Pistoia, Non solo libri  |  marzo 1, 2021

“Quando a Pistoia si cantava”, ecco il calendario 2021

L'edizione di quest'anno, una dimensione più intima e privata, è stata realizzata da Diana Fantacci dell’Associazione culturale ”Officina delle idee” in collaborazione con la Fondazione Conservatorio San Giovanni Battista. L'opera si basa su documenti personali di eventi passati e recenti con fotografie, immagini, locandine di spettacoli

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PISTOIA – “Quando a Pistoia si cantava” è il titolo del calendario 2021 realizzato da Diana Fantacci dell’Associazione culturale ”Officina delle idee”, in collaborazione con la Fondazione Conservatorio San Giovanni Battista. Un piccolo ma prezioso cadeau divenuto ormai un appuntamento fisso per gli amanti della storia e della cultura di Pistoia e del suo territorio a cui hanno dato il loro consueto contributo Francesca Rafanelli (bibliotecaria e storica dell’arte), Alberto Coco (bibliotecario e storico) e, per la prima volta, Roberta Ripaoni, che ha contribuito ad arricchire il lavoro con decine di splendide immagini e documenti tratti dall’archivio del nonno, per decenni celebre tipografo in via de’ Rossi…. e non per puro caso.

2021, LA SPERANZA DI RIPARTIRE

“Abbiamo appena passato un anno difficile – scrive Diana Fantacci -, che ci ha fatto riflettere e pensare alle nostre vite, al passato, alla nostra storia, ai nostri cari. Per me è stata anche l’occasione per rievocare un bel ricordo. Settant’anni fa, uscivamo da una guerra mondiale e si entrava in un’era di rinascita, quello che ci auspichiamo anche adesso. La gente allora aveva di nuovo voglia di cantare, di godere della buona musica, di trovarsi in piazza. Quello che desideriamo anche noi oggi. Che il 2021 sia per tutti l’inizio di una nuova era”.

Un calendario come storia della città

 

Il calendario 2021 lega infatti alla storia della nostra città, i ricordi personali di coloro che a vario titolo hanno contribuito a dar vita a iniziative che ancora oggi popolano non solo il passato, ma anche la nostra quotidianità, un esempio su tutti: il “luglio pistoiese”. Fotografie, immagini, locandine di spettacoli tratti dagli opuscoli delle stagioni estive del Comitato Lirico Gatto Nero degli anni Cinquanta; l’opera, la lirica, le note di Puccini e Verdi, patrimonio comune di una città che amava cantare arie conosciute da tutti e che “rovistando nei cassetti di casa” è tornata a noi con la forza del ricordo.

Un’edizione più intima e privata

L’edizione 2021 parte dunque da una dimensione più intima e privata, data anche dalle molte difficoltà, e in alcuni casi l’impossibilità, di frequentare archivi e biblioteche alla ricerca dei documenti, come ricorda il professor Paolo Baldassarri, presidente della Fondazione Conservatorio San Giovanni Battista. “Ci aspetta un anno ricco di curiosità, aneddoti e ricordi, da rivivere sfogliando i ben 14 mesi che compongono questo calendario ripensando alla Pistoia che fu, con i migliori auguri per un ritorno alla vita culturale – sottolinea il presidente Baldassarri -. Vista l’impossibilità di una presentazione come gli anni precedenti, stiamo pensando ad una occasione da creare nella stagione estiva per mostrare tutto ciò che nel calendario non abbiamo potuto inserire ma che merita approfondimento per conoscere meglio questo pezzo di storia di Pistoia”.


La Redazione

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