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LIMESTRE (SAN MARCELLO) – Oltre seimila persone hanno visitato Dynamo Camp nel week end a porte aperte, l’“Open day” andato in scena sabato 1 ottobre – dedicata a sostenitori, istituzioni, donatori, volontari, staff e le loro famiglie – e la giornata di domenica 2, aperta al pubblico. File di auto parcheggiate, domenica 2, lungo la statale 66 diversi chilometri prima di Limestre, fin dalla tarda mattinata e poi sempre più nel corso del pomeriggio, lasciavano intendere che il risultato delle presenze sarebbe stato eccellente. E le somme tirate nel tardo pomeriggio, in chiusura, lo hanno confermato.
Il programma del secondo giorno
Nel secondo dei due giorni dell'”Open Day”, dalle 11 alle 18 i visitatori hanno potuto ascoltare la presentazione delle attività e dei programmi –come Dynamo Studios, Dynamo Art Factory e Radio Dynamo -, sperimentare attività usualmente rivolte ai bambini ospiti, come l’arrampicata, il tiro con l’arco e il circo, e conoscere il progetto complessivo di Dynamo grazie alla presentazione del suo fondatore e presidente Vincenzo Manes (nella foto sotto) e del suo vice, Maria Serena Porcari, che dopo quella di sabato hanno nuovamente spiegato tutti i contorni del progetto Dynamo, lo sviluppo negli anni, le prospettive future.
Dynamo camp in estrema sintesi
Dynamo Camp è oggi un progetto che offre in modo gratuito programmi di Terapia ricreativa a bambini e ragazzi malati, a loro fratelli e sorelle, ai loro genitori nel Dynamo Camp e in “outreach”, ovvero in ospedali e case famiglia ijn diverse città italiane, così come e a bordo del truck Dynamo Off Camp. Tante le cifre fornite negli interventi. Alcune per tutte: 24.000 le persone che hanno goduto dei programmi di Terapia ricreativa di Dynamo in questi primi 10 anni di attività: circa 5.800 i bambini accolti al Camp in programmi specifici per bambini, circa 5.400 i bambini e genitori accolti nei programmi per le famiglie, e 12.000 i bambini coinvolti in “outreach”.
L’articolo sul primo giorno del camp
Nel decennale di Dynamo Camp la suggestione di Manes: creiamo una “Grande oasi” di 12mila ettari
