SCHLADMING (AUSTRIA) – E’ di Pistoia e si allena da dieci anni allo sci Club Doganaccia 2000 il vincitore della medaglia d’oro nel Super G ai Giochi Mondiali Invernali “Special Olympics”, che si stanno svolgendo in questi giorni in Austria. Alessandro Dressadore, 25 anni a luglio, si è classificato primo nella batteria M3. Il suo è stato uno dei tre ori italiani conquistati nel primo giorno, domenica 19. Giovedì prossimo si esibirà nuovamente nella gara di Slalom speciale, nell’ultimo giornata della manifestazione alla quale partecipano 2700 atleti, con e senza disabilità intellettiva, di 106 paesi.
La telefonata del sindaco
Una bella soddisfazione per un ragazzo che ha lavorato sodo, il riconoscimento di un impegno costante, di un miglioramento continuo che lo aveva già portato a diverse altre affermazioni precedenti. Alessandro è ovviamente contento del risultato ma non si è fatto travolgere dall’emozione. “Sì, pensavo si emozionasse di più soprattutto nel corso della premiazione – commenta il fratello Leonardo -. Invece ha continuato ad essere brillante come sempre e rispondere agli incitamenti del pubblico”. Nelle ore successive alla gara è arrivata anche la telefonata di congratulazioni del sindaco di Pistoia, Samuele Bertinelli, che proprio nel corso di una conferenza stampa nell’aprile dello scorso anno, gli aveva consegnato un piccolo gonfalone da portare con sé agli “Special Olympics”.
Cosa sono gli Special Olympics
Gli Special Olympics sono un programma internazionale di allenamento sportivo e competizioni atletiche per ragazzi ed adulti, con disabilità intellettiva. Ogni anno una rappresentativa italiana viene chiamata a partecipare alternativamente ai Giochi Mondiali (invernali o estivi) o a quelli Europei. E stavolta, proprio nell’anno in cui Pistoia è capitale italiana della cultura, un pistoiese ha partecipato e vinto. Con Alessandro sono altri 33 gli atleti della delegazione italiana; a Schladming sono impegnati 12 atleti nello sci alpino e 2 nello snowboard, a Ramsau 10 nello sci nordico e 10 nella corsa con le racchette da neve.
Le gare presentano in totale 9 discipline degli sport invernali: pattinaggio artistico (tradizionale e unificato), pattinaggio di velocità su ghiaccio, floorhockey (tradizionale e unificato), floorball (tradizionale e unificato), corsa con le racchette da neve, sci alpino, sci nordico, snowboard e stickshooting.
La storia di Alessandro
Alessandro è nato il 30 luglio del 1992 a Firenze e vive da diversi anni a Pistoia con i genitori e il fratello maggiore. Affetto da sindrome di Down, venne seguito fin da piccolo da un fisioterapista ed inserito in un nido comunale. “Il nostro obiettivo – spiegano i genitori, Andrea e Cristina – è stato fin dall’inizio quello di sviluppare quanto più possibile la sua autonomia”. La prima attività “sportiva” è stata la piscina e per molto tempo questo è stato il solo sport praticato, all’epoca a Prato, dove vivevano i Dressadore prima di trasferirsi a Pistoia.
Poi arrivò il karate. Spiega il padre: “Fummo consigliati per migliorare il suo equilibrio. Fu accolto con tanto affetto e disponibilità nella palestra che tuttora frequenta”. Alessandro dette subito segni di sapersela cavare, fino ad arrivare alla cintura nera primo Dan, “motivo di orgoglio per il suo maestro Zarif”.
L’approdo allo sci
Qualche anno dopo ecco l’incontro con lo sci, spinto da Ivo Rastelli, presidente dello Sci Club Pieve a Nievole: “Lo vide giocare sulla neve e volle che provasse. Le prime volte per fare le discese aveva bisogno di un carburante speciale – ricorda la madre -, per assistere alle sue prestazioni era necessario un bel pezzo di pizza. Poi iniziò a divertirsi. Voleva fare tutto quello che vedeva fare a suo fratello e agli altri ragazzi e da lì iniziò ad andare a sciare gestendo tutta la giornata come gli altri ragazzi dello sci club”.
L’incontro con Doganaccia 2000
Alessandro era il solo atleta dello Special Team Prato a praticare lo sci. Ai giochi invernali di Special Olympics Italia, a Livigno, l’incontro decisivo con la Scuola Sci e lo Sci Club Doganaccia 2000. “Il clima familiare e la disponibilità dell’intera collettività della stazione sciistica è stata l’arma vincente per far progredire nell’autonomia e nell’inserimento di Alessandro, che si muove in piena autosufficienza gestendo tutte le attività quotidiane, non solo quelle direttamente legate all’attività sportiva – sottolinea il padre Andrea -. Naturalmente sotto la ‘discreta’ supervisione di adulti, tecnici e atleti che svolgono su di lui un controllo rispettoso della sua autonomia”.
E alla Doganaccia in queste ore si vive un clima di festa. “Siamo davvero contenti. Sapevano che quest’anno lo avrebbero chiamato in nazionale ed è stato preparato bene da mio fratello e dagli allenatori”, sottolinea Marco Ceccarelli di Doganaccia 2000. “C’è stato un grande impegno anche da parte di tutta la sua famiglia – sono ancora parole di Ceccarelli -. E Alessandro è un grande esempio per tutti. Si merita davvero questo risultato”.
Sport maestro di vita
Lo sci è la grande passione e i risultati di questi giorni sono lì a confermarlo, anche se Alessandro “si diverte molto a giocare a Tennis, al Tennis Club Pistoia con il maestro Silvio, e al ballo sportivo del Tip Tap One, con il maestro Marco – ricorda suo fratello Leonardo -. Sicuramente lo sport è stato il veicolo per l’inclusione sociale e la spinta per progredire”.
Lo sport per Alessandro è stato un grande maestro di vita. “E’ lo stimolo per spostarsi in città da solo, con il bus o a piedi, per avere un impegno quotidiano e osservare gli orari, per rispettare le regole e accettare le sconfitte – spiega ancora Leonardo -. La convinzione della nostra famiglia è che solo in questo modo si innesca un ciclo di miglioramento dove non sarà solo il gesto tecnico a progredire ma tutti i comportamenti”.
Le immagini del successo in Austria (cliccare sulle foto per ingrandirle)
La consegna del piccolo gonfalone del Comune di Pistoia nell’aprile 2016
Alessandro Dressadore in sala del Gonfalone con il sindaco Samuele Bertinelli, i familiari, esponenti di Doganaccia 2000, Daniele Mannelli (Società della salute), Laura Magazzini (Asl 3) e Nicola Mochi (Asl).