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Canti popolari a Bellavalle, una raccolta degli anni settanta
di Gian Paolo Borghi
Il lavoro di ricerca e recupero della allora giovanissima scolara Daniela Niccolai, nel 76/77. Un vero “tesoretto” riordinato e catalogato dalla sua insegnante, Annamaria Fabbri, fra una canzone e una serenata, due ninne nanne e una canzoncina. E ancora gli stornelli e due ballate che pubblichiamo in questo articolo
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Il sambucano Michele Barbi, illustre dantista, filologo e studioso di poesia popolare
di Gian Paolo Borghi
Ricorre quest’anno l’ottantesimo anniversario della scomparsa. La sua imponente opera di raccolta di canti popolari, frutto di un cinquantennio di appassionato lavoro. Le due brevi lettere allo studioso siciliano Giuseppe Pitrè, maestro di studi demo-antropologici in Italia, col quale ebbe rapporti durante le sue prime esperienze di ricerca in territorio pistoiese e sull'Appennino bolognese
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I Savigni e l'arte di allevare animali
di Maurizio Ferrari
L'importanza dell'allevamento brado o semibrado. Una cura attenta e continua degli animali. La certificazione BIO condivisa fin dall'inizio dell'esperienza imprenditoriale. Le razze allevate nelle fattorie dei Savigni: per i bovini Chianina IGP, Maremmana e Limousine, per i suini la Cinta senese oltre all'ibrido “sambucano”
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"Per antichi sentieri, un cammino costellato di immagini sorprendenti"
di Sabina Perri
L'intervento di una delle autrici dei testi che accompagnano il volume fotografico di Angelo Celsi. Tante le emozioni dietro l'obiettivo: dal fiume Limentra alla visione del Castello di Sambuca, dai ruderi di Bubbiana al volo di farfalle in una giornata di fine estate
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Non basta l’appeal del turismo. Per far rivivere i nostri paesi serve un disegno globale e moderno
di Susanna Battistini
La riflessione di Susanna Battistini, fra gli autori della parte scritta del libro fotografico di Angelo Celsi “Per antichi sentieri”: “La nostalgia non è una moneta spendibile. Ci vogliono idee, non sterili e sentimentali ritorni all’antico. Bisogna darsi un progetto a 360 gradi, che coinvolga il tessuto sociale e ambientale”
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La tristezza del Natale a Campeda fatto di solo silenzio
di Sante Ballerini
Dopo quella di Federico Pagliai, nuova riflessione sull'atmosfera nel piccolo borgo nel giorno della natività: "Chi ha fatto in tempo a veder quei luoghi animati dalle voci e dai suoni della vita quotidiana, è intristito dall'assenza di rumori". Assenza dovuta allo spopolamento: "La gente è andata via non appena ha potuto trovare un’alternativa ad un’esistenza fatta di fatiche e precarietà". Il ricordo del falò della Vigilia e della dura raccolta di ginepri per alimentarlo
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Il "buen retiro" del Natale 2020: Campeda e Pidercoli
di federico pagliai
Alla ricerca di luoghi speciali, nel silenzio e nella natura senza guinzaglio. E' laddove ti devi recare di proposito che raccogli il vero senso delle cose, la potenza delle radici, l’essenza ultima di certi valori. Pidercoli non ha luci, alberi addobbati, presepi, è un borgo abbandonato. E a Campeda una stella di Natale è l’unico segno di ricordanza umana verso quella festività
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Crollo dell'argine del torrente Limentra Orientale, chiesto incontro urgente alla Provincia
di La Redazione
Lettera del Comitato dei cittadini al presidente Marmo per conoscere il programma dell'ente sul muro crollato e, più in generale, sulle criticità della Strada Provinciale 24. Inviato in aprile un dossier con fotografie e proposte di interventi. Critiche ai lavori del 2018 con il "disgaggio" di massi e la realizzazione di "un'inutile barriera in blocchi di cemento". Secondo i firmatari sarebbero stato più utile il rifacimento di "alcuni tratti della pavimentazione degradata, pulire le zanelle invase dalla vegetazione, completare la segnaletica"
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UN PAESE ALLA VOLTA / Torri, i colori del silenzio
di Alberto Pucci
L'origine probabile del nome deriva dalle torri di avvistamento. Divenne importante soprattutto nel Medioevo come parte di una rilevante area di passaggio fra Firenze, Pistoia e Bologna. Alla fine dell’Ottocento e negli anni seguenti la via Porrettana e la ferrovia rappresentarono i più importanti attraversamenti dell’Appennino tosco-emiliano. L'inizio del declino e lo Spopolamento alla metà del '900. Oggi regna il silenzio e una folta vegetazione. Ma il paese mantiene un suo grande fascino