BOLOGNA – “La gestione dello svaso è stata effettuata nel rispetto del piano operativo approvato dalla Regione Emilia Romagna a seguito di conferenza dei servizi, a cui hanno partecipato tutti gli enti coinvolti, e di specifico sopralluogo”. E’ quanto ha ribadito la società Enel Green Power Italia nel corso dell’audizione svoltasi questa mattina a Bologna, presso la sede della Regione Emilia Romagna, in merito all’evento avvenuto lo scorso 28 luglio durante lo svaso della diga di Pavana. A comunicarlo è la stessa società che torna a sottolineare, con una nota, come “il 28 luglio, nella fase finale dello svaso, per cause non prevedibili e ancora in corso di accertamento, si è verificata un’improvvisa e repentina caduta nello scarico di fondo dell’invaso di sedimenti più consistenti di quelli registrati nei giorni precedenti. Tale evento si è esaurito nel giro di pochi minuti – spiega ancora Enel Green Power -. Per evitare il seppellimento della struttura dell’organo di manovra, che non avrebbe consentito di gestire in sicurezza la diga con conseguente grave rischio per l’incolumità delle persone e dell’ambiente circostante, è stato tenuto aperto lo scarico di fondo. Enel Green Power si è attivata – conclude Enel – effettuando una serie di azioni di mitigazione ambientale immediate e valutando la programmazione di interventi post svaso, che verranno condivisi con gli enti preposti. L’azienda fa comunque presente che, già nei giorni immediatamente dopo l’evento, il livello di ossigenazione delle acque è tornato nei valori registrati prima del 28 luglio”.
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