San Marcello, Sanità e sociale  |  novembre 27, 2017

Alla Turati venti posti letto di cure intermedie per pazienti dimessi dall’ospedale

Il servizio per chi ha superato la fase acuta della malattia ma non è ancora in condizione di essere assistito in sicurezza al proprio domicilio. Gli obiettivi principali sono stabilizzare clinicamente e riattivare il paziente per favorire il rapido rientro a casa. Mannelli (Ausl): "Un importante anello di congiunzione tra le cure ospedaliere e le cure domiciliari". Cariglia (Fondazione Turati): "Un completamento dell’offerta del nostro Centro nel settore della post-acuzie"

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GAVINANA (SAN MARCELLO PITEGLIO) – Da lunedì 4 dicembre saranno attivati venti posti letto a media complessità assistenziale presso la Fondazione Filippo Turati a Gavinana (San Marcello Piteglio), destinati a pazienti già dimessi dall’ospedale che hanno superato la fase acuta della malattia, ma non sono ancora in una condizione tale da poter essere assistiti in sicurezza al proprio domicilio. I posti letto di cure intermedie sono rivolti perlopiù a pazienti anziani per favorirne il recupero post evento acuto, garantendo un’assistenza personalizzata.

Obiettivi principali

Uno degli obiettivi principali, infatti, è quello di “stabilizzare clinicamente” il paziente e garantire cure mediche che necessitano di un approccio infermieristico nell’arco delle 24 ore. Un altro obiettivo fondamentale di questo tipo di cure è la “riattivazione” del paziente, intesa come recupero del ruolo, con particolare attenzione ad alcune autonomie fondamentali per il vivere quotidiano: continenza, trasferimenti, educazione alla persona e ai familiari, oltre agli interventi inerenti gli aspetti nutrizionali, parte integrante del processo di riattivazione. Lo scopo è quindi quello di favorire il rapido rientro del paziente al proprio domicilio, attraverso l’aiuto, quando è necessario, dei servizi sociali.

Il commento dell’Ausl

“L’attivazione di questo modulo di degenza arricchisce l’offerta di posti letto extra-ospedalieri nel territorio pistoiese. Si tratta di un ulteriore importante anello di congiunzione tra le cure ospedaliere e le cure domiciliari – dichiara Daniele Mannelli, direttore della Zona Distretto Pistoiese dell’AUSL Toscana centro e si inserisce inoltre, con carattere di stabilità, nel novero delle misure che l’Azienda sanitaria ha programmato per rispondere al sovraffollamento dei pronto soccorso”.

Il commento del presidente Cariglia

Per il presidente della Fondazione, Nicola Cariglia, “le cure intermedie alla Turati completano l’offerta che il Centro socio-sanitario di Gavinana mette a disposizione della popolazione nel settore della post-acuzie. I pazienti potranno usufruire della presenza di un geriatra 7 giorni su 7,delle consulenze specialistiche che si rendessero necessarie e della presenza h24 di personale infermieristico molto preparato in questo particolare tipo di assistenza. Se ne avranno necessità potranno avvalersi anche delle prestazioni del personale medico e dei terapisti del Centro di riabilitazione interno. Servizi e agevolazioni particolari saranno a disposizione dei parenti degli ospiti ricoverati”.

Le Caratteristiche del servizio

Il servizio di cure intermedie garantisce assistenza medica 7 giorni su 7 ed infermieristica 24 ore su 24, consulenze specialistiche in collaborazione con il medico di medicina generale del paziente, esami strumentali di controllo programmabili, collaborazione coi servizi sociali; prestazioni indicate nel piano assistenziale personalizzato (es. assistenza riabilitativa).

Chi può accedere – Pazienti dimessi dall’ospedale che necessitano di un periodo di continuità di cure in un ambiente a minore intensità di cura rispetto all’ospedale, in modo da consentire alla persona di essere il più possibile autonoma per il rientro a casa.

Come si accede – Possono accedere pazienti anziani dimessi dalle degenze dell’Ospedale, dopo una valutazione multidisciplinare. Il piano assistenziale è condiviso con il medico di medicina generale che collabora nella pianificazione delle cure.

La tipologia dei pazienti – Il paziente deve aver completato il processo diagnostico (salvo la necessità di esami ematici e strumentali di controllo) e si presenta in stabile/labile compenso clinico; necessita di ulteriori prestazioni assistenziali: mobilizzazione e riattivazione, idratazione, nutrizione, recupero delle continenze.


La Redazione

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