Cutigliano, Sanità e sociale  |  gennaio 15, 2017

“La giravolta di Braccesi. Firma la petizione per il Pronto soccorso, in consiglio si oppose”

Intervento del consigliere di opposizione uscente a Cutigliano, Marco Ferrari, che attacca l’ex sindaco: “Lui e il suo gruppo stravolsero il nostro ordine del giorno che chiedeva un ospedale di base con un vero pronto soccorso”. E ancora: "Con sotto la rete delle prossime elezioni amministrative per il Comune di Abetone-Cutigliano, dà ragione alle opposizioni"

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Maestri di sci della Doganaccia a favore del pronto soccorso in montagna

Dopo la firma di ieri, sabato 14, del sindaco uscente di Cutigliano, Tommaso Braccesi, in calce alla petizione a favore di un pronto soccorso accreditato in Montagna, interviene il consigliere di minoranza uscente, Marco Ferrari, con una presa di posizione molto polemica. Di seguito il testo integrale.

 

CUTIGLIANO – “Ieri, sabato 14 gennaio, Tommaso Braccesi ex-Sindaco di Cutigliano si è recato alla Misericordia di Cutigliano per firmare la petizione popolare, facendosi immortalare con tanto di penna d’oca nell’atto della firma, per chiedere un vero pronto soccorso all’Ospedale Pacini. Bene, ora che Braccesi è tornato ad essere cittadino, che si sia ravveduto e convito della necessità di avere in Montagna, un vero pronto soccorso. Cosa che il gruppo consiliare “Cutigliano è qui che voglio Vivere” unitamente alla lista “Il paese che vogliano insieme si può”, hanno chiesto incessantemente per due anni e mezzo, tanto è durato il mandato di Braccesi nelle vesti di Sindaco, in tutte le sedi istituzionali e non.

Oggi a distanza di un anno e tre mesi, era il 25 ottobre 2015, il cittadino Braccesi con un doppio salto mortale carpiato rovesciato, con sotto la rete delle prossime elezioni amministrative per il Comune di Abetone-Cutigliano, dà ragione alle opposizioni e reintegra di fatto l’ordine del giorno da noi presentato per avere in montagna un Ospedale di base con un vero pronto soccorso, che lui e la sua maggioranza stravolsero, facendolo proprio e costringendoci a votare contro, cassando ogni riferimento e ogni richiesta a quello che oggi Braccesi come cittadino pretende ci sia sulla montagna e che ieri in sede istituzionale si è ben guardato da chiedere ai suoi accoliti di partito e al suo datore di lavoro Enrico Rossi, fautore della riforma sanitaria di cui stiamo raccogliendo i frutti in tutti i pronto soccorsi ormai al collasso della Toscana.

A questo link l’ordine del giorno per la richiesta di Ospedale di Base e zona disagiata con le “sbianchettature” operate dalla maggioranza, per negare le verità scomode con emendamenti scarabocchiati su un foglio senza data. Le cassature, a seguito degli emendamenti, apportate dalla maggioranza sono evidenziate in -barrato e riprodotte in originale in calce al documento.

Questa – quella dell’ordine del giorno –, è la sanità montana che i rappresentanti istituzionali in salsa Pd vogliono, ma che è diversa da quella che nelle vesti di cittadini pretendono.

Mi auguro comunque che l’inversione a “U”, che non può che destare perplessità, sia mossa da un sincero convincimento”.

Marco Ferrari

 

 


La Redazione

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