CIREGLIO (PISTOIA) – A fine settembre è prevista la presentazione del progetto definitivo, l’inizio dei lavori ad Aprile del 2021, la fine del primo lotto a Dicembre. Entro l’anno 2021, insomma, la metanizzazione dei primi 6 chilometri, da Piazza a Cireglio, sarà cosa fatta. I successivi 6 chilometri e l’allacciamento alla rete di Castello di Cireglio e delle Piastre dovrebbe completarsi entro il 2022. L’intervento complessivo si basa su 600 potenziali utenti, dei quali circa 80 esercizi commerciali e affini. Il progetto di fattibilità è stato approvato dalla giunta comunale nel Giugno scorso.
Allacciamento: agevolazioni e modalità
Sopra le immagini della campagna di Toscana Energia
Sono questi i dati principali emersi nel corso dell’assemblea pubblica svoltasi ieri sera, Mercoledì 29 Luglio, nella sede della Croce Rossa a Cireglio, illustrati da Ruggero Bimbatti per conto di Toscana Energia, dal sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi e dall’assessore ai lavori pubblici, Alessio Bartolomei. A questi dati va sommata la particolare condizioni dell’intervento in questione: l’offerta valida fino a novembre, ma che verrà comunque prorogata, di un costo di soli 40 euro (più Iva) – anziché un costo standard stimabile fra i 200 e i 300 euro – per l’allacciamento alla rete del metano. Insomma per avere il contatore in funzione alla porta di casa. Da lì in poi gli interventi saranno a carico degli utenti. Per quanto riguarda la fornitura del gas, questa non dipenderà più da Toscana Energia bensì dagli operatori presenti sul mercato, con i quali i cittadini dovranno stipulare un contratto.
Estensione possibile della rete
Dall’incontro è emersa anche la volontà da parte di diversi residenti in frazioni limitrofe a quelle di prossima metanizzazione di un ampliamento della rete, soprattutto nella zona che collega Le Piastre a Prunetta, ovvero Cassarese e Casa Marconi. Su questo punto il sindaco ha sottolineato che a fronte di richieste precise e di utenze sufficienti sarà possibile intervenire.
Tomasi: investire in servizi essenziali
Sui ritardi della metanizzazione di questa zona, contrariamente a molte altre, Tomasi ha detto di voler evitare polemiche e giudizi sulle gestioni passate e di voler seguire la strada già intrapresa in altre frazioni collinari come la valle delle Bure. “La nostra amministrazione si vuol caratterizzare per aver scelto di investire sui servizi essenziali. Le tubature per il metano passano sotto terra, non si vedono, non sono un bel giardino o un’opera visibile ma sono utili”.
La polemica con Anas
Una polemica, invece, il sindaco non l’ha risparmiata ad Anas, che proprio in questo periodo sta rifacendo il manto stradale e la segnaletica sulla statale 66. “L’Anas non ci ha avvertito di questo intervento e non è una novità – ha detto Tomasi -. La chiusura del ponte di Capostrada, del resto, è stata comunicata all’improvviso. Non è stato dato tempo né al Comune né alla Provincia di organizzarsi al meglio. Le crepe su quel ponte erano state accertate da due anni, poi alcuni ponti sono crollati e la paura ha probabilmente fatto il resto”.
Alcune immagini della serata