“Grazie alle 8.145 persone che hanno firmato la petizione del gruppo #Vogliamoilprontosoccorso sulla Montagna Pistoiese. La nostra esperienza si conclude qui. Il gruppo si è sciolto il 14 luglio. Vogliamo lasciarvi raccontandovi la nostra storia e le nostre motivazioni“. Comincia così una lunga lettera aperta del comitato appena scioltosi nella quale si ripercorre una storia di circa 4 anni, che di seguito alleghiamo. Lettera che si conclude così: “Abbiamo condiviso un pezzo di vita insieme, ce l’abbiamo messa tutta, abbiamo percorso tutte le strade che conoscevamo, fiduciosi che potesse prevalere il buonsenso dell’ascoltare e del fare. Invece, la politica, tutta, ha tradito le speranze di un territorio, giocando al ribasso. Ha tradito 8.145 firme, lasciando tutto sulla carta. Ora, lasciamo la parola ai cittadini. Buona campagna elettorale. Senza di noi. Noi continueremo a lavorare per la Montagna, come abbiamo sempre fatto. Perché è qui che vogliamo vivere”.
Firmato
Emiliano Bracali (Associazione Zeno Colò in difesa dell’ospedale Pacini)
Elio Penna (ANPAS Pubblica Assistenza Campo Tizzoro – Bardalone – Pontepetri)
Marcello Fontana (Abetone vuole vivere)
Sandra Tonarelli (AUSER)
Francesco Gaggini Gabriele Ferrari(AVIS Comunale Montagna Pistoiese)
Graziella Cimeli e Flavio Ceccarelli (Comitato Promotore “Recupero Ammanco Com. Montana”)
Eva Giuliani (C.R.E.S.T.)
Ivan Petrucci (Croce Rossa Italiana Comitato di San Marcello P.se)
Simone Pedri (sindacato FIALS di Pistoia)
Maria Grazia Franchi (FNP CISL Montagna Pistoiese)
Romano Biolchini (Misericordia di Cutigliano)
Claudio Gambini (Misericordia Le Piastre)
Amerigo Vivarelli (Misericordia di Pracchia)
Giorgio Cecchini (Misericordia di Prataccio)
Diego Nardini (Misericordia di Popiglio)
Simone Ferrari (“Montagna Pistoiese è qui che voglio vivere”)
Il testo integrale del documento
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