STIA (AREZZO) – Pascoli e opportunità professionali con la zootecnia di montagna: dal mese di aprile partirà presso il centro di formazione “Officine Capodarno” (Stia) la “ShepherdSchool”. Sarà una scuola per pastori e allevatori, realizzata nel progetto LIFE (strumento di finanziamento dell’Unione europea per l’ambiente e l’azione per il clima) “ShepForBio”. Obiettivo di questo progetto la conservazione di alcuni habitat di prateria – ambienti caratterizzati dalla ricca biodiversità – attraverso la promozione e la valorizzazione delle professioni funzionali a questo scopo.
Un modello europeo
Al lavoro in una stalla (foto Luisa Vielmi)
La creazione di una scuola di formazione per nuovi pastori ed allevatori, tra le azioni del LIFE, ha anche l’obiettivo di contribuire a contrastare lo scarso ricambio generazionale che affligge questo settore, in particolare nelle zone montane.
ShepherdSchool, sul modello delle esperienze europee, prevede un percorso di formazione in grado di fornire ai partecipanti strumenti teorici e pratici di base, utili all’avvio di una nuova attività. Si terrà particolarmente conto dei temi attuali che gli ambienti montani si trovano a contrastare: gestione del conflitto con i predatori, mitigazione degli impatti climatici e valorizzazione dei servizi ecosistemici legati alla tutela della biodiversità e delle risorse. Saranno realizzati quattro cicli di formazione, fino al 2027.
Allevatori nel Parco (foto Paolo Mattioli)
Doppia offerta formativa, teorica e pratica
La scuola sarà organizzata in modo da garantire una duplice offerta formativa: una parte teorica – con lezioni in classe svolte da personale tecnico qualificato, con proposta specifica per ciascuno dei moduli (dodici totali, della durata di otto ore ciascuno), accompagnati da visite presso aziende del settore – e una seconda articolazione di stage, di trenta giorni totali (non continuativi), in cui i partecipanti affiancheranno professionisti delle realtà produttive nel territorio del Parco nazionale.
Le lezioni teoriche si terranno nei fine settimana da aprile a giugno, per dare la possibilità di partecipare anche a chi temporaneamente avesse un altro impiego. I corsi saranno tenuti da docenti, ricercatori ed esperti appartenenti ai partner (DAGRI – Università degli studi di Firenze, Dream Italia, parco nazionale Foreste casentinesi e Regione Toscana) oltre che alle associazioni Difesattiva, Rete Appia e Slow Food, collaboratrici del progetto.
Allevatori (sopra) e veterinari (sotto) nel Parco
La selezione dei partecipanti e le altre informazioni
L’iscrizione alla scuola è gratuita. I partecipanti (per il 2023 il numero massimo è di sei unità) saranno selezionati in base alle esperienze pregresse, ad attitudine e motivazione. Agli aspiranti pastori il progetto offre alloggio gratuito presso strutture del Parco nazionale o delle immediate vicinanze per tutta la durata del corso teorico. Nella parte di stage i corsisti alloggeranno presso le aziende agricole coinvolte o in strutture poste in prossimità. Anche in questo caso il costo dell’alloggio è comunque coperto dall’organizzazione del percorso didattico.
I discenti che ne faranno richiesta vedranno riconosciuto l’ottenimento delle competenze, subordinato al superamento di un test finale, nell’ambito del sistema della formazione e dell’orientamento della Regione Toscana (coinvolta attivamente nell’organizzazione della scuola).
Per iscrizioni (termine fissato per il giorno 28 febbraio) e maggiori informazioni si può consultare il sito lifeshepforbio.eu/SheperdSchool.
Il commento del presidente
“Questa misura, nel quadro delle politiche ambientali europee, dimostra che molte attività economiche possono contribure alla salvaguardia della biodiversità – sottolinea Luca Santini, presidente del Parco Nazionale Foreste Casentinesi –. Il Parco è fermamente convinto che l’apporto responsabile dell’uomo, in un progetto di sviluppo sostenibile, rinforzi l’interdipendenza tra produzione responsabile di beni e servizi e conservazione degli ecosistemi”.