Personaggi e Interpreti  |  dicembre 15, 2022

Un pistoiese e un montecatinese insieme nella Fiorentina degli anni ’50

E' la storia del terzino Ardico Magnini, che diventò campione d'Italia con il primo titolo della Viola nel '56, e dell'attaccante Amos Mariani. Entrambi vestirono anche la maglia azzurra della Nazionale. Due nomi in mezzo ad altri che fanno parte della storia calcistica di Pistoia. Sono stati tanti i pistoiesi che hanno giocato in squadre importanti di serie A così come tanti i giocatori e gli allenatori che sono passati da Pistoia e hanno fatto grandi carriere altrove

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Spettacolare rovesciata di Magnini

IL CALCIO PISTOIESE

Quella della “Pistoiese” è una storia centenaria, essendo stata fondata nel dicembre del 1921, caratterizzata da grandi turbolenze societarie, da risultati sportivi poco edificanti, ma anche dalla presenza di giocatori famosi e allenatori che famosi lo sarebbero diventati.

In questi cento anni la “Pistoiese” è stata rifondata ben tre volte; negli anni 1937, 1988 e 2009.

Ha navigato per quasi tutta la sua storia nei campionati che vanno dalla Promozione alla Serie B, con quell’unica e incredibile eccezione, nella stagione 1980-1981, di presenza in Serie A. Fu proprio in quell’anno, dopo la vittoria in trasferta sulla Fiorentina con il punteggio di 2-1, che la squadra toccò il suo punto più alto. Dopo quella partita c’era perfino chi parlava di Coppa UEFA.

Giocatori del calibro di Sergio Brio, Stefano Di Chiara, Lido Vieri, Mario Frustalupi e poi ancora Chimenti, Badiani e Massimiliano Allegri hanno calcato il prato verde di Pistoia.

Gli allenatori Marcello Lippi (1987-88), Roberto Clagluna (1993-96), Gianpiero Ventura (1989-92) e Walter Mazzarri (2002-03) si sono fatti le ossa nei campionati cosiddetti minori e alla guida tecnica della “Pistoiese” sono diventati poi i professionisti di alto livello che abbiamo conosciuto.

Quello che gran parte dei pistoiesi, giovani ma soprattutto meno giovani, ricorda di questa società è legato in gran parte ai nomi di Marcello Melani e Luis Silvio. Il primo, detto il Faraone, è stato il presidentissimo che ha portato la squadra in Serie A e lo stadio di Pistoia porta il suo nome. Il secondo, giocatore brasiliano con un trascorso nel Palmeiras e ingaggiato dai dirigenti pistoiesi quasi a scatola chiusa, è ricordato come uno dei più grandi “bidoni” della storia del calcio italiano.

Dal gennaio del 2022 la “Pistoiese” è in mano all’imprenditore tedesco Stefan Lehmann e la stagione in corso, 2022-23, vede la squadra giocare la Serie D.

GIOCATORI PISTOIESI DEL PASSATO LONTANO

Pistoia ha dato i natali anche a diversi giocatori più o meno noti. Fra quelli che pochi ricordano e che sono andati nel dimenticatoio soprattutto perché parliamo di tanti ma tanti anni fa troviamo: Adolfo Chiti, Egidio Turchi, Ivo Tesi e Renato Vignolini.

Adolfo Chiti è stato un centrocampista e poi anche allenatore di calcio. La sua carriera si svolse tra la metà degli anni ’20 e la fine degli anni ’30, giocando per la Pistoiese e altre squadre come la Fiorentina nel 1928-29 e il Lecce nel 1937.

Egidio Turchi, di ruolo mediano, giocò dal 1937 al 1951 disputando campionati, fra le altre, con la Pistoiese, Lazio, Ambrosiana-Inter e Napoli. A lui è dedicato il campo Sportivo in Via di Valdibrana a Pistoia.

Anche Ivo Tesi era un centrocampista, cresciuto nelle giovanili della Pistoiese e della Fiorentina, debuttò in Serie C con la Reggiana e in Serie B con il Vigevano.

Renato Vignolini era invece un difensore, di ruolo terzino. Giocò con la Fiorentina dal 1930 al 1934 disputando 106 partite e nei successivi 4 anni con il Genoa.

I ben più famosi Stefano Carobbi, Alberto Malusci e Andrea Mangoni fanno parte del passato prossimo e di loro sappiamo già molto. Mi preme citare anche Arnaldo Crema, arcigno difensore negli anni 1974,’75 e ’76.

Chiedo scusa se mi sono dimenticato qualcuno.

ARDICO MAGNINI

 Ardico Magnini

Ardico Magnini è stato senza dubbio il calciatore pistoiese più importante. Nato a Pistoia nel 1928 nell’allora Piazza d’Armi (oggi Piazza della Resistenza) cresce come mezzala nelle giovanili della Pistoiese. Esordì in prima squadra e in Serie B nella stagione 1947-48. Nell’estate del 1950 fu acquistato dalla Fiorentina dove venne impiegato da terzino imponendosi come atleta insostituibile. Con la Fiorentina giocò 9 anni, fino al 1958, contando 225 presenze e 8 goal.

Chiuse la carriera nel Prato nella stagione 1960-61.

Fu titolare della Fiorentina del primo scudetto 1955-56, quella allenata da Fulvio Bernardini, con compagni del calibro di Sarti, Segato, Gratton, Chiappella, l’argentino Montuori e il brasiliano Julinho.

L’anno successivo partecipò alla Coppa dei Campioni che vide la Fiorentina protagonista e finalista dopo aver superato il Norrkoping, il Grasshoppers e la Stella Rossa. E’ proprio legato alla finale con i blancos del Real Madrid uno dei ricordi più amari di Ardico Magnini, infatti fu lui a fare l’intervento che costò alla Fiorentina il calcio di rigore che poi spianò la strada agli iberici per il 2 a 0 definitivo.

Ardico Magnini conta inoltre 20 presenze in Nazionale dall’esordio con la Cecoslovacchia del 1953 alla partita persa pesantemente con la Jugoslavia nel maggio 1957. Da ricordare inoltre le sue presenze nei doppi successi contro la Germania Ovest del 1955 a Stoccarda e a Roma e un perentorio 3 a 0 rifilato al Brasile nel’56.

AMOS MARIANI IL MONTECATINESE

  Amos Mariani

Ardico Magnini fu compagno di squadra, dal 1952 al 1955, del montecatinese Amos Mariani.

Amos Mariani, nato a Montecatini Terme nel 1931, rivestiva il ruolo di attaccante o meglio di ala destra. Cresciuto nelle giovanili della sua città, esordì giovanissimo in Serie B con la maglia dell’Empoli e in Serie A con la maglia della Juventus nel 1949. Nella sua lunga carriera ha inoltre indossato anche i colori di Atalanta, Udinese, Milan, Padova, Lazio e Napoli.

Con la Fiorentina ha collezionato 85 presenze e segnato 15 goal. Come detto Ardico Magnini e Amos Mariani hanno giocato insieme nella Fiorentina e hanno vestito la maglia della Nazionale, ma il 6 maggio del 1959, dei due, c’era solo il montecatinese, che nel frattempo giocava con il Padova, ad affronatre l’Inghilterra a Wembley . Era la settima sfida tra le due nazionali e Amos Mariani fu il marcatore di quel 2 a 2 che sancì il primo pareggio in casa dei “maestri del calcio”.

Mariani collezionò solo 4 presenze in Nazionale segnando due goal, uno appunto contro l’Inghilterra e l’altro nel roboante 8 a 0 contro gli U.S.A.

LA PARTITA CON GLI U.F.O

Nel 1954 Ardico Magnini era titolare fisso nella Fiorentina, ma il 27 ottobre di quell’anno non era della partita Fiorentina – Pistoiese che rimarrà alla storia. Si giocava infatti una gara per il Campionato Cadetti, l’attuale Primavera.

Perché quella partita rimase nella storia? Perché, poco dopo l’inizio del secondo tempo, la palla si fermò, i giocatori e l’arbitro si fermarono e i tifosi si ammutolirono. Nessuno guardò più il campo ma tutti avevano gli occhi fissati verso il cielo. Increduli e spaesati iniziarono a sentirsi le prima grida:”Gli UFO”. C’era già stato un primo avvistamento una decina di minuti prima sopra la cattedrale di Santa Maria del Fiore dove testimoni oculari affermarono di aver visto oggetti a forma di “ali di gabbiano” e secondo altri a forma di “cappello cinese”. A questi eventi seguì una strana caduta di filamenti di materiale appiccicoso. Successivamente si parlò della teoria dei ‘ragni volanti’ e del fenomeno ‘balloning’ ma questa è un’altra storia…

ALCUNE CURIOSITA’

Sull’album Calciatori del 1963 è raffigurata una rovesciata di Ardico Magnini con la maglia della Nazionale.

La Pistoiese è detta anche “l’olandesina” per i colori sociali che rimandano all’Olanda di Cruijff e Neeskens.

Il cantautore Francesco Guccini è un fedelissimo tifoso della Pistoiese.

Poche sono le squadre Nazionali o di club che si distinguono con i colori sociali arancioni; l’Olanda, la Costa d’Avorio, il Wolverhampton, lo Shakhtar Donetsk.


La Redazione

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