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Giu
LetterAppenninica, alla Ferriera di Maresca l’anteprima del festival 2018
18:00
15-06-18

MARESCA (SAN MARCELLO PITEGLIO) – Saranno gli spazi suggestivi della più antica ferriera di tutta la Toscana ad ospitare l’anteprima del Festival 2018 di LetterAppenninica. Venerdì 15 giugno, a partire dalle 18, storie, personaggi, argomenti che ruotano attorno al tema dell’acqua e che costituiscono l’ossatura del programma saranno i protagonisti della serata inaugurale di quest’anno, che si svolge alla Ferriera Papini di Maresca (via del Molin Vecchio).

Il presidente di LetterAppenninica Federico Pagliai, insieme a un gruppo di organizzatori fra cui Sura Bizzarri, presenteranno gli eventi dei tre fine-settimana di giugno, luglio e agosto che coinvolgono scrittori, giornalisti, campioni dello sport, cuochi, artisti e testimoni.

Una ventina anche i borghi che ospiteranno gli eventi, nei Comuni di Cutigliano-Abetone, San Marcello-Piteglio, Sambuca Pistoiese, Fiumalbo e Alto Reno Terme. Dai mulini sul torrente Randagnana all’osservatorio astronomico di Pian de Termini, dal Mulino di Vasco a Pian degli Ontani alle Ferriere Papini il percorso del festival segue le vie dell’acqua dell’Appennino toccando temi come la meteorologia e lo stress climatico, l’economia e la storia degli impianti idraulici, la lotta per le risorse idriche in altri paesi e anche la famosissima storia della borraccia di Bartali e Coppi.

La Ferriera in sintesi

La Ferriera, costruita verso la metà del XIV secolo, ha lavorato fino agli anni ’80 del 1900, è stata poi restaurata, grazie a finanziamenti europei, locali e privati, riaperta nel settembre del 2016, è inserita nell’Ecomuseo della montagna pistoiese. Al suo interno si conservano i macchinari idraulici storici (ruote, albero, magli), la lavorazione del ferro infatti è sempre stata di importanza vitale, per la costruzione di armi e di attrezzi per l’agricoltura e l’edilizia. In Toscana la presenza di minerale ferroso in grande abbondanza sull’Isola d’Elba ha consentito lo sviluppo di una civiltà del ferro, nata con gli Etruschi e sviluppatasi poi durante i secoli, fino a interessare tutta la regione. La montagna pistoiese, grazie all’abbondanza di legname e di acqua, a partire da Cosimo I de’ Medici divenne primo polo siderurgico del Granducato di Toscana.