I consigli del medico  |  dicembre 12, 2017

Il melanoma e l’importanza della prevenzione oncologica cutanea

E' un tumore cutaneo maligno, che deriva dalla trasformazione neoplastica dei melanocitici. Una malattia in continuo aumento. I rischi rappresentati da fattori di carattere ambientale e genetico. I pericoli dell'esposizione al sole e alle lampade abbronzanti. L'importanza dell’esame autoispettivo e di visite specialistiche regolari

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Il melanoma è un tumore cutaneo maligno che deriva dalla trasformazione neoplastica dei melanocitici. I melanocitici sono cellule presenti nella cute, nello specifico nell’epidermide, in grado di sintetizzare la melanina. La produzione di melanina è importante in quanto, fisiologicamente, svolge una funzione protettiva nei confronti dei raggi ultravioletti, proteggendo il dna cellulare da possibili azioni dannose e mutazionali.

Allarmanti sono gli indici di incidenza del melanoma che dal 2004 è in progressivo aumento. Di fondamentale importanza per ridurre la mortalità è la diagnosi precoce, possibile soprattutto quando il melanoma ha uno spessore ridotto. La diagnosi si avvale delle conoscenze sempre più approfondite della malattia e dell’ausilio di tecnologie particolarmente sofisticate. Le periodiche campagne di sensibilizzazione e screening della popolazione stanno acquisendo un rilievo sempre maggiore e contribuiscono anch’esse alla diagnosi precoce di questa neoplasia.

FATTORI DI RISCHIO

I fattori di rischio del melanoma possono essere rappresentati da fattori di carattere ambientale e fattori di tipo genetico, quest’ultimi quindi strettamente individuali. I raggi ultravioletti UVB-UVA rappresentano uno dei principali fattori di rischio ambientale. L’esposizione ai raggi solari, soprattutto di tipo intermittente/ricreativa, sembra sia quella maggiormente correlata allo sviluppo della neoplasia come dimostrano alcuni studi retrospettivi. Negli ultimi anni, varie ricerche hanno messo in evidenza l’utilizzo di lampade artificiali abbronzanti, il cui uso è in particolar modo diffuso tra i giovani, quale fattore predisponente lo sviluppo di melanoma e altri tumori cutanei. Inoltre pazienti in terapia con farmaci che deprimono il sistema immunitario (ad esempio in caso di trapianti d’organo, trattamenti chemioterapici) possono avere un incremento del rischio di neoplasia.

Tra i fattori di rischio dell’individuo vanno annoverati numero e dimensioni dei nevi del soggetto, nonché colore della pelle, dei capelli e degli occhi (fototipo). La familiarità per il melanoma è anch’essa un fattore di rischio molto importante. Infatti la presenza di melanoma in un parente di primo grado aumenta il rischio di sviluppare questa neoplasia.

LA PREVENZIONE

Alcune buone abitudini che riguardano le modalità di esposizione al sole e all’uso di lampade UV, rappresentano dei tasselli importanti per la prevenzione dei tumori cutanei e in particolare del melanoma. L’esposizione al sole in alcune fasce orarie giornaliere, con astensione dalle ore 12 alle ore 16, e l’uso di creme solari foto protettive, adatte al fototipo dell’individuo e l’eventuale uso di integratori per via orale, sono “regole” basilari per una corretta prevenzione. Sconsigliata è l’esposizione a lampade UV soprattutto se frequente e in presenza di fattori di rischio individuali.

L’esame autoispettivo da parte dell’individuo è una delle norme di prevenzione secondaria più importanti. Tale pratica, che deve essere eseguita periodicamente, consiste nella osservazione autonoma della propria cute, allo scopo di rilevare un cambiamento delle lesioni pigmentate già presenti sul nostro corpo o per identificare lesioni sospette mai viste prima. La regola dell’ABCDE (Asimmetria, Bordi, Colore, Dimensioni, Evoluzione) è di fondamentale importanza per effettuare un buon autoesame e serve a ricordare i parametri da valutare in occasione dell’autoesame. Un nevo che cambia di colore e di dimensioni deve essere valutato tempestivamente da un dermatologo, onde cogliere in tempo una possibile trasformazione maligna e prendere immediati provvedimenti.

Conclusioni

Allo stato attuale risulta di fondamentale importanza sensibilizzare la popolazione e i medici di famiglia sul ruolo della prevenzione primaria e secondaria del melanoma. L’esame autoispettivo e la visita specialistica ambulatoriale regolare, da svolgere mediante valutazione clinica grazie all’ausilio dell’esame in epiluminescenza o dermatoscopia delle neoformazioni cutanee, contribuiscono alla diagnosi precoce del melanoma. La valutazione dermatologica e la dermatoscopia sono non invasive e prive di rischi. Pertanto non ci sono controindicazioni per sottoporsi a questi tipi di esami.

Dott.Vittorio Berruti –  Prof.Marco Ricca

Vittorio Berruti, specialista in dermatologia e venereologia – Ospedale unico della Versilia

Marco Ricca, direttore sanitario del centro Koinos – Fondazione Turati

Per maggiori informazioni e per appuntamenti con il dottor Berruti, si consiglia di rivolgersi alla segreteria del centro sanitario Koinos al numero 0573 994553.


Marco Ricca

Laureato in Medicina e Chirurgia, è stato assistente ordinario in Patologia e in clinica medica all’Università di Firenze, successivamente Primario medico negli Ospedali di Cortona, Fiesole, Camerata e infine nell’Ospedale San Giovanni di Dio di Firenze. Libero docente in Semeiotica medica, è specialista in cardiologia, gerontologia e geriatria e pneumologia. E’ stato consulente cardiologo alla Fondazione Turati di Gavinana ed attualmente è Direttore sanitario del Centro Sanitario Pistoiese Koinos della stessa Fondazione, a Pistoia.