PISTOIA – L’evoluzione delle ferrovie in Toscana – dagli anni dell’Unità di Italia ad oggi – sarà il tema centrale dell’evento “Oltre un secolo e mezzo di Ferrovie in Toscana, la loro storia e le loro prospettive”, che si svolgerà alla biblioteca comunale San Giorgio di via Pertini a Pistoia, zona stazione ferroviaria, il prossimo 5 dicembre (ingresso gratuito).
L’appuntamento – patrocinato dal Comune ospitante di Pistoia insieme ai Comuni di Montecatini Terme, Pescia, Pietrasanta, Lucca, Pisa, San Giuliano Terme, Massa, Aulla, Castelnuovo di Garfagnana, Bagni di Lucca, promosso dal Dipartimento di storia contemporanea dell’Università di Siena, dal Parco Letterario Salvadore Quasimodo di Roccalumera (Messina), Ferrovie Turistiche Italiane e coordinato da Gian Carlo Poli, ideatore e responsabile organizzativo dell’evento – sarà l’occasione per parlare non solo della storia delle ferrovie in Toscana, dagli anni dell’Unità di Italia fino ai giorni nostri, ma anche dell’importanza che hanno avuto, e ricoprono tutt’oggi, nello sviluppo dell’economia e del turismo locale.
Il convegno
Il convegno si svolgerà dalle 14,30 alle 18,30 nei locali della biblioteca comunale di Pistoia, aperto dall’intervento del professor Stefano Maggi, storico italiano specializzato nello studio dei trasporti ferroviari, oltre ai saluti del sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi.
Seguirà la tavola rotonda “Ferrovie in Toscana, una risorsa vitale”, con l’intervento dei sindaci dei Comuni aderenti all’iniziativa, dell’assessore ai trasporti della Regione Toscana, Vincenzo Ceccarelli, del presidente del consiglio regionale, Eugenio Giani, e di rappresentanti del Ministero dei trasporti.
Si discuterà nel dettaglio della storia della nascita delle linee ferroviarie nei principali comuni toscani, partendo dalle prime reti ferroviarie come, per esempio, la Firenze-Lucca-Viareggio (1848-1859) e la Empoli-Siena (1849), fino ad arrivare ai giorni nostri.
Il focus su economia locale e ferrovie
La serata continuerà poi con un focus dedicato invece alla connessione tra economia locale e ferrovie. Interverranno esponenti di RFI e Trenitalia per affrontare il tema cruciale dello sviluppo economico e turistico toscano legato a quello ferroviario. Si parlerà dunque delle prospettive future su cui il trasporto ferroviario dovrà puntare anche in Toscana per essere sempre più attrattivo, ponendosi l’obiettivo ambizioso di trasferire il maggior numero di persone e di merci dalle strade e autostrade alle linee ferrate. Un compito difficile certo, ma che risponde all’esigenza della difesa dell’ambiente e ai bisogni di un pendolarismo regionale di lavoratori e studenti sempre più crescente. Si parlerà nell’occasione anche di turismo, e di come oggi il treno anche nella nostra regione possa diventare, seguendo strategia mirate, sempre più un valido alleato nello sviluppo turistico regionale.
La parentesi poetica
Il convegno sarà arricchito inoltre da una parentesi poetica con un recital sul tema del viaggio ferroviario tenuto dall’attore Alessandro Quasimodo, figlio del premio Nobel per la letteratura Salvatore Quasimodo. La presenza a questa edizione del figlio del celebre poeta siciliano non è casuale: Gaetano Quasimodo, padre del premio Nobel, agli inizi della propria vita lavorativa, infatti, fu impiegato come capostazione e il nipote Alessandro è da sempre legato affettivamente al mondo delle ferrovie. Per questo nel suo recital mostrerà come l’aspetto materiale del viaggio ferroviario possa legarsi anche a quello poetico.
A conclusione della serata, ci sarà una relazione del professor Luca Guerranti vice-presidente del FTI (Ferrovie turistiche italiane) in rappresentanza delle associazioni storiche Ferrovia del Basso Sevino, Ferrovia Val D’Orcia e Ferrovia Turistica Camuna per una discussione sull’impatto delle ferrovie oggi sulla società attuale e sul turismo.
Per tutte le info e gli aggiornamenti sugli eventi del 5 dicembre, è possibile seguire la pagina Facebook dedicata all’iniziativa, “Ferrovie Toscane”.