“Fioriere, alberi, piante sempre verdi a corredo delle aree dove andranno le case a tempo e dove le persone dovranno vivere per qualche anno”. E’ la richiesta che Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice, ha rivolto questo pomeriggio parlando con Federico Pagliai, presidente dell’associazione culturale “LetterAppenninica”, dopo che lo stesso gli aveva chiesto quale, in prospettiva e dopo le emergenze di questi giorni, fosse una richiesta utile su cui l’associazione potesse impegnarsi quando, inevitabilmente, ci saranno meno riflettori.
“Nell’immediato abbiamo tutto – ha risposto Pirozzi – anche grazie alla grande solidarietà dell’Italia intera; né chiediamo soldi: ma quando la nostra gente dovrà andare a vivere in queste strutture temporanee, sarei contento se potessero viverci bene avendo dunque le condizioni migliori e anche un arredo urbano di qualità e di bellezza. Sarebbe, questo, un grande segnale affettivo verso persone che hanno perso la loro casa”.
Le affinità con la Montagna Pistoiese
Sergio Pirozzi, in premessa, ha anche ricordato una certa “affinità” fra la sua terra e la Montagna Pistoiese nella difesa della “sanità” in territori considerati “marginali”. Non sono mancate, nel sindaco Pirozzi, parole di ringraziamento all’associazione LetterAppenninica e a tutti coloro che hanno reso possibile l’invio, nell’area terremotata, di quantità consistenti di sale per liberare le strade dal ghiaccio.
Anche le particolari esigenze nei territori di Accumuli (con specifico riferimento alla microscopica frazione di Illica, dove oggi vivono appena 6 persone) e Posta (dove è collocato il Centro smistamento materiale), sono state ascoltate, da Federico Pagliai, attraverso la diretta voce del vicesindaco Antonio Valentini (lui stesso allevatore) e della sindaca Serenella Clarice.
La consegna dei 140 quintali di sale
La consegna dei 140 quintali di sale da strada, voluta da Letterappenninica, è stata particolarmente apprezzata, come gesto di semplice ma utilissima concretezza, da tutti gli interlocutori nelle aree terremotate. Lo sfaff della associazione, partito nel cuore della notte fra venerdì e sabato con due camion (Federico Pagliai, Daniele Pacelli, Piero Ciuti e Leonardo Baldini) è stato integrato anche da 5 tecnici del soccorso alpino (stazione “Appennino Toscano” con sede a San Marcello Pistoiese) con sci da alpinismo: questi stanno prestando servizio presso l’hotel Rigopiano distrutto dalla slavina. Il resto della delegazione sta rientrando a San Marcello.
Il gruppo partito la notte di venerdì 20 dalla Montagna Pistoiese e giunto stamani, sabato 21, nelle zone terremotate (nella foto a destra e nell’immagine grande della homepage).