PISTOIA – In questo impero sgangherato dei social è ormai noto che le persone non comunicano più, parlano non di rado a vanvera, vomitano addosso agli altri il peggio di sé, irridono, offendono e mostrano il vestitino social che ognuno si è cucito addosso per compiacere o per mostrarsi per ciò che non è.
Allora ci si accorge che fermarsi un momento a parlare con qualcuno guardandosi negli occhi serve per tirar fuori dal profondo le ansie e le paure che si accumulano giorno dopo giorno.
Un progetto nato dall’ascolto
E’ nata in questo modo semplice e spontaneo l’idea di un progetto che cerca di aiutare una categoria particolarmente sotto pressione, cioè gli operatori sanitari dei reparti Covid che, da eroi per un giorno, sono stati dimenticati dai giornaloni e dai mass media e sono rimasti in balia di un carico insopportabile di stress accumulato in due anni di lavoro durissimo.
Alcuni membri dell’Associazione Amo la Montagna APS, ascoltando i bisogni di qualche operatore sanitario del territorio pistoiese, hanno pensato ad un progetto sperimentale che preveda l’interazione tra tecniche di psicoterapia e Interventi Assistiti con Animali.
19 adesioni fra infermieri e operatori sanitari
Sulla base di contatti personali e del solo passaparola sono state raccolte in brevissimo tempo 19 adesioni tra gli infermieri e gli operatori sanitari del San Jacopo di Pistoia che hanno creduto nel progetto, il quale si è già attivato per due gruppi di complessivi 10 persone legate da medesime esperienze e sensibilità.
Il sostegno dell’azienda agricola Fratelli Bechelli
Oltre alle risorse che l’Associazione stessa ha messo a disposizione, ha contribuito a far partire l’iniziativa anche uno sponsor cittadino particolarmente sensibile a istanze sociali, l’Azienda Agricola Pistoiese dei Fratelli Bechelli (Via Gonfiantini Pistoia), alla quale va un sentito ringraziamento per la fiducia manifestata.
Le sedute gestite da un’infermiera e una psicoterapeuta
Le sedute sono gestite da un’infermiera coadiutrice del cavallo e da una psicoterapeuta, entrambe esperte di Interventi Assistiti con Animali e si stanno svolgendo in uno spazio naturale incontaminato poco lontano dal paese di Castello di Cireglio, un contesto ideale per raggiungere gli scopi prefissati in termini di rilassamento e di benessere psico-fisico, dove i cavalli e gli operatori sanitari sono liberi di interagire spontaneamente.
La necessità di nuovi fondi
Visto il già importante gradimento del progetto è auspicabile che esso possa avere un futuro e che ne vengano riconosciuti la validità e soprattutto i benefici, dal momento che esso è sottoposto a un continuo monitoraggio e a verifiche di intervento da parte dei professionisti che lo hanno ideato.
Per permettere la riproposizione delle attività anche nella primavera 2022 e aprire a nuove adesioni, che peraltro sono già state espresse, è necessario raccogliere nuovi fondi integrativi.
Per informazioni sul progetto: cell 3403360033.
