ABETONE – Da giorni lo vanno ripetendo a più riprese gli impiantisti ma anche tutti gli operatori economici della montagna pistoiese e, più in generale, della montagna toscana. Siamo in zona gialla, con tutte le misure di sicurezza potrebbe essere presa in considerazione l’ipotesi di accelerare la riapertura, pena la compromissione definitiva di una intera stagione. Mancano certezza per un comparto che non sa come organizzarsi e cosa potersi aspettare e che è spiazzato dalle indicazioni, ancora troppo generiche, dei documenti del Cts e della Conferenza delle Regioni che al Cts non fornisce la risposte che servirebbero.
La voce degli impiantisti
Rolando Galli, presidente della Società Abetone Funivie e Andrea Formento di Federfuni, continuano a ripetere gli stessi concetti e le stesse richieste ma per adesso tutto sembra ancora in stand by. I responsabili del settore si dicono pronti per ripartire, con tutte le misure di sicurezza previste dai vari protocolli, le condizioni delle piste sono ottime e sono previste altre precipitazioni anche in questi giorni.
La lettera di petrucci a giani
In questo contesto Diego Petrucci, ex sindaco di Abetone Cutigliano dallo scorso settembre consigliere regionale, ha inviato una lettera al presidente della giunta Eugenio Giani proprio per chiedere la riapertura deli impianti sulla montagna toscana considerato che la nostra regione è in “zona gialla”. “Mentre per tutte le altre attività si applica la politica di differenziazione tra regioni a seconda della diversa colorazione assegnata dal Governo, per gli impianti di risalita non è prevista l’applicazione di tale condivisibile principio – scrive Petrucci -. La Toscana è da alcuni giorni passata in zona gialla, il che ha consentito la riapertura di molte attività, e non si spiega, pertanto, per quale motivo non si sia ancora permessa la riapertura degli impianti di risalita. Perché il Governo nazionale non applica la politica dei colori anche agli impianti di risalita? Se condivide questa mia riflessione, chieda al Governo nazionale di permettere la riapertura degli impianti di risalita nella nostra Regione – continua il consigliere regionale di Fratelli d’Italia che conclude con un’ulteriore richiesta – Le chiedo, nel caso in cui tale richiesta non fosse presa in considerazione, di farsi promotore di un provvedimento regionale da difendere, eventualmente, anche davanti al Tar”.