La straordinaria pianta dell'olivo, tra storia e poesia

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Intervista a Giuseppe Cinà, poeta siciliano autore del libro “L'Arbulu nostru- Il nostro albero”. Il primo incontro nella piana agrumicola di Palermo poi, da adulto, sotto forma di ‘ambiente’ e ‘paesaggi’, quindi attraverso i viaggi e nell’ambito del suo lavoro di urbanista. Il forte senso di appartenenza alla terra di origine. Lo studio del rapporto fra città e territorio. La cura e la coltivazione delle piante del suo oliveto: “Coltivarlo è come andare continuamente a scuola di natura”

L’età dell’entusiasmo: la storia d’amore di cui abbiamo bisogno

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Il libro di Angela Staude racconta la vita con suo marito, lo scrittore Tiziano Terzani. Ma non è quello che molti si aspetterebbero ovvero l'esistenza sacrificata a fianco di un persona di successo. Al centro del racconto ci sono le riflessioni personali dell’autrice sugli eventi osservati e vissuti durante gli spostamenti. Non c'è sacrificio bensì curiosità: “Il lavoro di Tiziano mi permetteva di guardarmi intorno e andava bene così”. E le lunghe assenza del suo uomo furono “una lezione dura ma utile perché che mi insegnò a diventare autonoma”


“Dimoiare”, l'invito ad una profonda riflessione sul male, il dolore e i tesori della vita

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L'ultimo romanzo di Federico Pagliai prende il titolo da un'antica espressione della nostra montagna per salutare la stagione fredda e l'arrivo della primavera, che indica anche una rigenerazione naturale e spirituale. La parte più intrigante e densa di spiritualità del libro è ambientata in Ohio, negli Stati Uniti. Accanto a questa una più “autobiografica”, l'esperienza di infermiere a contatto con la sofferenza e la malattia. Con un approdo finale ad una verità e ai modi con i quali va cercata

Di Femminamorta non ce n'è una sola

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La località della montagna pistoiese sul crinale che fa da spartiacque tra la Valle del Vincio di Montagnana e la Valle della Nievole. L'origine del nome da fa risalire a una ragione geografica: il paese è situato sul crinale e assomiglia al profilo di una ragazza distesa, dormiente o addirittura morta. Oppure ad una leggenda: una ragazza scappata per andare in cerca del suo vero amore morì a causa di una tormenta di neve. Diversi altri paesi hanno lo stesso nome. E' il caso di Femminamorta a Gela (Sicilia), Veroli (Lazio), Altopiano della Sila (Calabria) e ad Amelia (Umbria)

Il calendario del 2022 dedicato al Pantheon di piazza San Francesco

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 “Gli illustri pistoiesi nella lettera di Francesco Tolomei del 1816” è il titolo di questa edizione realizzata da Diana Fantacci insieme alla Fondazione Conservatorio San Giovanni Battista. Notizie e curiosità storiche impreziosite da immagini provenienti soprattutto dal Museo Civico e dalla Biblioteca Forteguerriana

LA FAVOLA / Alla ricerca della pianta del sale. Che pizzicava davvero...

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Tre paesani al mercato alla ricerca della semente del sale. Che costò loro molti soldi e li convinse di aver fatto l'affare della vita. Quindi la semina, secondo le istruzioni del venditore E i campi verdi come non mai. Alla fine sperimentarono di persona la “qualità” della pianta: quella di pizzicare la pelle come fa il sale sulla lingua. Peccato che non fosse il sale a causare quel forte prurito...

C'è tanta montagna nell'agenda letteraria 2022 di Uniser

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L'obiettivo è promuove il turismo letterario di Pistoia e del suo territorio. La pubblicazione è stata ideata e curata da Giovanni Capecchi ed illustrata da Sara Masiani, ed è edita dalla Giorgio Tesi Editrice. Da testi e immagini il racconto di una Montagna che ha dato i natali a tanti letterati e ne ha ispirati tanti altri: da Renato Fucini a Francesco Guccini, da Policarpo Petrocchi e al Parco letterario omonimo a Tiziano Terzani. La si può acquistare in tutte le librerie pistoiesi al costo di 12 euro

Quanti “senza nome” nella nostra montagna

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Riflessioni sul libro di Mirto Campi, presentato a Castello di Cireglio in occasione della 7ª giornata europea dei Parchi Letterari. Una terra abbandonata e destinata all'oblio se non anche “negata” da chi nasconde sotto il tappeto le proprie radici. Di chi quasi si vergogna di essere figlio, nipote, erede di gente semplice, contadina, anche rozza e ignorante ma col rispetto delle proprie origini