"Non ci sono più Montagne ma una sola. Il futuro è un unico grande Comune da Pistoia a Serravalle all'Abetone"

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Parole forti del sindaco Samuele BERTINELLI nell'incontro alla San Giorgio organizzato dalla "Voce". Bacchettata ad Abetone e Cutigliano: "L'Alta Montagna è una roba ridicola", "una forzatura" la fusione con il "no" espresso dagli abetonesi. Via libera al progetto che vede assieme Cireglio, le Piastre, Pracchia e Orsigna. Bene anche la "Social Valley" di Dynamo Camp. Il direttore di "Naturart" GIOVANNI CAPECCHI: "Vedo un nuovo fermento in Montagna. Serve una visione d'insieme per rilanciare quei territori"

Ufficio anagrafe chiuso il sabato, prima protesta nel nuovo comune

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Polemica per l'annuncio di una riduzione dei giorni di apertura degli sportelli comunali: da 4 a 2 la settimana. Iniziata la raccolta di firme in calce a una petizione che parla di "Comune unico... taglio dei servizi". Il sindaco Marmo: "Deliberato un indirizzo perché l'ufficio resti in funzione a Piteglio anche il sabato"


Profughi volontari in biblioteca. A Pistoia il primo esempio in Italia

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Il servizio inizierà a metà gennaio. Già svolto un corso di formazione da parte degli operatori delle Cooperative sulle regole da rispettare e su come farle rispettare. Il servizio, in coppie di due persone per due ore la settimana, sarà affiancato dal personale del Comune e da volontari dell’associazione Amici della San Giorgio

Dodici bandi e 12 milioni di contributi: la Fondazione Caript cala le sue carte per il 2017. E annuncia: a breve l'uscita dalla Cassa di Risparmio

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Il presidente Iozzelli traccia un bilancio dei suoi primi sei mesi e guarda all'anno nuovo. Il sostegno a progetti di valore, di enti pubblici e di associazioni culturali, religiose, del volontariato, della ricerca. Previsti finanziamenti a interventi edilizi "smart" (risparmio energetico e rispetto delle normative antisismiche) e per alcune importanti chiese della città. "Le nostre decisioni secondo criteri di trasparenza e imparzialità". A breve la Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia sarà inglobata in Intesa San Paolo: la Fondazione venderà le quote e acquisirà 85 milioni di euro

La Social Valley lancia la sfida: "Uniamo le forze e superiamo le barriere"

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Presentato il progetto generale che dovrà essere gestito da "un'agenzia creata appositamente con soggetti pubblici e privati, aperta a tutti e senza fini di lucro". Poi spazio alla spiegazione di "campus" e "oasi". "Non vogliamo altri vincoli, quelli che già esistono sono anche troppi". I finanziamenti? Comunitari, obbligazioni di territorio, altri canali innovativi. L'incontro si è chiuso con la spiegazione di tre esempi concreti di progetti condivisi: la "Transapp", "Le Ginestre" e il "Progetto Bosco"

Progetti, idee, sondaggi. Per tre giorni luci accese sul futuro della Montagna

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Raffica di appuntamenti da sabato 17 a lunedì 19. Il Comitato per la Social Valley presenta pubblicamente il progetto e i primi casi concreti. Gli organizzatori del sondaggio sulla raccolta dei funghi (e non solo) rendono noti i risultati in due incontri pubblici. A Cutigliano la presentazion di un concorso di idee per il recupero di un percorso pedonale, a Limestre l'allestimento multimediale nell'ex stazioncina Fap, alle Piastre un dibattito su come pensare la Montagna che verrà

Social valley si presenta: la nostra idea, un approccio sociale allo sviluppo

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Sabato 17, alle 16, assemblea pubblica del Comitato promotore al teatro di Dynamo Camp per spiegare il progetto e cercare nuovi idee e collaborazioni. Obiettivo: "Una visione innovativa di conservazione e valorizzazione dell’ambiente naturale, di sviluppo turistico, mobilità, offerta formativa". Oltre al progetto generale, l'illustrazione di "campus" e "oasi" e la presentazione di tre esempi concreti in stato di avanzamento: "Transapp", "Le Ginestre" e "Bosco". Previste domande e dibattito finale

SPECIALE TERREMOTO / "La Montagna pistoiese? Una zona a media sismicità. Ma la soglia di attenzione deve restare alta"

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Dopo i nuovi episodi di questi giorni riproponiamo l'intervista al geologo ANDREA FIASCHI, realizzata all'indomani del terremoto del 24 agosto 2016. Con uno sguardo rivolto soprattutto alla situazione locale. Ad Abetone due volte toccata magnitudo 5, nel 1904 e 1930, una volta 5,2, nel 1740 (il picco più alto). La faglia è "distensiva" e profonda 10-15 chilometri. L'Appennino dall'Umbria in giù molto più pericoloso. "Italia ha il più completo catalogo storico dei terremoti al mondo ma una memoria molto corta". I danni devastanti alle abitazioni colpite? "Colpa anche delle ricostruzioni fatte con materiali già danneggiati e delle speculazioni edilizie"