PISTOIA – Simona Falzarano è la nuova delegata di Coldiretti Giovani Impresa di Pistoia. Falzarano, 26 anni, succede a Paolo Giorgi che ha guidato il gruppo dei giovani agricoltori pistoiesi per 5 anni.
Il primo impegno
Il rinnovo del Comitato Giovani Impresa di Coldiretti Pistoia è avvenuto nei giorni scorsi in coincidenza con il lancio del premio per l’innovazione dedicato alle giovani start up nelle campagne italiane, le cui iscrizioni sono già aperte e si chiuderanno il 15 aprile. “Sarà il mio primo impegno istituzionale favorire la partecipazione al premio di Coldiretti Giovani Impresa dei nostri imprenditori – spiega Falzarano-. Dalla Valdinievole al Montalbano, dalla Montagna alla Piana sono tante le realtà giovanili che possono ambire al premio per l’innovazione dedicato alle giovani start up. Sarà una bella sfida confrontarci con le idee innovative di tutta Italia”.
La filiera corta
Simona Falzarano conduce col fratello Federico (22 anni) l’azienda familiare che produce principalmente ortaggi e piantine da orto biologiche, e che fa parte della rete Campagna Amica: quasi tutta la produzione viene venduta direttamente ai consumatori finali. “Nello spirito della filiera corta, abbiamo impostato un lavoro che punta alla sostenibilità e allo sviluppo, consapevoli del ruolo che la nostra associazione svolge a tutti i livelli – ha spiegato la delegata di Coldiretti Giovani Impresa -, per garantire opportunità ai giovani che scelgono l’agricoltura”.
Il past president Paolo Giorgi
All’incontro che ha sancito il passaggio di consegne alla presenza del direttore di Coldiretti Pistoia Simone Ciampoli, è intervenuto Paolo Giorgi, oggi 33enne, che ricopre la carica di vice-presidente di Coldiretti Pistoia. “Sono stati 5 anni straordinari in cui mi sono arricchito di tante esperienze, umane e professionali – ha spiegato un soddisfatto Paolo Giorgi -. Assumere un ruolo istituzionale in Coldiretti è un impegno significativo ampiamente ripagato dai tanti riconoscimenti ottenuti in questi anni dall’agricoltura: dagli sgravi contributivi per i giovani, alla fiscalità di vantaggio. E, da non trascurare, il sempre maggiore riconoscimento sociale del ruolo di noi agricoltori, ottenuto anche grazie al lavoro dei giovani della Coldiretti”.