Una Montagna di Parole  |  agosto 20, 2016

Deriva dall’uovo l’origine di “Cocco”, vezzeggiativo in uso nell’intercalare comune

Nasce come espressione rivolta a persone amate, specie se giovani e giovanissime. Ma anche nella Montagna pistoiese è ormai parte di un modo di dire diffuso: “Come stai, cocco?”. E' anche il nome di un fungo, l'Amanita cesarea (ovolo buono), chiamato così perché, quando è chiuso, sembra proprio un uovo

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L'espressione "cocco", ormai intercalare comune, deriva dall'uovo.

E’ proprio il caso di dire che tutto nasce dall‘uovo; e “cocco” era proprio chiamato l’”uovo”. La parola “cocco” è onomatopeica, riproduce, cioè, un suono naturale, in questo caso il verso della gallina “co-co” e, come altre parole onomatopeiche, si addice particolarmente al linguaggio infantile.”Mamma” è la più comune.

Col tempo “cocco” è diventato un vezzeggiativo, rivolto a persone particolarmente amate, specie se giovani e giovanissime, anche se nella Montagna pistoiese è ormai parte di un intercalare comune. “Come stai, cocco?”, si sente dire anche nei discorsi tra adulti.

Ma “cocco” qui da noi è anche un fungo, l’Amanita cesarea (ovolo buono), chiamato così perché, quando è chiuso, sembra proprio un uovo, con l’albume bianco , all’esterno, ed il tuorlo custodito all’interno, di un bel colore rosso aranciato.


Maurizio Ferrari

Maurizio Ferrari, sambucano di origine, ha insegnato Lettere per 38 anni nelle Scuole superiori pistoiesi. Ora è imprenditore agricolo e si sta impegnando nella promozione e nel rilancio del territorio appenninico come Presidente dell'Associazione "Amo la montagna APS" che si è costituita nel 2013 e che ha sede a Castello di Cireglio.Ha collaborato per 25 anni alla rivista "Vita in Campagna", del gruppo "Informatore Agrario". Recentemente ha pubblicato alcune raccolte di racconti ispirati alla vita quotidiana di Sambuca, dal titolo :"Dieci racconti sambucani"; "La mia Sambuga" e "Cuori d'ommeni e di animali", nonché una favola per bambini, "La magìa della valle dimenticata" illustrata dagli alunni della scuola elementare "P.Petrocchi " di CIreglio (Pistoia)