L'influenza nel linguaggio e non solo: anche i montanini sono un po' longobardi
di Maurizio Ferrari
Molte delle parole usate sulla montagna pistoiese hanno origine da quel popolo che si stabilì nella nostra penisola tra il VI e l'VIII secolo. Alcuni termini sono rimasti fortemente impressi nei dialetti locali di alcune valli. Stessa cosa per i nomi di persona e di luoghi, come Le Panche, La Lima, Brandeglio, Bardalone, Lagacci e altri. Recenti studi genetici hanno dimostrato che il DNA dei toscani conserva un “marchio” preponderante di origine germanica…
Le offese? Sono solo una convenzione
di Maurizio Ferrari
Tante parole dal significato poco piacevole o offensivo hanno tutt'altre origini. Quella di imbecille è debole. Lo stupido? Perché si stupiva. Cretino deriva dal francese cretin, ovvero uomo semplice. Idiota ci riporta alla Grecia antica: era l'uomo privato contrapposto a quello pubblico. Citrullo deriva dal napoletano cetriolo
La tristezza come possibilità
di Rachele Cresci
La stessa origine del termine ci rimanda a una sensazione di pesantezza. E costringe a ripiegarsi su se stessi, a scrutare nelle profondità interiori. Ma senza la tristezza non avremmo il tempo di cambiare, di crescere, di riprendere fiato: l'importante è che scorra. Quando può diventare un disturbo depressivo
Apneee notturne: 12 milioni di italiani ne soffrono, l'80% non lo sa
di Giuseppe Anzalone e Marco RiCCA
Questa patologia determina sonno frammentato e stanchezza nel corso della giornata e rappresenta uno dei maggiori fattori di rischio per malattie cardio e cerebrovascolari. Più colpiti gli uomini delle donne. E' un disturbo respiratorio che si associa al russamento. Le cause del restringimento delle vie respiratorie. Rischiano di più le persone sovrappeso. Diagnosi certa della sindrome solo con la Polisonnografia
Il linguaggio italiano così pieno di “spagnolismi”
di Maurizio Ferrari
Nel nostro vocabolario sempre più parole straniere. Massiccia la presenza di termini di origine spagnola, dal settore commerciale al gergo marinaresco, dall'abbigliamento alla gastronomia. Anche in montagna in uso molti modi di dire che hanno quella derivazione. Fra questi taccagno, riffa, buscare, palanca, pariglia e quadriglia
Tre trucchi per gestire l’ansia con l’aiuto della montagna
di Rachele Cresci
Piccoli consigli, che non sostituiscono un percorso psicoterapeutico, per provare a sbarazzarsi di sensazioni sgradevoli e riacquistare lucidità: ammirare i panorami montani, respirare profondamente, camminare fra gli alberi
Un omaggio sincero a Roberto Maltinti
di Luca Cipriani
Un'analisi a tutto tondo sulla lunga presidenza di Robertone al Pistoia Basket. Le grandi doti umane, di un saggio “padre di famiglia” e di uomo “infiammabile” ma incapace di serbare rancori. Gli straordinari risultati ottenuti come numero 1 della società: il ritorno in serie A, gara 5 a Milano nella serie playoff, i due allenatori eletti coach dell’anno (Moretti ed Esposito), il sesto posto in campionato, le code interminabili al botteghino, i record di abbonamenti. I limiti: la difficoltà ad attrarre grandi sponsor, i rapporti complessi con le amministrazioni comunali, l'addio frettoloso a Galanda
Caduta dei capelli, dai piccoli segnali alle patologie più complesse
di Vittorio Berruti
Molte le motivazioni per la perdita transitoria: condizioni stressanti, fisiche o mentali, deficit nutrizionali, patologie psichiatriche, farmaci o disturbi del metabolismo endocrino. Dopo l’alopecia è il Telogen Effluvium (T.E.) la seconda causa più frequente per la caduta permanente. Diagnosi, sintomi e terapia
Da Zenit a Zucchero, anche sulla nostra montagna si parla… arabo
di Maurizio Ferrari
Molti i termini che hanno questa derivazione in ambiti diversi: Matematica, Astronomia, Chimica, Agricoltura e Commercio. Diverse anche le espressioni nell'uso quotidiano. Poi c'è un senso figurato di questo modo di dire: la difficoltà dei montanini a comunicare tra loro