ABETONE – Da domani, lunedì 7 agosto, prenderà forma (in via sperimentale) uno dei principali progetti urbani del neo sindaco di Abetone Cutigliano, Diego Petrucci: “Giriamo la Piazza”, progettata da Massimo Dringoli, professore alla Facoltà di Ingegneria dell’Università di Pisa. La nuova disposizione prevede in un primo periodo di prova con lo spostamento della carreggiata della statale del Brennero dalla parte opposta della piazza, in modo da mantenere pressoché intatto il numero dei posti auto a disposizione, e di guadagnare un’area pedonale a ridosso delle attività commerciali circostanti; il secondo step sarà la vera e propria realizzazione della piazza di Abetone, mantenendo il nuovo percorso della statale creato nel periodo di prova, con un nuovo accesso pedonale direttamente dalla piazza al parcheggio del Catinozzo; il che permetterebbe di recuperare circa 150 posti auto.
La scelta di Adami
Franco Adami e “la tartaruga”, una delle quattro opere che saranno installate in piazzale Europa ad Abetone
“Per l’inaugurazione di questo progetto, che resterà attivo e in fase di studio da 7 al 31 agosto, per poi essere definitivamente collaudato nella primavera successiva, si è pensato ad un artista di fama internazionale che potesse omaggiarci di alcune sue opere in modo da rendere la Piazza ancora più ricca e suggestiva – spiega il vicesindaco e assessore all’urbanistica di Abetone Cutigliano Alessandro Barachini – . Grazie alla collaborazione con Artitaly e al suo patron Massimiliano Simoni, lo abbiamo individuato nel Maestro Franco Adami, artista conosciuto che vede le sue imponenti sculture esposte nelle piazze più importanti del mondo”. Saranno quattro le imponenti sculture in bronzo disseminate lungo il Piazzale Europa, futura Piazza di Abetone: La Tartaruga, La Mosca, La Mosca Impazzita e Il Cavaliere Nero.
“Se penso alle innumerevoli collaborazioni che ho avuto con Franco nel corso degli anni – afferma Massimiliano Simoni di Artitaly – non posso non emozionarmi nel ritrovare in lui l’entusiasmo di un bambino che si cimenta in una nuova avventura. I suoi animali e le sue figure esprimono tutta la forza della natura e vederle oggi collocate nel cuore della montagna toscana/pistoiese, così ricca di storia, tradizione e operosità, mi riempie di orgoglio e grande soddisfazione”.