Lions Club Abetone - Montagna Pistoiese, Sanità e sociale  |  dicembre 24, 2019

Diabete alimentare e “cibo spazzatura”, quel legame da spezzare

A San Marcello un incontro organizzato dal Lions Club Abetone Montagna Pistoiese con gli studenti delle medie. Una biologa nutrizionista e una psicologa hanno spiegato le mille sfaccettature di un'alimentazione corretta, necessaria fin da giovanissimi per prevenire tante patologie. Nel dibattito l'importanza degli aspetti emotivi, la tabella nutrizionale, la piramide alimentare. La conclusione con una merenda sana a base di pane, olio e pomodoro

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Il presidente del Lions Club con le due relatrici

SAN MARCELLO – Un centinaio di studenti, alcuni docenti e soci del Lions Club Abetone Montagna Pistoiese hanno preso parte di recente ad un incontro organizzato con le scuole medie dell‘Istituto omnicomprensivo di San Marcello Pistoiese sul tema “Il cibo spazzatura”. L’evento, organizzato dallo stesso Lions Club, è stato condotto da Federica Gibellini, biologa nutrizionista, e dalla psicologa Chiara Masini.

Il diabete alimentare

Il diabete alimentare è una malattia che si sta diffondendo a dismisura causando problemi a chi ne soffre ma anche a un conseguente costo sempre maggiore per il contribuente. Un modo per limitare il fenomeno è fare informazione su una corretta alimentazione, cominciando proprio dai ragazzi. E’ quello che ha pensato di fare il Lions Club Abetone Montagna Pistoiese sensibile alle problematiche del territorio e della sua popolazione

La cattiva alimentazione

Il convegno è stato introdotto dal Direttore Scolastico Carlo Rai e dal Presidente del Lions Club Abetone Montagna Pistoiese, Romano Biolchini. Quindi è iniziato l’intervento della dottoressa Chiara Masini che ha subito chiesto ai ragazzi perché mangiamo per poi spiegare che gli esser umani sono portati a mangiare solo come normale nutrimento ma quello che ci spinge a volte sono anche le emozioni (rabbia, gioia, stress, ansia, noia, ecc). Tutte queste emozioni si trasformano in abitudine a livello comportamentale, mentale e corporeo e tutto questo porta a un eccesso e a una cattiva alimentazione che può causare danni all’organismo e alla salute.

Ha spiegato come l’industria alimentare sa bene come creare il prodotto da portare al consumatore agendo su fattori cognitivi, di forma, di gusto, di morbidezza o croccantezza, ecc.

La fame emotiva

Se noi trasformiamo tutte le nostre emozioni in cibo, possiamo avvertire nel lungo periodo anche un senso di colpa che si può trasformare anche in azioni estreme come l’anoressia o altro.

Considerando che la fame emotiva si può acquisire già dall’infanzia e condizionare le nostre motivazioni e abitudini, sarebbe opportuno prenderne consapevolezza già all’interno del nucleo familiare, ricordando che felicità e bellezza non dipendono dal peso.

La tabella nutrizionale

Federica Gibellini con l’ausilio di una tabella nutrizionale ha spiegato come anche un singolo alimento può sviluppare un numero elevato di calorie, e ha insistito sulla necessità di assumere alcolici con moderazione, limitare l’eccesso di zuccheri o sali. Ha spiegato come tutti gli eccessi possono creare meccanismi di dipendenza, fino al sovrappeso e all’obesità (l’Italia è al secondo posto come numero di persone in sovrappeso in Europa).

Ghibellini ha poi invitato gli studenti a visionare un documentario basato sull’esperienza reale di un attore americano si è alimentato tutti i giorni con cibo spazzatura; dopo un solo mese il suo corpo e la sua salute erano cambiati costringendolo a smettere.

La piramide alimentare

Si è passati poi a considerare la piramide alimentare – e le caratteristiche positive della cosiddetta dieta mediterranea – con un forte invito ai ragazzi a consumare, durante il giorno, più frutta e verdura, possibilmente anche di colori diversi, considerando che molte di queste verdure contengono proteine antitumorali: una prevenzione che si può fare già mangiando.

I ragazzi sono stati invitati a consumare più pesce, formaggi, uova, carni bianche limitando le carni rosse e naturalmente gli alcolici, oltre a leggere bene le quantità e la tipologia degli ingredienti indicati nelle etichette dei prodotti che si acquistano. Per tutti l’invito a fare attività fisica.

La merenda di una volta

Dopo un breve dibattito con gli studenti è stata offerta una merenda a base di pane e olio e pane e pomodoro come avveniva una volta, dove il diabete alimentare non era neanche nominato.

Il Presidente del Lions Club Abetone Montagna Pistoiese ha ringraziato gli studenti per l’attenzione e ha dato appuntamento per i prossimi incontri: “Interconnettiamoci ma con la testa” e “Progetto Martina”.


La Redazione

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