l'eredità lasciata da Don Mario Prandi sono gli elementi che fanno la forza di questa piccola comunità di montagna

La via Francesca della Sambuca, un unico cammino da quattro percorsi diversi

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Al convegno di Riola si sono confrontati Comuni, associazioni, imprenditori e privati a sostegno del progetto. Si è discusso del monitoraggio e della manutenzione del cammino, della sua promozione, del coordinamento delle strutture di accoglienza e di ospitalità. Illustrato il calendario di eventi e celebrazioni nelle località che si trovano lungo il percorso