Taglio del bosco nella foresta del Teso, Diga di Pavana e impianto biogas a Tana Termini sono i temi centrali dell’intervento che il presidente del Circolo Legambiente di Pistoia ha scritto per la Voce della Montagna dopo la conferenza stampa convocata ieri mattina, martedì 18, su questi temi al caffè Karisma di Maresca. Di seguito l’intervento di Antonio Sessa.
Il taglio del bosco
“Per quanto riguarda il taglio del bosco nella foresta del Teso è un taglio boschivo che coinvolge aree di grande pregio della foresta regionale del Teso. Ci riferiamo in particolare al taglio avvenuto nello scorso inverno, con autorizzazione dell’Unione dei Comuni dell’Appennino Pistoiese nel novembre 2019, nell’area ubicata al di sotto del Passo del Rombiciaio, lungo il sentiero n° 3 del CAI. Il taglio indicato sotto forma di diradamento dell’area ha prodotto in realtà di numerosi faggi colonnari di alto valore naturalistico e paesaggistico; l’esbosco è stato effettuato con evidente deturpamento dei luoghi tramite movimenti di terra che hanno alterato il sentiero n° 3 del CAI e il torrente adiacente, questo percorso è stato utilizzato come strada di smacchio.
L’area forestale non presenta le linee guida di un corretto diradamento, bensì quello di un taglio indiscriminato che riguarda più l’aspetto commerciale che quello di una giusta gestione di un bene collettivo.
Legambiente, in un primo momento, ha denunciato la questione al Corpo forestale dei Carabinieri il quale ha già fatto le dovute indagini con conseguenti sanzioni amministrative, inoltre ha richiesto di accedere agli atti per poter valutare una possibile denuncia-querela nei confronti della ditta appaltatrice e dei controllori istituzionali che dovevano svolgere verifiche necessarie.
Lo svuotamento del bacino di Pavana
Il secondo punto riguarda lo svuotamento del bacino di Pavana. E’ fatto notorio che a partire dal 15 Luglio Enel Green Power abbia effettuato un intervento di svaso del bacino posto in località Pavana, nel Comune di Sambuca Pistoiese, sulla base di nulla osta degli Uffici delle due Regioni interessate contenenti prescrizioni. Già dal giorno dopo si sono riscontrate nell’area maleodoranze e torbidità delle acque del torrente emissario Limentra (conferente nel fiume Reno), mentre a partire dal giorno 26 è stata segnalata moria della micro fauna e flora locali. Anche in questo caso la nostra Associazione intende chiedere agli organi giudiziari competenti che vengano compiuti i più opportuni accertamenti affinché siano individuate le cause e la responsabilità del disastro ambientale provocato dall’azione sopra descritta di svuotamento del bacino, in riferimento alle conseguenze ambientali della stessa. Per questo motivo abbiamo chiesto ad Arpat di accedere agli atti sulle verifiche svolte puntualmente in questi giorni.
L’impianto di biogas di Tana Termini
Terzo punto, ma non ultimo per interesse, l’impianto di biogas a Tana Termini. Dopo varie peripezie e documenti presentati, la Regione ha chiesto all’azienda proponente di effettuare la VIA (Valutazione di impatto ambientale) visto le tantissime prescrizioni venute fuori dalla conferenza di servizi: rischio idrogeologico, possibili maleodoranze ecc.
Credo che i cittadini di Piteglio avrebbero per il momento già dato, con l’impianto di compostaggio fallito di recente e necessitano soprattutto di un futuro libero da puzzi vari”.
Antonio Sessa
Presidente Circolo
Legambiente Pistoia