Strano Paese il nostro, in cui si può passare dalle stelle alle stalle in men che non si dica. Ricordiamo tutti il lungo e tragico periodo del Covid che ci ha segnato profondamente per due anni e dal quale, purtroppo, non abbiamo imparato niente.
In quei giorni il personale sanitario, tutto, era innalzato a simbolo eroico nazionale, mentre oggi, a distanza di qualche mese, infermieri e medici sono ripiombati in quel buco nero che è il dimenticatoio collettivo.
C’è però un progetto, nella nostra Montagna, che attraverso un approccio psicoterapeutico nuovo cerca di ridurre e prevenire lo stress di chi quotidianamente si occupa della salute altrui.
Interventi Assistiti col cavallo per operatori sanitari
Sono iniziate in questi giorni le prime sedute del Progetto di ricerca e intervento dal titolo I.A.A.-Una risposta allo stress degli operatori sanitari promosso dall’Associazione Amo la Montagna APS e finanziato dalla Fondazione Caripit,
Si tratta di un percorso sperimentale di psicoterapia di gruppo a contatto coi cavalli, svolto in un contesto naturale incontaminato e lontano dai rumori della città.
In realtà è l’evoluzione di un progetto pilota studiato in pieno periodo pandemico e testato in poche sedute nell’autunno del 2021. I risultati dei questionari sullo stress, effettuati allora post intervento, sono stati incoraggianti ed hanno indotto l’Associazione Amo la Montagna a proporre un vero e proprio progetto di ricerca basato su criteri scientifici, che è stato presentato nel Convegno del 29 Novembre 2022 presso l’Ospedale San Jacopo di Pistoia.
Infermieri e OS di Pistoia e del P.I.O.T di San Marcello
Attualmente sono 20 i partecipanti al progetto, che prenderanno parte alle sedute divisi per gruppi. Hanno aderito su base volontaria Infermieri ed OS dell’Ospedale San Jacopo di Pistoia e del P.I.O.T. di San Marcello e tale è risultato l’entusiasmo suscitato dall’iniziativa che tutti i posti disponibili sono stati occupati nel giro di pochi giorni.
Questo progetto sperimentale, che si svolge in due diversi momenti temporali, uno primaverile e l’altro autunnale, è stato reso possibile anche grazie all’apporto convinto della Dirigenza pistoiese delle professioni sanitarie e dei coordinatori infermieristici dei reparti.
Al termine del lavoro i risultati della ricerca verranno divulgati in un apposito convegno scientifico.