After all is basketball  |  dicembre 27, 2017

THE FLEXX, ci vuole ancora tanta pazienza

Un'annata davvero strana per il Pistoia Basket: per vedere i reali valori servirà attendere il girone di ritorno. Troppi infortuni, cambiamenti nel roster e troppo impegnative le prossime tre partite. Ma la fiducia rimane, mentre Brindisi e Pesaro, in fondo alla classifica, continuano a perdere. Serve la reazione di alcuni singoli e un po' di respiro per Ivanov e Moore. La nota lieta Della Rosa

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Moore-McGee fondamentali per i destini del Pistoia Basket

PISTOIA – Sono sincero, l’unica gioia natalizia del PalaCarrara me l’ha regalata Robertone, che a noi della sala stampa ha fatto trovare, a fine partita, un sacchettino di cioccolatini davvero gustosi.

Per il resto, nonostante sia passato qualche giorno mi resta difficile mettere nero su bianco lo stato d’animo del 23 sera. Probabilmente la parola che meglio lo descrive è rassegnazione, ma bisogna intendersi sul termine.

Sono certo, infatti, che per vedere i reali valori del roster attuale sia ancora necessario attendere qualche settimana. Considerato, quindi, che la prossima la giochiamo a Bologna – campo tradizionalmente ostico anche in annate dove non vi era il gap tecnico attuale – poi riceviamo i paperoni di Milano, infine chiudiamo il girone di andata sul campo della super Brescia, rivelazione ma nemmeno troppo di questa stagione, sarà probabilmente necessario attendere il girone di ritorno sia per sperare di tornare alla vittoria, sia per vedere un vero e proprio amalgama di squadra.

Una stagione “bastarda”

Sul girone di ritorno, però, punto ancora forte, non per chissà quale posizione finale in classifica ma per divertirmi con un po’ di sano basket come piace a noi, quello che fino ad oggi oggettivamente si è visto poco. Lo stesso Diawara, è banale sottolinearlo ma è vero, si spera sia davvero un altro giocatore appena sarà inserito seriamente nei meccanismi di squadra.

Dopodiché, cari amici, questa è davvero una stagione bastarda, in questo senso intendo la rassegnazione. Abbiamo perso contro una squadra fuori portata, contro Trento sarebbe stato necessario quel mezzo miracolo che viene fuori quando c’è entusiasmo, i ragazzi girano a mille e c’è il coltello tra i denti, cose che continuano a mancare al PalaCarrara per tanti motivi.

Le critiche di Esposito

Ora, Vincenzino a fine partita ha rimarcato che l’atteggiamento non è piaciuto, ha sottolineato la mancanza di applicazione dell’idea di partita, sostituita da alcune soluzioni estemporanee che non hanno sortito effetto. Fin troppo facile, anche senza che il coach aggiungesse altro, ripensare. alle forzature di McGee ed all’atteggiamento di alcuni che faticano a decollare in questa stagione.

Trento troppo forte per la Pistoia di oggi

Detto questo, che resta un problema che Vincenzo saprà certamente risolvere con il lavoro in palestra, ma in assenza – come detto – delle condizioni utili alla grande prova, contro Trento è stato fin troppo fisiologico soccombere. Esposito lo aveva detto, questi sanno picchiare e si è visto. Questi hanno l’Mvp delle ultime 3-4 partite che esce dalla panchina e si è visto. Questi sono i vice campioni d’Italia in carica e si sono qualificati alle top 16 di Eurocup non per caso e si è visto il perché.

Dunque, in una stagione piena di problemi, la sconfitta contro Trento può anche essere accettata senza drammi e pur sempre confidando, come detto, nel girone di ritorno che verrà per maggiori soddisfazioni. Ci vengono in aiuto, sul piano della relativa tranquillità, Brindisi e Pesaro che fortunatamente continuano a perdere.

Magro, se ci sei batti un colpo

Piuttosto, alcune cose possono essere sottolineate perché paiono oggettive. Contro Trento mi ha fatto effetto vedere il bulgaro arrivare a fine partita con la lingua penzoloni, piegato sulle ginocchia, immagino abbia bisogno di meno minuti di gioco per aumentare la qualità del gioco quando sta in campo. Cercasi disperatamente Pippo-is-on-fire, dunque, visto che quello visto in campo in questo girone di andata sembra il fratello assopito del Magro della scorsa stagione. Ora, ricordo che, in maniera decisamente ingenerosa, l’anno scorso lo criticai ferocemente dopo la prima di campionato persa a Cremona e, subito dalla successiva, fu un crescendo clamoroso di prestazioni del nostro lungo. Siccome sono scaramantico, mi sono chiesto diverse volte in queste settimane se non fosse il caso di farlo nuovamente, magari – mi sono detto – funziona di nuovo.

Magari fosse così semplice, vero o no? Alle sciocche logiche della scaramanzia, ovviamente, è subentrato l’affetto per il giocatore che ormai è alla terza annata in biancorosso. Il problema, mi sia concesso, però resta. Pippo reagisci, abbiamo bisogno di te.

Della Rosa, che grinta

Anche Ronald sta giocando troppi minuti – non è un caso che il guizzo finale da tre, per completare la terza rimonta – non sia entrato, tuttavia l’assenza di Laquintana è stata decisamente tamponata da un grande Della Rosa. Bellissimo vederlo segnare, bellissimo vederlo esultare in maniera così sentita, bellissimo vederlo battibeccare con Gutierrez, senza timori riverenziali.

Grande Gianluca, pagare bere!


La Redazione

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