Il maggio non è maggio se non c’è il Cantar Maggio con il Collettivo Folcloristico Montano, liberi musicisti della montagna pistoiese dal 1973. Il Collettivo Folcloristico Montano (C.F.M.) cerca di recuperare quella crisi d’identità che la nostra montagna sta affrontando, e lo fa, restituendo alle persone la musica, la poesia ed il racconto orale; antichi strumenti semplici che non hanno barriere e che attingono direttamente dalle nostre origini e fanno rivivere le nostre tradizioni.
Come è possibile leggere dal loro sito ufficiale www.collettivo.info
“Siamo tornati perché vogliamo pensare alla nostra cultura, per capire da dove veniamo, per voglia di solidarietà e di comune sentire, per costruire insieme, per voglia di rispetto reciproco contro l’intolleranza»
Il C.F.M. suona e canta le Ottave, i canti del lavoro, sociali e di protesta, ma anche d’amore e di rispetto per la civiltà…… civiltà dei Maggi e antichi brani dedicati alla donna, nenie per bambini e nonsense.
E’ possibile assistere e partecipare ai concerti del C.F.M. nei posti più disparati… dalla strada al palco del teatro, passando per feste di paese e ballo sull’aia; ogni volta parte dell’esibizione è fondata sul “momento”, sull’improvvisazione e sul cavalcare l’onda sempre diversa dei luoghi in cui sono ospiti. Questa peculiarità è alla base della vivacità musicale tipica della tradizione popolare tanto ricercata, recuperata, registrata e riscoperta nella montagna pistoiese da Sergio Gargini.
Sergio era un etnomusicologo e faceva parte del primo collettivo, quando questo si sciolse lui fondò, l’8 marzo 1973, il secondo collettivo folcloristico montano, rimasto in buona sostanza quello attuale.
Il suo grande lavoro di recupero della memoria durò molti mesi, dal 1973 al 1976, durante i quali Sergio riuscì a registrare, con il suo registratore portatile, una quarantina di cassette che raccoglievano come scrigni della memoria, la voce della gente, la musica tradizionale, i canti antichi, i racconti orali.
Sergio è morto una decina di anni fa, ma la sua grande ricerca fortunatamente non è andata persa: le cassette sono state acquisite digitalmente e l’audio è entrato a far parte degli archivi di “Grammo-foni. Le soffitte della voce” (Gra.fo) grafo.sns.it
Gra.fo censisce, raccoglie, digitalizza, cataloga, trascrive materiale sonoro raccolto dagli anni ‘60 ad oggi da studiosi, appassionati, cultori di dialetti e tradizioni popolari sul territorio della regione.
Grammo-foni è un progetto condotto dalla Scuola Normale Superiore di Pisa e dall’Università degli Studi di Siena, finanziato dalla Regione Toscana, e attraverso questo portale intende restituire alla comunità di appassionati un universo sonoro ricchissimo, fatto di storie, racconti, aneddoti, favole, proverbi, stornelli, canzoni provenienti dalla regione Toscana. In futuro si propone di accogliere anche materiali di altra provenienza regionale.
Su Gra.fo a riguardo del lavoro di Sergio Gargini possiamo trovare, a cura di Luca Pesini, questa descrizione:
“L’archivio “Sergio Gargini”, costituito da 42 audiocassette distribuite in quattro fondi (‘Storico’, ‘Cercando per le vie’, ‘Caterina Bueno’ e ‘Variegato’), è nato dall’indagine sui canti popolari e le tradizioni della Montagna Pistoiese condotta a partire dal 1975 dallo studioso di etnomusicologia Sergio Gargini con la collaborazione di altri componenti del Collettivo Folcloristico Montano. Questa associazione, sorta nel 1973 per iniziativa di Gargini che ne è stato a lungo l’animatore, raggruppava diversi giovani originari dei comuni di San Marcello Pistoiese, Cutigliano, Piteglio, Abetone (in provincia di Pistoia) e Granaglione (in provincia di Bologna) e si proponeva di compiere una ricerca storico-antropologica sulla cultura e le condizioni materiali delle classi subalterne della Montagna Pistoiese tra Ottocento e Novecento. Gran parte di questo lavoro è consistito nella registrazione e trascrizione di testi musicali e letterari, nel loro inquadramento socioantropologico ed etnomusicologico e nella “riproposta” al pubblico, da parte dei cantanti e musicisti del Collettivo stesso, dei più significativi documenti raccolti nell’inchiesta sul campo.”
Oltre a tutta la parte sonora, nel 1986, Sergio fece anche un libro: “Non son poeta e non ho mai studiato, cantate voi che siete alletterato”. Canti della tradizione popolare ed altre notizie e documenti raccolti. Comune di San Marcello Pistoiese.
Come testimonianza “Viva”, invece, troviamo Il Cantarmaggio
Lo troviamo così ben descritto nel sito del C.F.M.:
“Il Cantar Maggio è sinonimo di festa popolare e affonda le radici nelle tradizioni del nostro Appennino Tosco-Emiliano. Questa usanza deriva dalla vita rurale delle comunità della montagna, per le quali la primavera, e in particolare il mese di Maggio, portava speranza di buoni raccolti, di abbondanza e di serenità. Ancora oggi si passa per i paesi con chitarre e fisarmoniche per cantare e ballare insieme e poi trovarsi nelle piazze in allegria, mangiando e bevendo quello che la gente offre per la via…”
Questo è il mondo del Collettivo Folcloristico Montano, un mondo dove la musica è utilizzata come strumento per riportare in primo piano le persone, per farle avvicinare, anche di lingua e culture diverse, parlare dei loro problemi, delle loro storie, con felicità e fratellanza.
Calendario del CANTARMAGGIO 2017
SABATO 29 APRILE – ORE 17:00 – PITEGLIO
DOMENICA 30 APRILE – ORE 20:00 – POPIGLIO
SABATO 06 MAGGIO – ORE 16:00 – CAMPO TIZZORO
DOMENICA 07 MAGGIO – ORE 16:00 – PRATACCIO
SABATO 13 MAGGIO – ORE 15:00 – PRACCHIA
DOMENICA 14 MAGGIO – ORE 15:30 – CIREGLIO
SABATO 20 MAGGIO pomeriggio MOMIGNO – sera MONTAGNANA
DOMENICA 21 MAGGIO – PONTEPETRI
MARTEDI 23 MAGGIO – ORE 14:30 CARMIGNANO
SABATO 27 MAGGIO – ORE 15:00 – MARESCA
DOMENICA 28 MAGGIO – TOBBIANA
(CALENDARIO ufficiale completo e sempre aggiornato è disponibile su www.collettivo.info )
La galleria di immagini del cantarmaggio