Ambiente  |  novembre 24, 2020

In un mare di nuvole

La montagna pistoiese, per chi arriva da fuori, è sempre una sorpresa. Ogni volta riesce a stupire il viaggiatore in un modo che egli non si aspetta.
Ma la chiave di tutto forse è arrendersi allo stupore perché, come scriveva Paolo Rumiz, “il viaggio non è fatto per quelli che hanno smesso di meravigliarsi della vita"

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Sono sempre più convinto che, ad un certo punto, non sei più tu che cerchi la montagna ma è la montagna che, in un modo inaspettato, ti conduce sulla sua strada. E’ una sensazione che ho provato in diverse occasioni, l’ultima proprio di recente. L’antefatto però risale a Ottobre 2019: dopo una giornata sui monti della Sambuca sono a Molino del Pallone e sto bevendo un caffè. Si avvicinano due signori bolognesi. Confesso loro che sono qui per fotografare i colori dell’autunno. Mi suggeriscono che, se voglio davvero vedere i colori della stagione, devo andare nella valle dell’Orsigna.

Passa un anno, siamo a Ottobre 2020. Con l’autunno è arrivata anche la voglia di tornare sull’Appennino. Devo andare a scoprire i colori della stagione nella valle dell’Orsigna. Che poi quella è la montagna di Tiziano Terzani. Non è un luogo qualsiasi ma, come scrisse Paolo Rumiz, assomiglia a “un angolo di Himalaya tra Emilia e Toscana”.  E allora via, si riparte.

Mentre cammino verso il Rifugio Portafranca incontro, per caso, due amici (Maurizio e Francesca) e mi la lascio “rapire”. Io volevo andare in montagna e loro invece mi portano sulla riva del “mare”: un oceano fatto di nuvole sulla vetta del monte Gennaio. E’ uno spettacolo incredibile, oserei dire mozzafiato. L’appennino pistoiese riesce sempre a stupirti in un modo che non ti aspetti. Ma la meraviglia da sola non basta. Bisogna anche essere capaci di arrendersi ad essa.
Come scriveva infatti Paolo Rumiz: “Arrendersi allo stupore è la chiave di tutto. Il viaggio non è fatto per quelli che hanno smesso di meravigliarsi della vita.”.

E l’appennino pistoiese offre sempre nuove occasioni per “arrendersi allo stupore”.

  


  

  

  

  


Andrea Piazza

Andrea Piazza nasce a Mantova nel 1974. Vive tra le rive di due fiumi (il Po e il Mincio) ma coltiva, da sempre, l’amore per la montagna. Ha due grandi passioni: il viaggio e la fotografia. Due attività che trovano un perfetto connubio nell’intrigante bellezza delle nostre montagne. Da qualche tempo cura un blog http://www.artedicamminare.it/ nel quale racconta, in modo simpatico e “non convenzionale”, i suoi viaggi sull’Appennino e non solo.