PITEGLIO – Sarà un omaggio a Fabrizio De André, ma in punta di piedi, quello che domenica 2 agosto, alle ore 18, Igor Santini proporrà nella Piazza di Piteglio, circondato da un panorama mozzafiato, con le montagne che si stagliano sullo sfondo. Un omaggio che segue passo passo la carriera dell’amato cantautore genovese, dagli esordi fino alla maturità, uno spettacolo in cui protagonista è la canzone di un grande autore, ma con momenti di commento, di riflessioni che ricordano la grandezza di Faber. In scena, come faceva De André, solo una voce e una chitarra. Non serviva altro per creare la poesia unica di canzoni immortali. E Igor Santini, giovane musicista specializzatosi nel genere cantautoriale di qualità, alternerà musica e parole, parole che questa volta saranno anche in ebraico.
I duetti con Piero Nassim
All’evento, infatti parteciperà anche Piero Nissim, musicista, burattinaio, interprete di un repertorio di canti ebraici e canti yiddish in cui ripropone le musiche che, ascoltate fin dall’infanzia, hanno fatto da substrato alla sua formazione artistica e musicale. In questo caso proporrà, duettando con Igor Santini, alcune canzoni di De André tradotte in ebraico.
L’iniziativa è promossa dall’Associazione Vivere Piteglio. “Continuiamo questo percorso musicale che vede alternarsi diversi generi – spiega Paolo Carotta, presidente di Vivere Piteglio -. Ci è sembrato significativo dedicare un momento alla canzone di De André per il suo intenso contenuto poetico e sociale che ha ancora tanto da dire. È un modo per farlo scoprire anche alle generazioni più giovani”.
Ingresso libero. A seguire possibilità di cenare alla Casa della Musica con specialità toscane.
Chi è Igor Santini
Igor Santini, giovane musicista, attualmente iscritto alla Facoltà di Discipline Dello Spettacolo e della Comunicazione presso l’Università di Pisa, nasce a Lucca nel 1997.
All’età di 9 anni inizia a studiare chitarra e solfeggio.
Si iscrive poi al Liceo Musicale Passaglia di Lucca dove prosegue lo studio della chitarra al quale affianca quello del saxofono e delle discipline storiche e teoriche musicali.
Nel 2013 inizia lo studio del canto moderno, che proseguirà per i tre anni seguenti.
All’età di 16 anni inizia ad esibirsi nei locali in formazioni varie, proponendo un repertorio concentrato sui cantautori italiani che ama e studia, attività che intensifica e consolida negli anni e che continua tuttora a praticare.
Dal 2018 inizia a proporre degli spettacoli musicali incentrati solo su uno/due autori dei quali cerca di raccontare al meglio le poetiche. Si concentra su Tenco, Guccini, De André e i milanesi Gaber e Jannacci.
Nell’aprile del 2019 esce, autoprodotto, il suo primo disco di inediti dal titolo “Patchwork della mia adolescenza”, un insieme di nove canzoni scritte tra i 15 ed i 21 anni e registrate in parte presso gli studi del SAE Institute di Londra.
Nel novembre 2019 ha l’occasione di presentare questo album in Germania, nella città di Erkelenz, ospite dell’amico musicista Tim Hocks, col quale collabora in studio a Londra per le registrazioni del disco e di alcuni nuovi brani.