After all is basketball, Sport & tempo Libero  |  febbraio 14, 2019

Pistoia Basket, mai una gioia

La sconfitta di Brindisi riconsegna una squadra ancora una volta arrendevole. Dopo la settimana piena di polemiche per la vittoria a tavolino con Milano si sperava in un gruppo agguerrito, voglioso di dimostrare che la salvezza è alla portata. E invece niente. Intanto la società cede Severini a Treviso, pensa ad un nuovo play e un lungo. Ma non sarà facile. Adesso la lunga pausa del campionato e il 3 marzo nuovo scontro decisivo al Palacarrara con Trieste

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Pistoia sta pensando alla cessione del suo play Kerron Johnson

PISTOIA – Certo che non è semplice, ragazzi, sembrate fare davvero di tutto per smontare ogni sussulto di entusiasmo ed ogni mezza speranza di salvezza. Se non sapessi con assoluta certezza che non è vero, se non potessi giurare su quanto ho di più caro che non è così, sarei quasi tentato di scrivere che date l’impressione di farlo apposta.

A Brindisi mosci e arrendevoli

Ma insomma, mi domando, com’è possibile presentarsi a Brindisi così mosci? Com’è possibile sciogliersi alla primissima difficoltà come neve al sole? Ora, ho visto sufficiente pallacanestro per sapere che – al netto delle dichiarazioni politicamente corrette – ci sono partite date per perse in partenza, su cui tutto sommato è legittimo non spremersi nemmeno troppo. Quella a Brindisi, inutile farla troppo lunga, era una trasferta che certamente rientrava nella categoria delle partite che puoi vincere solo a tavolino. Tutto sommato, dunque, lecito aspettarsi quella certa arrendevolezza.

Ma così è troppo

Così, però, è troppo. Dopo una settimana piena di polemiche e dichiarazioni senza senso, giocando tutto sommato senza l’obbligo della vittoria, ci si aspettava una squadra che mollasse solo sulla lunga distanza. Una squadra agguerrita, vogliosa di dimostrare al campionato che la salvezza è alla portata e che quei due punti in più piovuti dal cielo tutto sommato sarebbero risultati addirittura di troppo per restare nella massima serie.

Che amarezza

Niente da fare! La sensazione data, ahimè, è che effettivamente il regalo di Milano possa risultare ininfluente, ma per ben altri motivi. Che amarezza! Ripeto, nessuna aspettativa sulla vittoria, ma una grossissima delusione per tutto il resto. Peccato.

Severini a Treviso

Nel frattempo ci saluta Severini, prossima fermata di Luca la stazione di Treviso. Qualcuno si domanda, perché lui e non Auda? Molto semplice, Luca ha molte offerte in LegaDue, pertanto il taglio del giovane è assolutamente indolore. Chi arriva al suo posto? Qualcuno dice Crosa – anche se non riesco a capire come possa essere possibile – altri accennano ad uno Usa, con ciò suggerendo la possibilità di ulteriori modifiche in corso sul resto del roster.

Il mini extra budget

Una domanda legittima potrebbe allora essere da dove saltino fuori i dollaroni per queste nuove operazioni di mercato. La risposta è semplice, oggi dovremo pagare solo 2-3 mesi di contratto, dunque si può tentare di dare un senso alla corsa salvezza senza svenarsi troppo, ma con un ulteriore minuscolo extrabudget.

Tagliare Johnson? Una buona idea

Qualcuno sussurra Goss, questa a me però risulta una pista ormai chiusa. Il nome tuttavia è interessante, perché indica che si sta cercando di risolvere finalmente il problema in regia. L’eventuale taglio di KJ rappresenta buona parte delle residue possibilità di restare nella massima serie, inutile nasconderlo.

Appuntamento il 3 marzo contro Trieste

Detto questo, la OriOra resta comunque un progetto a basso costo che incontra tutte le difficoltà del mondo nella corsa al proprio scudetto. Domenica 3 marzo, dopo le F8 e la pausa per la nazionale, ci giochiamo tutto contro Trieste. Perdere non è concepibile, portiamola a casa.


La Redazione

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