GAVINANA (SAN MARCELLO PITEGLIO) – La Fondazione Turati di Gavinana riapre alle visite dei parenti dal prossimo 15 febbraio, grazie alla realizzazione quasi ultimata di una «stanza degli affetti» e soprattutto in seguito alle vaccinazioni anti Covid-19, concluse giovedì scorso. Ospiti e familiari potranno così tornare a vedersi e parlarsi di persona dopo quasi un anno in cui la pandemia ha imposto significative limitazioni in tal senso. Le visite avverranno all’interno di un ambiente allestito appositamente a tale scopo – una «stanza degli affetti» appunto – nella veranda del Centro socio-sanitario, arredato come un accogliente salottino e dotato di un separé in plexiglass. In futuro non è esclusa la possibilità di collocare nella stanza una tenda morbida dello stesso materiale, in modo da consentire anche gli abbracci.
La somministrazione del vaccino alla Fondazione Turati di Gavinana era iniziata lo scorso 5 gennaio e ha interessato il 95% dei residenti delle due Rsa e della Rsd del Centro socio-sanitario. Il team Usca intervenuto per le operazioni si è complimentato, oltre che per l’efficiente organizzazione interna, anche per le buone condizioni cliniche e generali degli ospiti anziani e disabili. Contemporaneamente, anche le altre sedi della Fondazione, ossia i Centri socio-sanitari di Zagarolo (Roma) e di Vieste (Fg), stanno completando le vaccinazioni.
A Gavinana, intanto, la somministrazione della seconda dose ha anche altri risvolti positivi: pur nel mantenimento della massima attenzione verso le precauzioni anti contagio e al corretto uso dei dispositivi di protezione, sarà presto possibile tornare all’uso consueto degli spazi comuni delle strutture. Dall’8 febbraio prossimo, infatti, i residenti potranno riprendere a fruire di sale da pranzo e da soggiorno, il cui utilizzo era stato limitato negli ultimi mesi a scopo precauzionale.