La montagna dimenticata. Qualche idea per invertire la rotta

di

A parte Trento, Bolzano e Aosta, il resto di Alpi e Appennini viene considerata inutile zavorra. Continuano invece i tagli per istruzione, sanità, infrastrutture e servizi in genere. Servirebbe un ministro ad hoc, che conosca le terre alte e sappia come intervenire. E servono nuove idee per valorizzare parchi e cammini, filiere locali per prodotti locali. E un marchio doc per i funghi da far conoscere in tutto il mondo

Gianfranco Drigo è il nuovo direttore di Coldiretti Pistoia

di

Friulano, 56, ha diretto Coldiretti Bergamo negli ultimi 9 anni. “Cercherò di capire le peculiarità della provincia che è la capitale del florovivaismo italiano ed europeo, agricoltura montana, allevamenti, seminativi, uliveti e vigne”. Il saluto del presidente Tesi al nuovo arrivato e all'ex Ciampolini. Don Luciano Tempestini nominato consigliere ecclesiastico dell'associazione pistoiese da Vescovo Tardelli


Agroalimentare di qualità: nasce anche in Toscana l'etichetta "Prodotto di Montagna"

di

E' un regime facoltativo europeo che evidenzia la particolare qualità della produzione montana. La dicitura rappresenta una leva di marketing che va oltre il valore economico. Previsto l'obbligo della tracciabilità, non quello del controllo da parte di organismi terzi. Come ottenere la certificazione. L'assessore regionale Saccardi: "L'economia agricola della montagna pilastro fondamentale per la tenuta dei territori"

I Savigni: come nasce un brand, made in Sambuca Pistoiese

di

Il forte legame e il grande senso di appartenenza della famosa Macelleria Agricola alla propria terra di origine. Una terra marginale, dov'è molto difficile fare impresa, che da debolezza è diventato punto di forza. La scelta di creare una filiera alimentare ecologica e rispettosa della salute e dell'etologia animale. L'importanza di un marchio riconoscibile e di assoluto impatto

“Presenti al futuro: le nuove sfide per la montagna”: due giorni di confronto a cura di Anci Toscana

di

Obiettivo impostare un nuovo rapporto e un nuovo equilibrio tra aree interne e aree urbanizzate e sostenere le ragioni per tornare a investire sulle terre alte. Appuntamento il 26 e 27 novembre con una serie di interventi, fra i quali il ministro Provenzano, Stefano Boeri, Paolo Cognetti, amministratori, esperti, associazioni e fondazioni. Quattro le sezioni di discussione: rapporto tra montagna e città, risorse e sviluppo, boschi e foreste, presidio del territorio

A Pistoia un'azienda vivaistica che produce piante di castagno locali

di

Riprodotte alcune varietà fra le più comuni nei nostri boschi, come la carrarese, la carpinese, la pastinese e la rossolina. Due le varietà di marroni: quello di Marradi e il Caprese Michelangelo. Un'inversione di tendenza visto che negli ultimi 50 anni da esportatori siamo diventati forti importatori di castagne e di farina dolce. Innestare un castagno non è facile, servono specialisti con grande esperienza