PISTOIA -VARESE 71-65
PISTOIA: Bolpin, Della Rosa 3, Kerron Johnson 13, Peak 14, Krubally 3, Mati ne, Auda 12, Di Pizzo ne, Martini, Severini, Dominique Johnson 26. All.: Ramagli
VARESE: Archie 19, Avramovic 8, Gatto ne, Iannuzzi 2, Natali 3, Salumu, Scrubb 14, Verri ne, Tambone 3, Cain 11, Ferrero ne, Moore 5. All.: Caja
ARBITRI: Lanzarini, Grigioni, Calbucci
PARZIALI: 23-17, 36-35, 52-51
PISTOIA- Si chiude con una vittoria il girone di andata casalingo del Pistoia Basket (domenica prossima l’ultima sarà ad Avellino) ed è un ottimo inizio 2019, dopo quattro sconfitte consecutive e alle spalle un settimana difficilissima – la prova horror di Cantù ancora negli occhi, le polemiche, gli infortuni (Gladness ko, Severini e Martini in non perfette condizioni fisiche) e il possibile addio di Dominique Johnson. Ne è venuta fuori la miglior partita vista questo campionato al Palacarrara, grazie alla più convincente prestazione della squadra di Alessandro Ramagli e all’ottima pallacanestro messa in mostra dalla Openjobs Varese, non casualmente seconda in classifica.
Venuta fuori la “voglia di ribellarsi”
Pare davvero essere venuta fuori prorompente quella “voglia di ribellarsi” alla quale aveva fatto appello l’allenatore di Pistoia nella conferenza stampa di sabato scorso: una squadra tutta grinta e cuore che ha saputo usare la testa nei momenti giusti, una difesa ancor più asfissiante di quella degli ospiti e la grande vena del suo uomo di maggior talento, D Johnson, che merita una menzione a parte (e che , in caso di addio, lascerà più di qualche rimpianto): 26 punti e miglior marcatore di giornata della serie A con Gainses (Avellino), sei triple (su 9 tentativi!), 3 assist e pure 5 rimbalzi e 23 di valutazione. Ma è stata una prova di squadra, nella quale il giovane play pistoiese Gianluca Della Rosa ha messo in luce una straordinaria determinazione e una grande lucidità facendo girare al meglio la squadra nei 24 minuti nei quali è rimasto in campo. Anche il play titolare Kerron Johnson ha interpretato meglio delle ultime occasioni il suo ruolo, limitando penetrazioni forzate e giocando più di squadra, Peak ha confermato la sua preziosità, Adua la sua crescita e Krubally la sostanza: il suo lavoro oscuro ha fruttato sì pochissimi punti in attacco (appena 3) ma ben 13 rimbalzi, miglior risultato di giornata di tutta la serie A (tutte le statistiche del match al link della Legabasket).
E’ finita con i giocatori in festa sotto la curva, dopo lo “sciopero” iniziale del tifo della Baraonda (con annessa una lunga serie di striscioni polemici) durato i primi cinque minuti di gara. Ma a parte quell’inizio un po’ surreale di un palazzetto in sostanziale silenzio, si è subito visto che sarebbe stata un’altra partita rispetto a diversi rovesci precedenti. E così è stato.
La soddisfazione del coach
Soddisfatto coach Alessandro Ramagli nel post partita: “Sono felice per i ragazzi perché se lo meritano, sono felice per la società e sono felice per i tifosi che inizialmente hanno espresso con il silenzio la loro preoccupazione, ma poi si sono fatti trascinare dalla bella prestazione della squadra. E’ un successo che ci voleva, meritato, figlio di un bell’atteggiamento, della capacità di adattarsi nel corso della gara a certe situazioni tattiche: abbiamo messo qualche granello di sabbia nel loro ingranaggio”. Una menzione particolare per Della Rosa: “Si meritava una serata come questa: è un ragazzo d’oro e stare in campo così per 25 minuti, di fronte al suo maestro (il play Ronald Moore, tre anni a Pistoia, applauditissimo a inizio gara, ndr), in un momento particolare come quello che stiamo vivendo e uscire vincitore, è una soddisfazione che si merita e il suo abbraccio a fine partita mi ha veramente riempito di gioia”.
Il film della partita
Tutte le immagini sono di Sara Bonelli