MARESCA – (SAN MARCELLO PITEGLIO) – Ancora un passo, forse quello decisivo, e la piscina “Le Ginestre” di Maresca riaprirà finalmente i battenti. Intanto almeno per un periodo, da febbraio a settembre. Una sorta di prova generale per capire se vi sono le condizioni sostenibili per continuare anche in futuro. Ne sapremo qualcosa di più lunedì prossimo, 30 gennaio, nel corso di un’assemblea pubblica convocata alle 21 nella sala Coop a Maresca. L’idea, infatti, è quella di creare un’associazione temporanea di impresa, della quale farebbero parte diverse realtà associative locali, la stessa Unicoop della Montagna e la Cogis di Montale (la società natatoria che ha già gestito la struttura in passato e che potrebbe dare il suo supporto tecnico), alla quale la Provincia potrebbe affidare la gestione dell’impianto, l’unico coperto disponibile per l’intera Montagna, dopo che due gare per l’affidamento sono andate deserte (l’8 agosto e il 14 novembre).
La storia recente
Ma andiamo con ordine, riavvolgendo il nastro. La piscina è chiusa dal 30 settembre scorso. La Provincia, proprietaria dell’impianto, non ha le risorse per contribuire alla gestione (come accadeva in passato) e sta aspettando nuove proposte. Il Comune di San Marcello adesso ha davvero poca voce in capitolo: è commissariato per la fusione con Piteglio e non è il proprietario dell’immobile. Ha solo approvato una delibera di indirizzo favorevole alla riapertura. La gestione, senza un finanziamento pubblico robusto, non fa gola a nessuno: far tornare i conti è impresa titanica, come sanno coloro che negli anni l’hanno gestita (la stessa Cogis di Montale, la Nuotatori Pistoiesi, Acquatica di Livorno fino all’ultimo gestore, la Virtus Buonconvento), soprattutto a causa di un bacino di utenza limitato.
L’idea di unire le forze
Da qui è scattato il tentativo di mettere insieme più forze locali possibili, risorse economiche, idee, lavoro e volontariato. Unicoop ha dato la disponibilità di un contributo finanziario che ufficializzerà lunedì, le altre associazioni potranno chiarire come intervenire. “Noi daremo questo sostegno economico e il supporto logistico, la associazioni hanno dato la loro disponibilità. Lunedì sera potremo tirare le somme per capire quando saremo in grado di riaprire l’impianto”, spiegano all’Unicoop della montagna. La soluzione non sarebbe probabilmente definitiva ma intanto aprire la piscina vorrebbe dire non esporla al rischio di deterioramento e sarebbe un segnale forte di unione di forze e intenti. Quasi un piccolo esperimento. “Un avamposto della Social Valley, alla quale la nuova associazione ha già annunciato l’iscrizione – chiosa Roberto Orlandini, responsabile del progetto lanciato da Dynamo – E’ un primo, concreto tentativo, di quella progettualità alla quale stiamo pensando”.
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Piscina di Maresca, il rebus della riapertura: i tempi si allungano