Cultura & Spettacoli  |  gennaio 6, 2022

Porretta Soul: “Vieni qui e avrai una storia da raccontare”

Un bilancio della 33° edizione del Porretta Soul Festival, in una originale versione natalizia. Nonostante le incognite della pandemia, gli organizzatori sono riusciti ad organizzare uno show di altissimo livello. Il racconto di questa impresa del direttore Graziano Uliani. Il grande merito degli artisti ma anche del pubblico, che segue con grande passione questo evento ormai da oltre tre decenni. Il prossimo appuntamento con l’edizione numero 34, dal 21 al 24 luglio 2022. Per quello che non è solo un evento musicale ma un “fenomeno sociale” più unico che raro

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 “Porretta sembra convertire le persone, non importa la tua provenienza, vieni qui e avrai una storia da raccontare”. Questo è quello che, in una delle ultime scene del documentario “A Soul Journey”, sosteneva il cantante Otis Clay. Chiunque abbia provato l’emozione di venire a Porretta nei giorni del Festival sa che è proprio vero: qui c’è una storia che chiede solo di essere raccontata. Quello che si svolge nella località termale bolognese, da ben 33 anni, non è solo un evento musicale ma un “fenomeno sociale” più unico che raro. E’ un feeling che prende vita ed avvolge tutti quanti: gli organizzatori, gli artisti, il pubblico, i commercianti, gli albergatori…

PORRETTA SOUL 33° EDIZIONE : WE FINALLY MET AGAIN

Durante la pandemia, in mancanza del tradizionale Festival di luglio, a Porretta sono state organizzate diverse manifestazioni: dal Porretta Soul Movies (nel 2020) al Porretta Street Art (nel 2021). Il messaggio lanciato dagli organizzatori, in attesa di ritrovare il pubblico del Rufus Thomas Park, era sempre quello: “Until We Meet Again” (“Fino a quando ci incontreremo di nuovo”).
Ora che, in un’insolita veste natalizia, si è conclusa la 33esima edizione gli appassionati del Soul possono esultare: “finalmente ci siamo ritrovati!”. D’altra parte questo Festival non è solo una rassegna di concerti ma è molto di più. Fin dai primi anni il Porretta Soul si è sempre caratterizzato come un incontro, un momento di condivisione. E’ l’occasione nella quale, ogni anno, si riunisce quella grande famiglia che mette insieme organizzatori, volontari, appassionati ed artisti.
Per questa 33esima edizione sono state diverse le defezioni dovute alla pandemia. Bobby Rush, che doveva essere l’headliner di questa edizione, è stato bloccato dal suo medico. Stan Mosley lo ha sostituito guadagnandosi sul palco il titolo di “ospite d’onore” di questa “Christmas Edition”.
Allan Harris ed il suo gruppo di New York hanno aperto le danze il 27 dicembre. Imperdibile poi, ogni serata del Festival, l’esibizione della Anthony Paule Soul Orchestra che, da diversi anni, è una colonna portante del Porretta Soul. La band di San Francisco ha accompagnato la voce di Terrie Odabi, una cantante che qualcuno ha già definito “la più travolgente donna del Blues e del Soul dai tempi di Etta James”.
Non è mancato, come ad ogni edizione, il premio dell’Associazione Culturidea di Pistoia. Il dipinto, realizzato quest’anno da Paola Cioni, è stato consegnato a Curtis Salgado che, durante i tre giorni del Festival, si è esibito insieme ai Soul Shot.
Infine Barbara Cola, con la sua esibizione della prima serata, ci ha ricordato che anche gli italiani possono dire la loro quando si parla di Soul.
Alla fine questa edizione del Festival è stata un successo nonostante i problemi dovuti al COVID. Ce lo ha confidato Graziano Uliani, il direttore del Porretta Soul: “Una settimana prima di Natale, di fronte al galoppare della pandemia, avrei voluto scappare via, ma poi, pensando alle parole di Otis Clay, mi sono detto: devo resistere perché stavolta ho veramente qualcosa da raccontare! Voli cancellati, artisti in quarantena che non potevano affrontare o addirittura continuare il viaggio. La perseveranza non solo mia, ma di quelli – soprattutto il pubblico – che sono arrivati a Porretta ad ogni costo è stata premiata con uno show al livello delle migliori annate. Vi svelo una curiosità. Ad aumentare le nostre preoccupazioni anche il lievitare dei prezzi per i tamponi. Ecco cosa mi scriveva Anthony Paule, il band leader, qualche giorno prima di partire: “…Antigen tests must be within 24 hours of arrival. PCR must be within 48 hours of arrival. With the new omicron surge the testing labs are charging high prices for same day covid tests. They range from $150 to $300! Depending on where the band members live in the Bay Area some of them are having to pay $300. Can you please help with the cost?

QUELLI DELLO ZOCCOLO DURO

Il Porretta Soul non esisterebbe senza il suo ideatore e direttore Graziano Uliani. Ma il Festival non sarebbe la stessa cosa senza il suo calorosissimo pubblico. Non si tratta di semplici spettatori, di gente che acquista un biglietto, assiste ad un concerto e poi torna a casa. Niente di tutto ciò. Il pubblico del Porretta Soul è parte integrante dello spettacolo, questi fan contribuiscono attivamente alla realizzazione del Festival.
L’esempio forse più lampante è quello dello “Zoccolo Duro”. E’ un gruppo di appassionati che, da parecchi anni, si ritrova a Porretta nella settimana del Soul. Vengono un po’ da tutta Italia, qualcuno dall’Europa. Il loro “covo” è il ristorante La Pace dove, come da tradizione, nell’ultimo giorno del Festival si organizza il pranzo con gli artisti. Dopo aver mangiato finiscono tutti a cantare insieme attorno ai tavoli: gli artisti con i loro fan.
Il Popolo del Porretta Soul ha un legame fortissimo con questa cittadina. C’è gente che torna qui da decenni. E’ il caso di Luca Fasolato un padovano, appassionato di Soul e Blues, che torna al Festival fin dalle primissime edizioni. Durante il giorno lo potete trovare in giro per Porretta oppure, come è successo il 30 dicembre scorso, a spasso per le vie mentre accompagna Curtis Salgado alla scoperta dei murales. Cose che capitano solo a Porretta.


Ormai qui tutti conoscono Luca, entra ed esce da ristoranti, alberghi e locali come se fosse uno del posto. Tutti lo salutano con una tale naturalezza che, se non sapessimo che viene da Abano Terme, potremmo pensare che è il “Sindaco di Porretta”. Ma invece è solo un appassionato che, nella sua abitazione, ha ricavato un mini-museo dedicato ai Blues Brothers. “Il festival è un appuntamento irrinunciabile da molti anni” – dichiara Luca Fasolato – “perché, unico in Europa, permette di vedere miti della musica Soul. Anche se ormai sono pochi quelli ancora in vita, “ – prosegue il fan padovano – ”questa musica viene portata avanti con festival, tributi, canzoni che spesso vengono riproposte al cinema, in TV, nelle pubblicità…etc. facendola conoscere alle nuove generazioni

LUGLIO 2022: WE’LL MEET AGAIN

“La musica è finita. gli amici se ne vanno”. Non sarà Aretha Franklin, ma le parole di Ornella Vanoni sembrano adatte alla circostanza. Eppure, per gli amici del Porretta Soul, la fine di questa 33esima edizione è solamente un arrivederci. La prossima edizione, già annunciata dagli organizzatori, sarà dal 21 al 24 luglio 2022.
La rassegna di Porretta tornerà dunque nella sua classica veste estiva e, sul palco del Rufus Thomas, potremo ascoltare gli artisti che sono stati fermati dalla pandemia poiché, come dichiara Graziano Uliani, “la voglia di Porretta Soul Festival è tanta. Non solo per la gente ma per gli artisti, che stanno già scalpitando per poter essere invitati. Qualcuno purtroppo” – prosegue Uliani – “non potrà più tornare. E’ il caso di Willie Walker scomparso nel 2019. La vedova Judy ci ha donato, per il Museo del Soul, il vestito che Willie indossò durante l’ultima apparizione a Porretta e che è ritratto nel suo splendido album postumo Not in My Lifetime

Dunque non ci resta che attendere “until we’ll meet again”!
E nell’attesa possiamo goderci le serate dell’edizione appena conclusa sul canale YouTube di Lepida TV:

clicca qui per vedere in concerto del 27 Dicembre 2021 

clicca qui per vedere in concerto del 28 Dicembre 2021

clicca qui per vedere in concerto del 29 Dicembre 2021

  


Andrea Piazza

Andrea Piazza nasce a Mantova nel 1974. Vive tra le rive di due fiumi (il Po e il Mincio) ma coltiva, da sempre, l’amore per la montagna. Ha due grandi passioni: il viaggio e la fotografia. Due attività che trovano un perfetto connubio nell’intrigante bellezza delle nostre montagne. Da qualche tempo cura un blog http://www.artedicamminare.it/ nel quale racconta, in modo simpatico e “non convenzionale”, i suoi viaggi sull’Appennino e non solo.