COSI S’INTENDE PER STORIA CONTROFATTUALE
La storia controfattuale è quel tipo di storia, o meglio di storiografia, fatta con i se.
Descrive un sviluppo che avrebbe potuto verificarsi in condizioni alternative a quelle reali. Esempi: se gli Stati Uniti fossero rimasti una colonia inglese che peso politico avrebbero oggi? Se gli attentati contro Hitler avessero avuto successo come sarebbe finita il secondo conflitto mondiale? Se non ci fosse stato il crollo del muro di Berlino avremmo ancora un mondo diviso in due blocchi?
Per quanto riguarda una storia di più ristrette dimensioni, si potrebbe dire: se il Papa pistoiese Rospigliosi non avesse nominato arcivescovo Plunkett, questi avrebbe avuto salva la vita?
INTERROGATIVO INIZIALE
Fu il Papa pistoiese Clemente IX la causa originaria della decapitazione dell’arcivescovo irlandese Oliver Plunkett?
In questo articolo che vado a raccontarvi, un evento molto circostanziato ha creato in modo indiretto una reazione che ha portato ad un epilogo drammatico.
La storia fatta con i se dimostra invece che non sarebbe successo niente di drammatico.
LA STORIA
IL PAPA PISTOIESE CLEMENTE IX
Giulio Rospigliosi nacque a Pistoia nel 16oo. Fu Pala sotto i nome di Clemente IX dal 1667 alla sua morte, avvenuta il 9 dicembre del 1669. Pochi mesi prima di morire nominò con “motu proprio” Oliver Plunkett arcivescovo di Armagh e primate d’Irlanda. Le nomine dei vescovi, è bene sottolineare, con motu proprio rappresentavano per la Chiesa cattolica un’eccezione.
OLIVER PLUNKETT
Oliver Plunkett nacque nel 1625 a Loughcrew, in Irlanda. Già da molto giovane manifestò il desiderio di diventare prete.
Nel luglio del 1643 incontra e conosce l’italiano Pier Francesco Scarampi, inviato dal Papa e nunzio apostolico in Irlanda.
Scarampi fu richiamato nella città eterna nel 1647 e decise di portare con sè Oliver Plunkett, entusiasta per questa decisione.
Questo incontro rappresenta il primo tassello fondamentale nel percorso della vita del giovane irlandese. Una serie di eventi segnerà il suo drammatico destino.
IL SOGGIORNO A ROMA ED IL RITORNO IN IRLANDA
Plunkett dopo aver studiato all’Irish College di Roma fu ordinato sacerdote nel 1654.
All’età di 44 anni la vita pacata di Plunkett si modificò per sempre quando fu sorprendentemente nominato Arcivescovo di Armagh nel 1669. Come ho detto all’inizio questa nomina fu il frutto di una iniziativa personale (Motu proprio) del Papa pistoiese Clemente IX.
Tale evento rappresenta il secondo tassello in questa scacchiera di avvenimenti, quello su cui si divide la realtà storica da quella “inutile” fatta con i se.
Nel 1670, anno successivo alla sua nomina, Oliver Plunkett tornò in Irlanda e una volta che le politiche anti cattoliche degli inglesi si attenuarono potè iniziare il suo lavoro di riorganizzazione della arcidiocesi di Armagh della Chiesa irlandese.
LA PERSECUZIONE
Nel giro di poco tempo ripresero però le persecuzioni anticattoliche e all’Arcivesco di Armagh fu ordinato di lasciare il Paese. Plunkett ignorò l’ordine e clandestino viaggiò per tutta l’Irlanda vestito da laico soffrendo il freddo e la fame.
Il rifiuto di lasciare il Paese rappresenta così il terzo momento cruciale della sua vita.
IL FALSO COMPLOTTO
Nel 1678 la persecuzione anticattolica si inasprì ulteriormente a seguito della scoperta di un “complotto papista” (Popish Plot) rivelatosi successivamente un falso. Artefice di questa macchinazione, secondo le autorità inglesi, fu Oliver Plunkett.
Solo da indagini successive emersero incongruenze e falsità ma il danno ormai era stato fatto.
Il quarto momento clou della sua esistenza è anche questa falsa accusa di complottismo che indirizzò le autorità a dargli una caccia spietata.
CATTURA PROCESSO E CONDANNA
La testa mummificata di Plunkett
Braccato in ogni luogo, Plunkett riesce ad eludere la cattura ma ad un certo punto commette un’ imprudenza. Và a fare visita ad un suo parente che stava morendo e così la sua sorte fu segnata. Fu infatti riconosciuto ed arrestato.
Riconosciuto colpevole di tradimento per “aver complottato la morte del re, di voler provocare la guerra in Irlanda, alterare la religione di quel luogo e far entrare una potenza straniera nel Paese” fu condannato a morte.
L’esecuzione avvenne in modo orribile il 1° luglio del 1681. Fu impiccato e squartato. La testa decapitata!
La sua testa mummificata si trova oggi a Drogheda in Irlanda nella Chiesa di San Pietro.
La cattiva sorte non ha dunque mai abbandonato Oliver Plunkett. L’imprudenza nel far visita ad un parente e anche la presenza di testimoni spergiuri al processo portarono a questa orribile fine.
XX SECOLO
Oliver Plunkett fu beatificato nel 1920 e canonizzato da Papa Paolo VI nel 1975 che ebbe a sottolineare: “Ha dato la sua vita per amore e quindi è stato intimamente associato alle sofferenze di Cristo”.
LA STORIA FATTA CON I SE
IF HISTORY
Da questa storia emerge in maniera evidente come un sussegursi di fatti può trasformare una vita ordinaria. Sembra veramente che il destino abbia indirizzato la vita di Oliver Plunkett.
Ora facciamo un piccolo esercizio di “storia controfattuale”, cioè la storia fatta con i sè oppure If History come si dice in area anglosassone. Cercherò brevemente di analizzare come sarebbero andate le cose se alcuni eventi non si fossero verificati.
E’ anche vero che la storia ipotetica come pensava Benedetto Croce è “una inutile perdita di tempo” ma non è impossibile descrivere quale sarebbe stato lo svolgimento dei fatti se le cose non fossero andate come sono.
Evento 1: Oliver Plunkett, sedicenne, incontra padre Scarampi che successivamente lo portò con sè a Roma.
SE Plunkett non avesse incontrato padre Scarampi o non lo avesse seguito a Roma sarebbe rimasto in Irlanda a fare il sacerdote di campagna.
Evento 2: il Papa pistoiese, Clemente IX, nel 1669 agì di propria iniziativa (Motu proprio) per nominare Plunkett Arcivescovo di Armagh.
SE si fosse seguita la normale prassi di nomina dei vescovi, Plunkett verosibilmente non sarebbe diventato Arcivescovo d’Irlanda e sarebbe rimasto a Roma ad insegnare teologia.
La storia controfattuale di questi due eventi ci portano a sostenere che Oliver Plunkett avrebbe avuto salva la vita.
Una volta comunque tornato in Irlanda come Arcivescono si verificano altri eventi da sottoporre alla storia fatta con i sè.
Evento 3: nel 1673, durante il periodo di persecuzione ai danni dei cattolici, a Plunkett fu ordinato di lasciare il Paese ma lui rifiutò.
SE Plunkett avesse lasciato il Paese, che non fece, non sarebbe più stato oggetto di persecuzione.
Evento 4: Plunkett fu accusato di complottare contro il Re e di imporre su tutta l’isola la religione cattolica. Per questi motivi fu arrestato, processato e decapitato.
SE questa accusa di complotto fosse stata scoperta in tempo come falsa, Oliver Plunkett avrebbe avuto salva la vita.
INTERROGATIVO FINALE
A questo punto sorge spontaneo un’interrogativo: è meglio vivere una vita normale e continuare ad abitare nei pensieri delle persone care per poi scivolare nell’oblio perenne oppure vivere una vita caratterizzata anche da eventi straordinari e perfino drammatici che ti permettono di esistere per sempre nei libri di Storia?
Chissà come l’avrebbe pensata Oliver Plunkett che da una semplice prospettiva di sacerdote di campagna, attraverso gli eventi straordinari che gli sono capitati, è divenuto Santo.
ALCUNE CURIOSITA’
In Italia ci sono solamente due vie che portano il nome di Clemente IX (Giulio Rospigliosi): una a Pistoia e una a Roma.
Clemente IX fu membro dell’Accademia degli Svegliati a Pisa.
A Cork c’è un pub che si chiama “The Oliver Plunkett”.
A Lenadoon, in Irlanda del Nord, nei pressi di Belfast, c’è una squadra di calcio che si chiama “St Oliver Plunkett F.C:”. Fondata nel 1969 come diversivo per i giovani che stavano avvicinandosi alla violenza nel periodo dei “Troubles” oggi ha anche una fiorente sezione femminile.