Non sarà una Pasqua a casa propria per le 28 persone che sono state costrette a lasciare le loro abitazioni da oltre un mese ormai, esattamente da quando (nella notte fra il 19 e 20 febbraio) Pian dei Sisi è stata colpita da una grossa frana che si è staccata da un versante boscato, nei pressi del bacino artificiale del paese. Le ragioni del mancato rientro sono emerse nel corso di una riunione del Coc il Centro operativo comunale di venerdì 30. Come ha spiegato il sindaco del Comune di Abetone Cutigliano, Diego Petrucci, l’incrocio dei dati fra Comune, Enel e Genio civile per verificare le condizioni di rientro non è stato di fatto possibile a causa dell’apertura di un’indagine della Procura a seguito di un esposti di cittadini: “Il Comune non si può sovrapporre alla Procura. Cercherò di avere prima possibile incontro con il PM e il suo consulente”, ha detto Petrucci, che ha poi evidenziato anche difficoltà sia relative a Enel (“non so se è ancora disposta a pagare il monitoraggio per il rientro in sicurezza delle persone in casa”) sia relative a elementi di criticità forniti dallo studio della Regione. I tempi si allungano.
I segni di un inverno terribile
Fatto sta che l’agognato “happy end” ancora non è stato scritto e che l’inverno che si spera finalmente di lasciarsi alle spalle ha lasciato molti segni sulla montagna (e non solo). Sono stati davvero tanti i movimenti franosi, piccoli smottamenti o vere e proprie frane come quella di Pian dei Sisi.
Viabilità dannneggiata
In alcuni casi hanno fortemente condizionato la viabilità, soprattutto il collegamento principale della strada regionale 66 e della Statale 12, in alcuni alcuni giorni e in alcuni tratti temporaneamente inaccessibili. Ci sarà modo di tornare sul tema, un tema ampio e delicato che investe numerosi aspetti. Per adesso vi lasciamo a queste immagini assai più eloquenti di tante parole; immagini minime perché fotografano solo una piccola parte.
Il “caso” di Piazza
Ma le parti di strada sconnessa sono molte lungo la 66. Con un vero e proprio “caso” su tutti, i rifacimento plurimo nel tratto subito dopo l’abitato di Piazza, nella parte bassa di via Modenese. Quando la situazione sembrava finalmente risolta, dopo il secondo intervento, la strada ha nuovamente ceduto. Oggi lo spettacolo desolante è quello di un new jersey in plastica che dovrebbe delimitare la parte pericolosa che ha subito un nuovo smottamento.
Se le strade sono un segno dello stato in cui versa la nostra montagna, beh non è confortante.
LA FOTOGALLERY
Lo stato “comatoso” della Regionale 66
(cliccare sulle immagini per ingrandirle)
Le immagini di Roberto Prioreschi subito dopo San Marcello Pistoiese, in direzione Abetone
Nel bosco fra Piteccio e il Reno
La frana nella via del Poggio di Marco che collega Piteccio con le valle del Reno. Dal un post di Alessaio Bartolomei, assessore del Comune di Pistoia